Risposte nei forum create
-
AutorePost
-
Rixx
PartecipanteIn verità,ti dico,in verità…da un giorno lo si trova pure su youtube!!
Sbrigati a guardarlo/salvarlo prima che lo tolgano!!Rixx
PartecipanteSegnalo -grazie,Liturgy per avermelo detto- che su un certo sito di certi pirati dove c’è una certa baia (e qui mi fermo cogli indizi…) è disponibile un doppio torrente del film (in versione compressa salvaspazio e compressa ma un pochino di meno) . Ovviamente sono in inglese senza sub. Se volete farvi un’idea di come sia il film sapete dove cercare….
Per quel poco che ho visto finora (me lo sto guardando un pò alla volta) posso dire che è geniale. Gli attori che interpretano Grant,Courtney e Dylan Carlson sono impressionantemente somiglianti agli originali,addirittura nelle loro voci ,e qui c’è un motivo: nei momenti più topici, i dialoghi recitati nel film vengono sovrapposti alle registrazioni autentiche (quelle fatte da Tom Grant che registrava tutte le conversazioni di nascosto). Per cui è come si stesse assistendo ad una realtà perfettamente ricostruita!! E dato che l’audio proviene da un walkman che Grant imboscava nel cappotto,la comprensione dei dialoghi è facilitata da sottotitoli che supportano solo quelle brevi parti di parlato autentico.
Per ora ho visto solo i primi 20 minuti e la visione è decisamente intrigante,la messa in scena ottima,gli attori pur se sconosciuti al pubblico italiano risultano perfettamente calati nella parte e molto bravi. E’ uno strano miscuglio tra film e documentario,col surplus dell’audio originale che lascia pochi dubbi su cosa sia successo durante le indagini del buon Tommaso Garante. E Courtney ne esce decisamente poco pulita,sin dalle prime scene…dovrebbe essere in un rehab a disintossicarsi e invece è in albergo,fatta come una cocuzza assieme ad altri fattoni!!! La verità che sta venendo a galla non dev’esserle molto piaciuta visto che sta già tentando azioni legali per bloccare le proiezioni nei cinema statunitensi… (ma gli è andata male,è riuscita a bloccarne una sola!)Rixx
PartecipanteUn paio di giorni fa ho rivisto il film,cercando di valutarlo tenendo a mente le recenti dichiarazioni di Buzz Osbourne (e mille altre dichiarazioni in generale).
Anzitutto,ribadisco quanto avevo già espresso in precedenza: per quanto riguarda l’apparato visivo,MOH centra in pieno il target. Se l’obiettivo del regista è stato quello di mettere in scena l’arte caotica di Kurt Cobain attraverso le sue creazioni,non sarebbe stato possibile fare di meglio. I disegni e disegnetti realizzati fin dalla tenera età,gli allucinanti super 8 filmati da adolescente (a proposito: rendono molto meglio sullo schermo televisivo che al cinema. Kurt aveva l’abitudine di avvicinare l’obbiettivo al soggetto fino al fuori fuoco,rendendo poco comprensibili certe sequenze sul grande schermo.Ma in tv è tutto molto più chiaro) , la lista infinita di nomi assurdi per la band , i quadri , le bambole . I demo casalinghi (e qui purtroppo devo ammettere che si è toccato il fondo del barile: brilla solo la cover dei Beatles,il resto è potenzialmente scadente) .Il video della sua canzone più famosa (Teen Spirit) ,destrutturato e ricostruito con gli scarti di pellicola non utilizzati nel cut ufficiale. Morgen ha poi avuto il buon gusto di andare a cercare quello che non era mai stato mostrato prima (cioè altri scarti,tipo la scenetta in cui i Nirvana devono presentare un video per un programma televisivo e Krist rovina tutto con una battuta) e proporcelo in una chiave di lettura differente. Al posto di pescare materiale fin troppo noto (tipo la solita introduzione di Kurt al programma The Word) Brett ha avuto la bella idea di cercare gli scarti di filmato da varie fonti (reti tv,amatoriali,archivio della band e altro) e presentarceli “al contrario”,sovvertiti,rigirati. Ha fatto in modo che una brutta take (tipo Kurt che si addormenta – o finge di addormentarsi- di fronte alla telecamera durante un’intervista) ,messa in un certo contesto,venisse rivalutata e risultasse bella. E questo è geniale.
Ma tutto il film si basa su questa intuizione: trasformare in bello tutto lo “scarto”, la merda, l’HECK insomma. La gran parte dello stesso materiale privato di Kurt mostrato nel film è per certi versi uno scarto: mai reso noto quand’egli era in vita e oggi comunque improponibile,a meno che non lo si voglia inserire in un contesto del genere,dove il “brutto” (come certi disegni,o certi filmini,o certi demo la cui semplicità e rozzezza raggiungono livelli parossistici) viene sovvertito in piacevole. Forse disturbante,ma piacevole al tempo stesso. Un pò come la musica dei Nirvana quando decidevano di alzare il volume. Il contrasto e il conflitto,che è poi l’elemento chiave della natura di Kurt e della sua arte,viene qui ritratto alla perfezione.E su questo,tanto di cappello.
Anche se rimango dell’idea che il comparto audio sarebbe potuto essere curato meglio: il suono è troppo compresso,il volume troppo alto. I filmati dal vivo soffrono troppo di questa compressione. La sequenza (già presente nel dvd di WTLO) dei Nirvana agli esordi che provano sopra il salone di bellezza della madre di Krist ha un audio plagiato dalla compressione e la resa ne risente,sembra un mp3 encodato alla peggio. Anche certe sequenze di concerti,soprattutto quelle amatoriali,fanno sanguinare le orecchie. Il mix delle sequenze è superlativo (ad esempio il video di Serve the Servants,con tutte quegli spezzoni differenti montati in successione,è montato a regola d’arte) ma la resa audio ne risente.
Veniamo quindi alle considerazioni di Buzz sulla storia come ha voluto raccontarla Kurt (e come ha voluto riproporre Morgen).
Buzz dice che sequenze come quelle della ciulata con la ritardona sono pura finzione al 100%.
Morgen,tra le tante interviste rilasciate durante la promozione del film,ha detto che quando si trattava di scegliere l’audio da animare ha voluto soffermarsi sulle registrazioni a sua disposizione in cui la voce di Kurt suonasse più onesta possibile. Secondo lui il tono della voce di Kurt nelle interviste suona più prudente,come se sapesse perfettamente quello che voleva dire,mentre ha trovato che le sue registrazioni casalinghe (quelle in cui leggeva passi dai suoi diari) fossero più intime e di conseguenza più veritiere.
La mia impressione invece è totalmente opposta. Riguardatevi la sequenza della tardona e del treno. Ascoltate il tono di voce di Kurt. E’ fin troppo sicuro di sè. Non sta sfogando un suo pensiero intimo davanti a un microfono. Sta letteralmente RECITANDO,seguendo quanto aveva già scritto sul diario. E’ fin troppo conscio di quanto stia dicendo,esagerando i dettagli come suo solito. Sembra una storia costruita e molto probabilmente è così. Perché l’impressione che ho io su Kurt è che lui fosse effettivamente sincero,ma con la tendenza all’esagerazione. Sapendo bene che nel rock una storia può essere migliore del banale vissuto quotidiano,egli preferì costruire i suoi stessi miti,anche solo per sé stesso (difatti quella storiaccia della ritardata non è mai venuta fuori se non anni e anni dopo,grazie alla biografia di Charles Cross che aveva potuto leggere i diari in esclusiva anteprima).
Di quei primi nastri della sua adolescenza,l’unico con un tono veramente sincero è quello in cui intervista Buzz per via telefonica. Gli altri sono finzione,una messa in scena. Privata,ma pur sempre finta. Quand’eravate ragazzini non avete mai provato a registrarvi e a riascoltarvi? Avevo un sacco di cassette con le cazzatine che mi piaceva raccontare al registratore (solo a lui). Kurt ha fatto lo stesso,solamente che lui l’ha fatto meglio. Avrebbe potuto essere un buon attore,decisamente. Era un’altra delle caratteristiche del suo talento.
Gli spezzoni tratti dalle interviste invece mi sono sembrati assai più sinceri. Il suo tono di voce è differente,più rilassato. Come diceva lui “cripticamente onesto”. Alla domanda (penso di David Fricke,la voce mi pare la sua) riguardo il futuro e alla possibile disperazione che traspare da un pezzo come I Hate Myself and Want To Die,Kurt replica con “uhm…” e non va oltre. Anche tutte le domande sul suo futuro prossimo,sulla sua carriera,sul rapporto di essa con la famiglia e il fatto di avere una bambina che in qualche modo dipendesse dal suo stesso successo rappresentano un ostacolo insormontabile per Kurt,non sa come rispondere,forse perché lui stesso non vedeva alcun futuro. Ma appare molto più sincero rispondendo “Non lo so,la cosa mi fa anche un pò paura” piuttosto che replicare con una frase di circostanza che apparisse forzata. A mio parere quindi Kurt era molto più sincero nelle interviste che negli spoken word privati che Morgen ha pensato di mettere in scena in animazione. Da questo punto di vista ha ragione Buzz: è stato alimentato un’altra volta il mito,la leggenda. Tutto questo ha certamente favorito il documentario,che in quanto “film” deve necessariamente mantenere quell’aspetto di finzione.
E a proposito di finzione in funzione alla riuscita di un film,basta vedersi i 5 minuti di intervista a Don Cobain presenti negli extra (5 minuti integrali,senza tagli nè censure) per capire quanto anche queste parti siano apparentemente “pilotate” dal montaggio per permettere una fruizione drammatica della vicenda.
Nel film Don non dice quasi una parola,sembra turbato,fuori posto,impossibilitato ad esprimersi,come se non volesse o non potesse trovare le parole. Amareggiato. Tanto che lascerà parlare quasi sempre la seconda moglie,sicuramente disposta ad assaporare il suo minuto di celebrità quando nessuno,a parte Cross,le aveva mai chiesto qualcosa prima di quel momento.
Poi però guardi l’extra e ti rendi conto che è tutta una finzione,perchè Don parla e parla ECCOME. Ed è pure a suo agio,in quei primi 5 minuti non tagliati racconta già moltissimo,con una tranquillità invidiabile e senza nessuna tristezza. Addirittura accena a un mezzo sorriso più volte quando ripensa ai momenti in cui si trovava bene con Kurt. Ma il discorso di base è che il figlio era intrattabile e loro non sapevano come fare per calmarlo. Don aveva promesso a Kurt che non si sarebbe risposato e quando non mantenne la parola Kurt lo prese come un affronto che doveva combattere con tutti i modi. Un ragazzo che non ascolta,che non fa niente,che litiga coi fratellastri,che guasta l’apparente felicità casalinga perché si sente escluso e a sua volta si esclude. Don scarica su di lui la sua responsabilità. Noi ci abbiamo provato ma lui non ne voleva sapere. Punto. Mani lavate e coscienza pulita,rimandiamolo dalla madre. Ma tutto questo nel film non c’è,e se c’è lo dice Jenny,la seconda moglie di Don. Eppure lui lo aveva detto.Alla luce di questo – e contando che non ho ancora preso il libro con tutte le trascrizioni integrali- è un pò difficile dare pieno credito a tutte le interviste. Troppo pochi i coinvolti. Cavolo,su SOAKED IN BLEACH ci sono molte più interviste a gente che Kurt lo conosceva dai tempi di Aberdeen (Ryan Agner,il professore Lamont Shillinger,il batterista Aaron Burckhard e altri amici non noti) ,non è un contro senso? Se si voleva dare una versione vicina alla realtà – e non al mito costruito da Kurt,o dalle ripicche che si scambiano i genitori o dalle elucubrazioni di quella rimastona (cit. ) di Courtney , non era meglio far parlare chi lo conosceva da vicino?
Alla fine gli unici tre che si salvano solo la sorella,Krist (lui sì che sembra amareggiato) e Tracy (che ha il difetto di aver ormai preso le sembianze di un pianeta dotato di una sua orbita personale…sigh!!) .Quanto agli spezzoni casalinghi con Courtney e Frances è vero,a volte è stato mostrato fin troppo. Ma reputo che quell’estremismo avesse il suo senso. Brett Morgen in questo è stato onesto: ci ha fatto vedere la vita di due rockstar milionarie,solitarie e perse nel loro mondo di fattonismo assoluto. Per dire,non riesco a immaginarmi un solo giorno in uno di quegli appartamenti in cui non sia stata consumata droga pesante. I due erano tossici persi e Morgen ce li ha fatti vedere. E’ distubante,scioccante,immorale (alla faccia di Courtney,che Kurt sosteneva -nelle note di Incesticide- essere una rappresentante assoluta di onestà,etica e moralità. Sì,nella sua immaginazione forse,ma non mi stupisce che gli assistenti sociali la pensassero diversamente.
Comunque anche questo aspetto ha fatto parte della sua vita ed è giusto che sia stato sviscerato. Quelle immagini sono molto più sincere -e a volte anche piuttosto divertenti- di qualsiasi spoken word casalingo di Kurt. Che possano suscitare l’ira del “toccato il fondo con cose che dovevano restare private” è compresibile. Ma escluderle avrebbe significato dover ricorrere a metodi più convenzionali per raccontare la storia,e non credo che quella fosse l’intenzione del regista.Per concludere: Buzz ha in parte ragione (probabilmente anche sulla questione del mal di stomaco) ,ma in parte no. Perché non è vero che il 90% del film,come asserisce lui,è composto da cazzate. Ma allo stesso tempo ha ragione,perché l’intervista di Don negli extra prova come qualcosa girato con sincerità possa venir poi essere smontato e rimontato a vantaggio del film e non della persona che racconta la sua versione. E questo aspetto può essere applicato a tutto il documentario e su tutto il materiale,dato che Morgen ha dichiarato di non voler essere stato completamente aderente alla cronologia. Ed è proprio così,chiunque conosca un pò il lascito cobainiano (i diari ecc) sa l’ordine cronologico e sa che qui in larga parte non è stato rispettato. Questo perché tutto doveva avere una coerenza alla logica del film più che al raccontare nel dettaglio una storia di per sè complicata. Non sono bastati 132 minuti (che già son tantissimi) ,figuriamoci doverlo fare in altri modi…
Rixx
PartecipanteKurt74 – 17/6/2015 19:12
mi stavo appunto chiedendo cosa significasse Poranosimo 🙂
A dirla tutta pure io!!! ico08 ico03
Grazie Annie!! ico02
Rixx
PartecipanteHo scambiato un paio di mail con uno dei realizzatori del documentario.
Il progetto non è una cosa “buttata lì”,è serio e vogliono realizzarlo a tutti i costi.
Il fundraiser è solo il primo passo. Non terminerà allo scadere delle due settimane.
Una volta donati,i soldi non torneranno indietro se il progetto non va in porto. Non è il caso di questi due fundraiser.
Perchè la loro intenzione E’ di farlo andare in porto,e per questo sono provvisti anche di produttori esterni.
La cifra richiesta è imponente a causa di una serie di spese necessarie: la licenza sull’uso dei filmati,sull’uso dell’ “immagine” dei Nirvana,la parcella degli avvocati per ottenere il materiale,la post produzione ecc.
Ma Jeff (colui dietro il progetto) mi ha garantito che il film USCIRA’ e che io,avendo già donato la cifra richiesta per il dvd,lo riceverò appena disponibile.Quindi,ricapitolando: è possibile donare anche un minimo di 2 dollari. Ma se doni 20,automaticamente ti prenoti la copia. (Faccio notare che il dvd uscirà per il mercato americano,quindi PRIMA di donare in massa 20 dollari sappiate che il disco,se encodato nella regione compatibile negli USA,sarà non riproducibile nei nostri lettori).
Il progetto si farà indipendentemente dalla cifra raccolta allo scadere del tempo dei fundraiser.Detto cio,se vi interessa contribuire sapete come fare.
Rixx
PartecipanteKurt74 – 14/6/2015 13:27
Steve apri un topic sul gruppo e parlacene un po.
Tu sei entrato in secondo momento o lo hai fondato ?
Dai che compriamo tutti il CD 🙂Ne parlerà meglio lui,io posso solo anticipare che gli Svetlanas esistono già da diversi annetti prima che entrasse Steve.
Della formazione storica resiste solo Olga,la cantante.Negli anni ho visto mutare il gruppo,la prima volta li vidi in un concertino di capodanno a Milano nel 2007 ed erano orientati sul grezzo punk rock classicissimo senza particolare ambizione. Poi la formazione s’è stravolta ed hanno cominciato ad ingranare. Al basso c’era Ale,ex Impossibili. Poi è subentrata la sezione ritmica degli ex Long Dong Silver (altro gran gruppo brianzolo tra scum,punk e stoner in cui rischiai il linciaggio a un loro concerto per aver “osato” tirare un bicchiere di vetro sul palco… ico03 ) .Non ricordo l’anno del cambiamento attuale (e spero definitivo) ma devo ammettere che questa formazione è la più esplosiva e dotata.
Alla fine il lavoro duro ripaga e gli Svetlanas,con la giusta determinazione e una sfacciatissima campagna promozionale (misero in giro la voce che le ultime parole di Malcom Mclaren,prima di morire,fossero “Gli Svetlanas sono il più grande gruppo punk dopo i Sex Pistols!” Ahahahah,per un attimo c’avevo pure creduto!! ico08 ) sono riusciti a farsi una reputazione internazionale,con ben due tour negli Stati Uniti e non so quanti giri in Europa. Nonostante ciò,non se la menano affatto e difatti l’anno scorso me li sono pure visti al baretto di paese,che suonavano davanti a 10 persone come se fossero mille.
Continuate così ragazzi!!! ico14Rixx
PartecipanteApprofitto che Leonora è nei pressi (cioè ultimamente si logga al forum) per chiederle: ma alla fine ce l’avete fatta ad esserci? Appena ero entrato (era sera sul presto) mi sono fiondato al bancone del merchandise e,prima di me,c’era una ragazza bionda che si rivolgeva all’addetto in perfetto inglese. Ho pensato che forse potevi essere tu,ma non avendo certezze ho semplicemente aspettato il mio turno…
Rixx
Partecipantethebeatter – 13/6/2015 16:25
Non c’era bisogno di vedere per forza certi momenti privati, continuo a ripetere che si sta andando oltre a quello che è il conoscere la vita di un artista. Non ce n’era assolutamente bisogno, questa è una cosa malata dal mio punto di vista. Quello che dovevamo sapere lo sappiamo, ognuno poi si farà la sua opinione… quindi la parabola artistica ce l’hanno già raccontata e straraccontata. La seconda parte del film fa vedere due tossici con una bambina piccola… caz*o deve raccontarci! Celebrare l’arte del buco?!? Facciamoci tutti così diventiamo creativi?!? Per favore….
A questo proposito Morgen ha dichiarato che la scelta di includere quelle scene “forti” è motivata dall’opposto della celebrazione dell’eroina: voleva invece mostrare ai giovani come si riduce un tossico -benché ricco e famosissimo- in modo da evitare che ne rimangano influenzati. Il suo discorso fila liscio: “Magari guardando quegli spezzoni un giovane ci penserà su due volte prima di cadere nel tranello della droga”.
Un pò forzato forse,ma non ha neanche tutti i torti… ico08Rixx
PartecipanteBeh,tutti i booklet degli album dei Nirvana sono scarni all’estremo. Pensa a Bleach,solo un paio di foto all’interno e niente più. Anche Nevermind non sfugge all’essenzialità.Solo In Utero ha un booklet dettagliato,con i testi,foto e ringraziamenti. Bisognerà aspettare le deluxe edition per avere booklet più corposi….
Rixx
PartecipanteGente,non dimenticatevi che il perno fondamentale di MOH è raccontare la parabola artistica di Kurt. E per farlo era necessario anche raccontarne la vita. Ma il cardine del documentario è mostrare al pubblico cos’era in grado di fare Kurt oltre alla musica (i filmettini,i quadri,fumetti e illustrazioni ecc) e come si poneva nei confronti della sua arte (cui la musica stava ovviamente al primo posto). Quindi,al di là dei miti che continua ad alimentare -e che nessuno può comunque smentire in maniera assoluta- il film svolge alla grande il suo compito. E’ anche per questo che ci sono pochi intervistati e non ci si è addentrati troppo in certe questioni (come la morte) : perché si voleva celebrare la vita e l’arte di Kurt con l’ausilio delle sue creazioni e dei video e audio rimasti nell’archivio segreto. Le interviste servono principalmente a mettere assieme la storia,per unire i puntini,per creare quel trait d’union necessario a coprire le parti che non era possibile mettere in animazione o di cui non esistevano nè audio-racconti né testimonianze video.
Pretendere un film che ne racconti la vita slegata totalmente dai miti e sveli i misteri della morte è oggettivamente troppo. Servirebbe un’intera serie da puntate di un’ora alla settimana per sviscerare tutto,e ancora non ne ricaveremmo comunque abbastanza (anche perché molti dei personaggi che avrebbero potuto raccontare qualcosa sono già passati a miglior vita nel corso degli ultimi anni).Rixx
PartecipanteKurt74 – 13/6/2015 14:31
???
Allora c’è qualcosa di vero nel film 🙂Stando a chi lo ha visto,è molto interessante e ben girato,ma non rivela nulla che già non si sappia.
Praticamente è solo un modo differente per riportare la questione omicidio sotto i riflettori,sperando che l’interesse faccia riaprire il caso.Rixx
PartecipanteNon ricordo il motivo dietro la scelta del titolo,e il libro di Soulsby è attualmente imboscato in una scatola. C’erano varie teorie in proposito,tra cui quella per cui Incesticide era un titolo rubato ad un altro gruppo,adesso non ricordo i dettagli. Anche il titolo,comunque,sembra una scelta tutt’altro che buttata lì ; lo considero geniale proprio perché fa riflettere e può avere varie chiavi di interpretazione.
Rixx
PartecipanteMi si chiedeva (sul thread di MOH) se Soaked In Bleach sia attualmente disponibile.
Questa è l’unica edizione al momento sulla piazza:La descrizione parla di doppiaggio originale americano senza sub e di doppiaggio tedesco. E questa dovrebbe essere la versione europea…. Direi invece che è unicamente l’edizione tedesca (ovviamente è fruibile su tutti i lettori europei,ma senza sub credo sia difficile comprendere tutto…e questo è un film i cui dialoghi DEVONO essere compresi).
Che dire,spero almeno che non rimanga l’unica edizione sulla piazza…perchè altrimenti credo resterà sugli scaffali,per quel che mi riguarda. Peccato,perché il film sembra interessante e le prime recensioni sono decisamente positive.Rixx
Partecipanteluigionio – 12/6/2015 00:59
Rixx…per operazione commerciale intendo proprio questo. C’è stato qualcuno che spingeva per un album a nome Nirvana. Che poi Kurt e co. hanno gestito tutto è un altro discorso.[/quote]
Beh,c’è operazione commerciale e operazione commerciale. Per dire, “Sliver-thebestofthebox” è chiaramente un’operazione commerciale,ma ha un senso: dare ai fan una selezione ragionata ed economica di WTLO. Il best of “Nirvana” aveva senso di riproporre la band alle nuove generazioni del nuovo millennio (senza dimenticare la base storica,accontentata con l’ultimo inedito). Il greatest hits “Icon”,invece,non ha alcun senso. Non aggiunge nulla,non è invitante o appetibile,non serve a una beata mazza. Quella la reputo un’operazione commerciale “negativa”.
Detto ciò, Incesticide ha un chiaro senso.Ed è stata realizzata col consenso totale della band. Pensa invece a tutte le raccolte completamente inutili su Hendrix,Chet Baker o mille altri.Roba senza inediti e proposte e riproposte in mille salse pur di vendere qualche copia in più. Non è certo lo stesso caso di Incesticide.Quote:Se vogliamo, non c’era una vera esigenza della band di pubblicare pezzi che sarebbero piaciuti ai veri fan della band. Diciamo che è stato un tappa buco ben riuscito, e in un certo senso anche sperimentale se si considera che i brani sono suonati in tempi, in studi e con componenti diversi.L’esigenza c’era eccome,dato che IU non era ancora pronto,il mercato dei bootleg si arricchiva illecitamente e c’era anche un’intero pubblico mainstream che aveva conosciuto i Nirvana grazie a Nevermind e sapeva poco o nulla di cosa combinasse prima. Direi che sono tre motivi più che sufficienti per azzardarne la pubblicazione…
Quote:Per quanto riguarda il libro, esiste la versione italiana o si parla sempre di libro in lingua inglese?Solo inglese,sorry.
Quote:Per il titolo, ho sempre pensato che Kurt abbia voluto ironizzare con la parola B-side…Il mio parere sull’album è che è un album che si ascolta un po’ a fatica. Non ha continuità con i brani, c’è troppa varietà di generi e poco ordine. I pezzi presi singolarmente sono validi…alcuni meno, altri di più…altri addirittura capolavori, per quanto mi riguarda. Forse anche sapere di tutti questi batteristi differenti mi disorienta un po’…anni fa rimasi deluso scoprendo che in Sliver non era Dave a suonare, ma Dan in veste quasi occasionale. Forse in questo album c’è più Nirvana di quanto si possa immaginare…forse era questo che Kurt voleva…un album rozzo, poco curato…un album punk suonato in cantine umide….
Esattamente. Ed è per questo che è così straniante. Ma tieni conto di una cosa importante: tutti i brani inclusi sono dotati di qualità. Si può disquisire sull’effetto che danno all’ascolto (in effetti è un pò spiazzante passare da Sliver a Beeswax,ma in fondo non è questa la dicotomia di Cobain? Pop / punk , accessibile / rumorista .E’ il suo chiaro marchio di fabbrica,l’essenza stessa del sound dei Nirvana) ma non si può certo dire che siano stati selezionati brani di caratura ignobile o registrati nel cesso di casa (per quelli bisognerà aspettare WTLO…) . Kurt teneva alla qualità e a come fosse rappresentata la sua opera artistica (in questo caso,la musica). Non a caso,su Incesticide non trovi né brani che lui stesso detestava (ecco perché manca If You Must) ,nè tracce che all’epoca erano rimaste incomplete (le outtakes dalle Fisk sessions) ,nè tanto meno demo di dubbia provenienza (Mrs Butterworth e tutto quanto inciso col boombox). Non c’è nemmeno Blandest,semplicemente perché il master non esisteva più. C’hanno messo quello che doveva esserci. Volevano che il passato dei Nirvana venisse rappresentato così. Per questo dico che la tracklist e l’ordine dei brani sono tutt’altro che abbozzati. In realtà c’è dietro tutto un ragionamento valido.
Rixx
Partecipante1987-1994 – 11/6/2015 19:37
@Rixx hai preso la versione di panorama?
C’è qualche extra? Tipo un’articolo dentro il giornale..
Tempo fa hai parlato di un’edizione USA deluxe,cosa contiene??
Io ho cercato su Internet e non ho trovato niente,solo edizioni standard.Come dicevo prima,ho preso solo il dvd e non il giornale.Chiedevo appunto se qualcuno avesse comprato anche Panorama (o Sorrisi) per sapere se mi sono perso qualcosa.
Cmq gli extra sono gli stessi del dvd già distribuito (intervista a Morgen e a Don).Il Bluray versione deluxe uscirà entro l’anno ma teoricamente solo x il mercato americano (ergo c’è il rischio che non sia compatibile col formato regionale europeo).
Infine,non ha senso parlare di valore collezionistico per questo determinato prodotto. E’ un semplice dvd,mica un album a tiratura limitata. Ne avranno stampate centinaia di migliaia di copie e state certi che non mancherà sugli scaffali di tutto il mondo per anni e anni.
L’unica differenza della versione edicola è che in un angolino del retrocopertina c’è scritto “allegato non vendibile separatamente” o qualcosa del genere. Se dobbiamo parlare di “edizione limitata”,lo è molto più questa che quella già in commercio da fine aprile (visto che questa rimarrà in edicola solo x tempo limitato). Ma il paragone non avrebbe cmq senso….
-
AutorePost