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Quanto al Live & Loud… il 2013 non è poi così lontano,quindi chissà? Sicuramente è uno dei pochissimi concerti del tour di IU ripresi integralmente e professionalmente,quindi la pubblicazione è praticamente forzata su esso. Suppongo 2013 perchè non vedo migliore modo per festeggiare il ventennale di In Utero. Se fanno l’ennesimo cofanetto non fatico ad immaginarmi l’ennesimo remaster dell’album accompagnato dai demo e dal Live’n’Loud integrale. Spero.
Mr.Matt – 22/2/2012 09:59
Vi ringrazio entrambi.
Io ero indirizzato sul Live at Reading visto che mi manca un live nella discografia dei Nirvana (ovviamente in versione CD).
Un qualcosa che non fosse (come spiegato da Rixx) un taglia ed incolla ma bensì un concerto intero.Peccato che la versione CD del Reading sia intenzionalmente tagliata (si dice) per ragioni di spazio. Manca Love Buzz (presente nel dvd) ed è stata leggermente editata per consentire l’ inserimento nei 74 minuti di spazio del cd. Sappilo.
Update: ieri ho scoperto che effettivamente la domanda fu posta a Tarantino nel 2009,ed egli negò sostenendo che nel ’94 (anno di Pulp Fiction) non conosceva ancora Courtney,tantomeno Kurt. Insomma,solita balla della vedova allegra ma non troppo. Caso chiuso!
Esiste la LN Session History per queste cose…. comunque,ecco qua:
Scaletta di cosa è stato registrato nei 3 giorni (dal 28 al 30 gennaio 1994) :
28-29 Gennaio, Solo Dave e Krist (Kurt non s’era fatto vivo)
[X] Dave w/Echoplex (instrumental)
[X] New Wave Groove (instrumental)
[X] New Wave Groove (instrumental)
[X] New Wave Groove (instrumental)
[X] New Beat/In Cars (instrumental)
[X] New Beat/In Cars (instrumental)
[X] Chris w/Acoustic (instrumental)
[X] February Stars
[X] (altre? non si sa)30 gennaio,la band al completo:
[O] Jam (instrumental)
[X] You Know You’re Right (instrumental)
[X] You Know You’re Right (instrumental)
[X] You Know You’re Right (instrumental)
[X] You Know You’re Right (instrumental)
[X] You Know You’re Right (instrumental)
[X] You Know You’re Right (instrumental)
[O] You Know You’re Right
[X] Jam After Dinner (instrumental)30 Gennaio, solo Dave e Krist (a ‘sto punto Kurt se n’era già andato) :
[X] Exhausted
[X] Big Me
[X] Butterflies
[X] French Abortion (instrumental)
[X] French Abortion (instrumental)
[X] Skid Mark
[X] Thrash Tune (instrumental)Le uniche due tracce che abbiano trovato pubblicazione sono YKYR (quella non strumentale) e la prima jam strumentale del 30 gennaio (due estratti si sentono in uno dei menu del dvd di WTLO – non è la jam che si sente nella prima schermata,quella fu registata ai Reciprocal nell’ottobre ’92 assieme ai demo di In Utero).
Nessun altro brano è mai giunto alla luce,neppure un frammento. E’ l’unica session che è stata veramente tenuta segreta e conservata lontana dalle mani dei fan,dal ’94 a oggi.
Curiosità: la jam strumentale inclusa in WTLO è molto somigliante ad un’altra jam,esibita dal vivo alla fine di un concerto a San Diego il 29 dicembre ’93,e si potrebbe definire l’ultimo vero inedito dei Nirvana (nella versione dal vivo,la voce c’è) : http://www.youtube.com/watch?v=q1uaevSVGTc
Peccato che Kurt abbia deciso di pasticciarla in studio,riducendola a un mero esperimento rumoristico e strumentale.Venendo ai dettagli sulla session,c’è da specificare che -a differenza di quello che si è creduto per anni- questa non rappresentava l’inizio dei lavori per l’ipotetico quarto album dei Nirvana. Non c’era ancora alcuna idea specifica a riguardo,a parte qualche sporadica intuizione nei mesi precedenti (Kurt avrebbe voluto sterzare verso un pop deviato,inserendo strumenti non convenzionali come un oboe…ma non fu registato assolutamente NULLA di tutto questo,purtroppo). Tra l’altro stavano per partire per il tour europeo e Kurt segretamente già aveva deciso di averne abbastanza : non stupisce quindi che abbia fatto il possibile per rimandare/evitare l’impegno in studio,limitandosi a presentarsi soltanto il pomeriggio dell’ultimo giorno e andandosene immediatamente dopo aver finito l’incisione dell’unica canzone che voleva davvero registrare (YKYR). Di quello che fecero Dave e Krist non gliene fregava di meno,ed è un peccato,perchè l’ipotetico quarto album avrebbe potuto costruirsi finalmente con una collaborazione a tre,se Kurt avesse voluto. Ma a quel punto,non gliene poteva fregare di meno.
Comunque sia,secondo Novoselic l’idea di base era “andiamo in studio e buttiamo giù qualche traccia”,così,tanto per restare attivi. Due anni prima avevano fatto lo stesso ai Laudry Studios di Barrett Jones,e la cosa aveva funzionato. Anche Kurt,durante il tour americano,aveva accennato alla possibilità di un ritorno in studio. Terminato il tour,Dave si accorse di questi Bob Lang’s Studios,a pochi isolati da casa sua,e suggerì di prenotare lì. Novoselic li soprannominò “il Bunker”,perchè ricavati nel sotterraneo della mansione di Robert Lang,a sua volta interrata per metà da una collina. Secondo il tecnico delle chitarre Ernie Bailey,quegli studi erano “immensi,non era semplicemente una cantina”.Stavolta,l’ostacolo principale era l’irrintracciabilità di Cobain.
Il 28,Dave e Krist (Pat Smear non era stato convocato e si stava riposando a Los Angeles in previsione del tour europeo) arrivarono nel primo pomeriggio scaricando l’attrezzatura e facendo un giro degli studi. Lang e il produttore Adam Kasper colsero l’occasione per addobbare la sala con candele e rami di albero,per “creare il giusto umore”. Contrariamente a quanto si crede,Kurt non era “scomparso”: si pensava dovesse giungere quel venerdì,o alla peggio il giorno successivo. Secondo Charles Cross,furono fatte diverse chiamate a casa Cobain ma non rispose nessuno. Tuttavia,Dave e Krist erano ormai abituati a questo comportamento menefreghista,preferendo concentrarsi sulle loro idee musicali. In breve,allestirono lo studio e si misero all’opera,in attesa che Kurt si facesse finalmente vedere. Insieme registrarono un discreto numero di jam e qualche demo completo di brani di Dave.
La prima improvvisazione nasce da un’esperimento di Earnie Bailey: collegò un theremin a un vecchio effetto Echoplex a nastro: il suono piaque talmente tanto a Dave che si sedette dietro le pelli improvvisando con la batteria. Kasper sottolinea però che “il meglio di quella jam potrebbe essere accaduto prima che abbia pigiato il tasto di registrazione”… Di sicuro,questa è una traccia che non apparirà mai in qualsivoglia pubblicazione a nome Nirvana. Perchè,in effetti,non è un brano dei Nirvana (e nessuno,a parte YKYR,lo è).
New Wave Groove: strumentale registrata in 3 takes,come suggerisce il titolo ha un suono decisamente new wave.Le prime due takes durano circa 7 minuti,la terza è più breve. Furono incise tracce di chitarra,basso e batteria. Anni dopo,parte della melodia di questa canzone verrà ripresa da Dave per i brani Bill Hill Theme e Final Miracle dalla colonna sonora del film indipendente “Touch”. In effetti,l’unico modo per farsi un’idea di come possa suonare questa canzone è recuperare questa colonna sonora. Un mio amico l’ha fatto ma….finora s’è scordato di passarmi una copia!!
New Beat/In the Cars: simile al precedente brano,di fatto utilizza lo stesso riff. Due takes furono registrate: nella prima la melodia portante è incisa con la chitarra,nella seconda col basso.
Chris w/Acoustic : strumentale con Krist alla chitarra e Dave alla batteria. Secondo Bailey,trattasi di un “riff a firma di Bo Diddley”,un modo scherzoso per indicare come la canzone possa suonare. Lang si chiese “E adesso,che voci metteranno su questo pezzo?”. Purtroppo non ebbero mai modo di pensarci. Secondo Gillian Gaar,questo brano ricorda anche la strumentale “Black and White blues” registrata nel 1988 da Kurt.
February Stars: sulla track sheet dello studio è intitolata Dave w/Acoustic,ma praticamente si tratta di una prima versione della celebre Februrary Stars che i Foo Fighters registreranno tre anni dopo per The Colour and the Shape. Questo demo vede un testo differente e la partecipazione di Novoselic con un armonica che,secondo Bailey,diede un tocco di bellezza alla canzone. Immaginatevi se questo pezzo avesse fatto parte del repertorio dei Nirvana….
Exahusted/Big Me: tagliamo corto,sono due versioni virtualmente identiche a quelle poi reincise per il primo disco dei Foo Fighters. Qui però il basso lo suona Krist,Dave suonò tutto il resto e cantò pure. Speriamo in un cofanetto dei Foo nel futuro,altrimenti non le sentiremo mai.
Butterflies: Gillian Gaar (l’unica giornalista ad aver sentito tutto il contenuto dei nastri della session,avendone poi raccontato i dettagli su MOJO nel maggio ’04) non ha rilasciato commenti su questo pezzo,e Charles Cross nella biografia “Heavier than Heaven” racconta solo panzane,ma è logico supporre trattarsi del medesimo pezzo che Dave aveva già registrato nel ’92 (e che ri-registrerà nel ’94 per il primo disco dei Foo,ma che stranamente mise subito da parte,tanto che a tutt’oggi non è mai stata ufficialmente pubblicata). A mio parere uno dei suoi pezzi migliori,giudicate voi (ocio che questa NON è la versione incisa nel gennaio ’94) :
http://www.youtube.com/watch?v=Syc_9Unt5JwFrench Abortion: altra composizione targata Krist,ed altro strumentale. Due takes registrate,la prima dura circa 9 minuti,la seconda è più corta ma include armonica e mandolino. Chissà se la ascolteremo mai.
Skid Mark: uno “scherzo pop” della durata di un minuto e mezzo. Dave ripete “skid marks” (strisciate) tutto il tempo. Il sound è stato descritto come “funereo”.
Trash Tune: semplicemente,una breve jam di solo rumore.
Fine prima parte,restate sintonizzati per la prossima.
Ufficialmente non c’è moltissima roba: escludendo il video (Live Tonight Sold Out,1994) e le controparti audio dei concerti pubblicati su dvd (Live at Reading e Live at Paramount) l’unico live elettrico ufficiale è From the muddy banks of the Wishkah, collage di vari brani tratti da varie esibizioni sparse tra l’89 e il ’94 e selezionati da Krist e Dave. Uscì nel 1996 su cassetta,cd e doppio vinile. Quest’ultimo ha il pregio di possedere un quarto lato “extra” zeppo di estratti del “parlato” tratto da vari concerti. Per chi mastica l’inglese,molto divertenti. Quanto al live,è piuttosto rappresentativo dell’ “idea” di com’erano i Nirvana sul palco,con un suono fangoso (muddy,appunto) e carico ammille di energia,con picchi di intensità notevolissimi (Aneurysm,Teen Spirit,Sliver,Lithium e Milk It su tutte). L’unica sua “colpa” è quella di essere troppo breve (una quarantina di minuti compressi in quindici canzoni,se non ricordo male) e di essere molto poco omogeneo: si passa con nonchalance da esibizioni del 1991 (c’è anche Spank Thru tratta dal concerto al Castello,a uno sputo dal Vaticano!!) ,con due brani dell’89 nel mezzo (Breed,che qui è tutto tranne che eccezionale,e una interessante versione elettrica di Polly) via via fino all’ultima esibizione a Seattle nel gennaio ’94. Il mix funziona e il suono è grandioso,ma è sempre meglio proporre un concerto integrale piuttosto che una compilation che pesca un pò qui e un pò là. E ai fan non andò giù la mancanza di molti brani altrettanto fondamentali (per dire,non ci sono nè Come as you are nè Rape Me,e neppure All Apologies. In compenso c’è una versione pre-In Utero di tourette’s).
Finora resta comunque l’unico live elettrico ufficiale che contenga materiale non pubblicato altrove. Ai tempi (’96) era talmente atteso che la Geffen decise di anticipare la pubblicazione di un mese,e inevitabilmente divenne numero 1 in classifica già dalla prima settimana di vendita!! Metal Shock gli diede il massimo dei voti,rendetevi conto. In quella redazione c’era qualcuno che li amava alla follia (diedero il massimo anche all’Unplugged e addirittura al cofanetto Singles box…).
Curiosità: l’idea iniziale prevedeva una doppia uscita già nel 1994: un doppio cd con l’Unplugged e il live elettrico in unica confezione. Ma Krist e Dave furono talmente devastati dall’ascolto dei brani da selezionare (il lutto era ancora troppo vicino) che decisero di posticipare il live e pubblicare solo l’Unplugged (dovevano farlo. Il mercato era già invaso dai bootlegs e una risposta ufficiale doveva pur arrivare in tempi brevi). Qui viene il bello: pare che di questo progetto abortito esistano pochissime copie,giunte in mano a pochissimi eletti sotto forma di promo (non l’avevano nemmeno stampato), e da quel che si vocifera sembra che fosse molto più interessante di come sia poi stato portato a termine. Purtroppo i dettagli probabilmente non li sapremo mai…Oltre a Wishkah,l’unico live sprovvisto di controparte video è quello incluso in Bleach Deluxe Edition: un concerto del febbraio ’90 a Portland,crudo come lo erano i Nirvana pre-Grohl e purtroppo tagliuzzato qua e là per farsi posto nel cd… (ma comunque integrale:mancano giusto un pò di tempi morti e chiacchierate tra una canzone e l’altra). Di questo,tre brani erano già stati pubblicati tempo addietro su singolo (Molly’s Lips,l’ultimo singolo su Sub Pop,e Spank Thru/About a Girl come lati B di Sliver).
Volendo proprio estendersi alle pubblicazioni non ufficiali,direi che le mille ristampe del bootleg del concerto al Palaghiaccio hanno fatto pura epoca… 🙂
Me ne sono sbattuto lo stesso,Libero…se non mi postavi il video non l’avrei mai visto. Sì,carino,bella storia,ma il contesto è comunque ambiguo. Avrebbero potuto usare qualsiasi altro pezzo di qualsiasi altro artista un pò “in tono” col discorso dello spirito della danzatrice e non sarebbe cambiato nulla. Resto dell’idea che Teen Spirit sfruttata nel 2011 avrebbe avuto più senso che proporla quest’anno.
E’ un documentario diretto da Dave sui Sound City Studios. Quelli dove hanno registrato Nevermind,insomma. Ma non si tratta di un documentario su Nevermind. Si tratta proprio della storia dello studio!!
Hurrà per Boddah24,quel che scrivi è ciò che intendo anch’io. Poi non dico che Kurt non abbia fatto bene,anzi,l’attenzione su certi problemi legati al sessismo è una delle poche cose concrete che i Nirvana hanno effettivamente realizzato sulla scia della “rivoluzione” del grunge. Semplicemente,io,iriguardo quei casi specifici di cui stiamo parlando,non faccio di tutta l’erba un fascio. Ovvio,fossi una donna la penserei in modo differente.
Non mi addentro nello sviscerare il caso della lite domestica perchè diverrebbe un discorso davvero troppo lungo. Sono state date parecchie versioni sull’argomento,tutte contrastanti,e il fine della coppia è sempre e solo stato quello di difendere la loro privacy (per questo è normale che a posteriori Courtney ne avesse parlato come se non fosse successo niente). Quel che intendevo dire -e per rendersene conto bisogna leggere più biografie possibili,inclusa quella “sospetta” di Chris Sandford- è che la personalità di Kurt era molto,molto,MOLTO sfaccettata e complessa,e purtroppo non basta solamente il suo “lato pubblico” (che sia sul palco a sbeffeggiare uno smanacciatore,per esempio) per poterla “rendere” integralmente. Sappiamo benissimo che il Kurt che cantava “E giuro che non ho una pistola” stava mentendo spudoratamente. Era una delle tante contraddizioni del suo carattere. Ecco,sto divagando. Forse sono contraddittorio anch’io. Ma è normale,siamo esseri umani. Pace.Credo si stia dipingendo la situazione ben peggio di quanto in realtà lo sia. Tanto per cominciare,non credo che una donna qualsiasi rimanga indifferente a un palpeggio. Minimo minimo lo schiaffone parte,e non vorrei essere nei panni di chi lo riceve. Psicologicamente sono certo che è una gran brutta cosa,sono perfettamente conscio che si tratta di una violazione bella e buona,ma ho sempre avuto abbastanza sale in zucca da pensare che la donna,nel contesto di cui stiamo parlando (un concerto rock,quindi tanta gente in un posto chiuso),riesca a difendersi da sè,senza l’apporto (per nulla dovuto) dell’ “angelo custode” di turno,men che meno se si trattasse di uno sconosciuto qualsiasi. E’ opportuno proteggere i propri cari,sarebbe opportuno proteggere anche le sconosciute,ma qui c’è la variabile (il condizionale). Non stiamo parlando di un’aggressione in un vicolo buio (lì sì che sarebbe un dovere,ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo). Se dovessi vedere una scena da smanaccione a un concerto,forse penserei “Va quel coglione!”,poi basta.
Memoria,se andassi nuda per strada saresti una provocatrice,altro che “nessuno mi tocchi”!! E’ una società maschilista,inutile nascondersi dietro a paraocchi.
Comunque non credo che con “It’s fun to have power” Kurt intendesse quello che intendi tu. Non avrebbe usato l’espressione fun. Nel primo caso ha sgamato un maneggione,lui e Novoselic l’hanno perculato un pò e poi Kurt ha chiuso con “è divertente avere potere”.Avere l’attenzione totale del pubblico,insomma.
Non pensate che Cobain fosse l’angelo empatico e protettore delle donne che sempre si è dipinto,comunque. C’è una famosa intervista a Courtney in cui lei stessa citava il marito lamentarsi di lei che,a letto,leggeva tutti quei “fottuti libri femministi”. Era un’intervista del ’93. Ricordatevi che il lato pubblico di Kurt poteva essere diverso da quello privato,e il ragazzo apparentemente fragile,insicuro e sensibile era anche quello che si è fatto arrestare per una lite domestica non particolarmente tranquilla, tra le altre cose.
Nessuno è perfetto,e per questo io non lo metto in croce. Ma non voglio mettere in croce nemmeno lo smanaccione dei video. Il paragone del tipo in coma al posto del morto lo trovo decisamente fuori luogo. Amen.Ma che vi devo dire,io in Italia non ho mai visto situazioni del genere (e di concerti ne ho visti parecchi). Negli USA,idem (ma lì ho frequentato solo piccoli locali prevalentemente underground). Se uno smanaccione si approfitta di una tipa senza accorgersi che da parte c’è il suo ragazzo (o un amico),e lo smanaccione viene punito/pestato,peggio per lui. Se la tipa se la prende e gli molla uno scapaccione,peggio per lui. E’ sfigato perchè non ha altri modi per poter toccare il corpo di una donna,peggio per lui. Ma personalmente io non mi sento il difensore degli oppressi (che poi,quali oppressi? Una tipa al giorno d’oggi resta tutt’altro che indifferente a comportamenti del genere,e spesso ha sufficiente credito per sapersi difendere o prendere provvedimenti,soprattutto quando è circondata da migliaia di persone se sta guardando un concerto in un’arena..) ,nè mi reputo quello che deve far giustizia. Ognuno è libero di fare quello che vuole,non sarò io a dover andare a prendere a legnate uno sconosciuto solo perchè a un concerto ha toccato una zinna o altro ad una sconosciuta. Ci penseranno gli amici di lei,o la security,o i carabinieri.
Ovviamente tutto cambia se conoscessi la tipa in questione,lì si entra nel personale e m’incazzerei. Ma non posso fare da balia a mille altre tipe,nè posso accusare chicchessia se fa il toccone. Non è un “dovere” a tutti i costi.
Quanto ai video,non si vede nulla e nessuno oltre ai presenti saprà mai cosa effettivamente sia successo. Scherzando lo stesso Kurt conclude con “It’s fun to have power”.Ok,ce l’hai ed è giusto sfruttare l’enorme auditorio di un concerto per una buona causa,ma finchè la cosa non coinvolge personalmente qualcuna a me cara,non è un problema mio. E’ un problema dello smanaccione,e se viene sgamato e punito avrà quel che si merita.
Io cmq resto sempre dell’idea “vivi e lascia vivere”. Lo stesso Krist non potè far nulla per Kurt,anche se ci teneva. “E’ il suo trip,la sua vita,può farne quel che ne vuole”. Il concetto è il medesimo. Non romperò le palle a uno che si autodistrugge,e non romperò le palle a uno sfigato che fa la manomorta. Anche perchè quello che rischia di uscire col culo rotto è lui,mica la tipa palpeggiata. Tutto qua.Mah,vedi,in sostanza è successo quello che ho detto: un fan smanaccione in prima fila è stato sgamato ed esposto a pubblico ludribrio,perchè “ai nostri concerti ‘sta cosa non si deve fare”. Giustissimo,ma mi sono sempre chiesto se effettivamente non sia stata un’esagerazione su un fatto magari meno “sporco” di quanto si credesse. Era veramente un maneggione,il tizio? O magari era un adolescente con fidanzatina annessa e bollori ormonali che doveva in qualche modo soddisfare? Non so,può essere stata la prima opzione in entrambi i concerti,ma potrebbe essere stata la seconda,e in quel caso il riprendere il tizio lo troverei atteggiamento un poco bacchettone. Un pò perchè considero il politically correct (soprattutto quello di stampo ammeregano) fascista quanto il fascismo stesso, un pò perchè,molto genericamente, non vedo di buon occhio chi,dal palco,”riprende” il tal dei tali per un fatto che,per quanto possa apparire scomodo,considero poco più che irrilevante. Per inciso,non tutti i maneggioni diventano stupratori… Un conto è accoltellare una tipa a un concerto,un conto è toccargli le tette. Molto probabilmente ci rimarrà male,ma la cosa finisce lì.
Per dovere di cronaca preciso che non mi è mai capitato,nemmeno per caso,di palpare tipe ai concerti. Anche perchè di solito ho le mani occupate con videocamera o registratore. Se le tipe poi fanno stage diving o surf,eh,li non ci si può fare niente… o le lasci cadere o le sorreggi. E direi che lasciarle cadere è decisamente peggio.Il master SE esiste ce l’ha ancora Dave. Quello utilizzato dalla Simple Machines era una copia di prima generazione che poi è stata volutamente “messa in pensione” perchè utilizzata così a lungo da diventare inascoltabile.
Per l’ultima session in studio apri un thread a parte perchè non c’entra con POCKETWATCH.Il nastro non esiste più (Drain You su WTLO non è altro che UN MP3 TRATTO DA UN BOOTLEG a cui hanno tagliato l’intro!!!!Alla faccia della ricerca e della qualità!) ,Debbi l’ha perso e non ricorda bene cosa registrarono,Dale non ce l’ha. Qualcuno molto probabilmente ce l’ha,altrimenti non si spiega da dove saltino fuori i 20 secondi di She’s in trouble (che non è il vero titolo,ma solo la prima frase della prima strofa) ,20 secondi che tra l’altro non ascolto più da una vita in quanto li conservavo su un pc morto diversi anni addietro. Comunque null’altro è mai circolato e nessuno è mai riuscito a trovare una copia integrale. Il brano suonato a Manchester ovviamente non ha titolo,era solo una jam di un paio di minuti. La versione strumentale demo era conosciuta come “Jam in Melvins House”,o qualcosa del genere.
L’incontro ci fu,non in studio ma a casa di Burroughs nel ’93. I nastri per il disco li incisero in studi differenti (Kurt nel Laudry Room Studio di Barrett Jones,l’amicicio di Dave nonchè suo tecnico della batteria nei tour) e in tempi differenti. Vuoi sapere che fine ha fatto il nastro integrale registrato da Kurt? In bocca al lupo…Tim Kerr ha messo all’asta su ebay il DAT originale alcuni anni fa,e chissà da chi è stato comprato e per quanto… Ricordo quell’auction,l’avevo tenuta d’occhio ma ovviamente non m’era passato manco x l’anticamera del cervello di spendere tutti quei soldi (che cmq non avevo) per un semplice strumentale…
P.s. Il disco ce l’ho su vinile! 🙂
