Thebeatter

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  • in risposta a: Bands from Seattle,,,, e affini #20768
    Thebeatter
    Moderatore

    The Presidents Of The United States Of America

    Il lato allegro di Seattle….. un gruppo che si presenta in modo poco pretenzioso, ma grande groove ed energia.
    A me piacciono molto. Dal vivo sono grandi ico01

    Bellissima la Melody Maker ico03

    in risposta a: Rarità + articoli riviste #20708
    Thebeatter
    Moderatore

    Non chiedetemi di tirare fuori gli articoli dei Nirvana ico13 ico13 ico13 ico13 ico13 ico13 ico13
    Non mi passa più ico04

    in risposta a: Corde basso #18090
    Thebeatter
    Moderatore

    Carissima Sara sono felice di aiutarti…… visto che sono un bassista ico02

    Il problema lo si risolve giustamente regolando il ponte alzando e abbassando le sellette. Bisogna però stare attenti a non esagerare, perchè poi le corde toccano la tastiera, specialmente quando si suonano le note avvicinandosi al ponte.

    Un’altra cosa da controllare: Suona la corda a vuoto, poi al 12° tasto ed infine suona l’armonica sempre all’altezza del 12° tasto… le note devono suonare “accordate”. Devi farlo per tutte e 4 le corde. Per risolvere il problema regola il ponte muovendo le sellette in avanti o indietro.

    Altro problema più grave è il manico storto, incurvato. Qui si può regolare la vite del manico … ma non è semplice.

    Per ultimo i tasti da limare o cambiare perchè consumati…. questo però è un lavoro da liutaio.

    Ad ogni modo guarda questi links:
    http://www.fender.it/support/basses.php
    http://www.bassonline.org/index.html

    Buon lavoro ico08

    in risposta a: Film/Documentario: About A Son #11430
    Thebeatter
    Moderatore

    Recensione del film: Kurt Cobain About a Son

    Film tutt’altro che convenzionale, Kurt Cobain About a Son riporta fatalmente il leader dei Nirvana a Roma, dodici anni dopo il leggendario concerto al Palaghiaccio di Marino, una delle ultimissime esibizioni della band prima del suicidio dello stesso Cobain. Una tipica agiografia di fine millennio, già nota a molti, soprattutto alla generazione che nei primi Novanta reclamava attenzione abbracciando stile e idee del movimento “grunge”, ma raccontata in modo da farne un’esperienza di entità assai più complessa.

    Il regista AJ Schnak sceglie di non mostrare nostalgiche clip di repertorio dei Nirvana in concerto, né statiche interviste con parenti e amici di Kurt Cobain. Tanto meno si imbatte nella solita digressione antropologica sulla prematura morte del giovane campione, tema arcaico più volte prestato all’epos contemporaneo del pop-rock, vedi Jim Morrison, Hendrix o Lennon. Il film è invece, prima di tutto, un risoluto esperimento concettuale.

    La voce “fuori campo” di Cobain, placida e lunare – raccolta dal giornalista Michael Azerrad durante una lunga intervista finora inedita – racconta la propria vita da rock-star; il rapporto a dir poco critico con i genitori e quello non meno problematico con la compagna Courtney Love, il suo persistente senso di isolamento, la paura della normalità, la droga, il suicidio. Le parole accompagnano evocative immagini dei luoghi che già impressionarono le retine del musicista quando era al mondo: dalla segheria dove lavorò suo padre, ai corridoi del liceo, ai locali delle prime esibizioni: “Sembra quasi di origliare, è un’esperienza molto intima”, ha spiegato il regista, “la scelta delle immagini è venuta di conseguenza”.

    Suddiviso con perizia hegeliana in tre atti, corrispondenti alle tre città a cui Cobain si sentiva più legato, Aberdeen, dove trascorse l’infanzia, Olympia, dove cominciò a suonare e Seattle, la città della consacrazione, il film è scandito dalle canzoni degli artisti che Kurt amava di più: Queen, David Bowie, R.E.M. e Iggy Pop.

    Ne esce un ritratto intimo, toccante, disperato, in cui il protagonista non appare mai. Solo alla fine, quando finalmente ritroviamo il suo volto, benché i nostri occhi l’abbiano visto migliaia di volte su manifesti, magliette, copertine, nonostante questo, ci appare svelato, diverso: più uomo e meno icona.

    (Jacopo Mosca)

    Kurt Cobain si racconta – in una lunghissima intervista rilasciata al giornalista Michael Azerrad – ripercorrendo passo dopo passo le principali tappe della sua carriera artistica e personale. L’infanzia tranquilla (dove l’America sembrava coincidere con il mio giardino di casa e tutti i sogni erano ancora possibili), le prime crisi depressive, l’evasione raggiunta attraverso l’alcool, il desiderio di metter su un gruppo rock che mescolasse Beatles e Black Sabbath, fino alla bruciante scoperta della droga per alleviare i violentissimi dolori allo stomaco che lo perseguitavano ovunque. Ma anche la notorietà, il successo dei primi album, la scoperta di Courtney Love e la nascita della figlia, fino all’epilogo finale: il suicidio che nell’Aprile del ’94 lo portò via con un colpo di fucile alla testa.
    Difficile operazione quella di riportare con originalità sullo schermo la discussa figura di un mito della controcultura giovanile degli anni ’80-’90, operazione che all’indipendente regista americano AJ Schnack riesce alla perfezione. La scelta di non utilizzare nessuna immagine che rimandi al volto o alle movenze del leader dei Nirvana, lascia un senso di straniamento e di empatia nello spettatore, regalandogli solo gli estratti raccolti dalla lunga intervista, unendoli a una regia accurata e in cerca dei giusti effetti grafici. Persino la colonna sonora rimanda alle storiche figure rock del ventennio scorso, da Iggy Pop a David Bowie, senza mai passare per i cavalli di battaglia della grunge band. Un film consigliato a chi ha ancora voglia di ascoltare la voce di un Cobain devastato e disgustato dai giornali scandalistici che lo ritraggono e sempre meno smanioso di vivere e di suonare.

    mymovies.it

    in risposta a: Rarità + articoli riviste #20707
    Thebeatter
    Moderatore

    Io ho veramente tantissime rarità. Dovrei fare una lista… anzi la farò.
    Anche se io non le considero rarità ho annate intere di riviste musicali del periodo 80/90.

    in risposta a: Rarità + articoli riviste #20706
    Thebeatter
    Moderatore

    ico03 ico03 ico03 ico03 ico03

    in risposta a: Bands from Seattle,,,, e affini #20767
    Thebeatter
    Moderatore

    The Breeders
    La band formata da Kim Deal delle Pixies e Tanya Donelly delle Throwing Muses nell’88. Una band Indie tutta femminile. Pod e Last Splash sono due bei dischi. Cannonball grande singolo ico14

    in risposta a: Beatles #20627
    Thebeatter
    Moderatore

    Il mio disco preferito dei 4 di Liverpool è Magical Mistery Tour, ma è veramente difficile scegliere tra il vasto repertorio dei Beatles.

    Avete mai visto il film Backbeat? E specialmente mai ascoltato la colonna sonora? Questi signori….. Dave Pirner (Soul Asylum), Greg Dulli (The Afghan Whigs), Thurston Moore (Sonic Youth), Don Fleming (Gumball), Mike Mills (R.E.M.) e Dave Grohl fecero un bellissimo album/colonna sonora suonando le canzoni di inizio carriera di Lennon e soci. Io lo ascolto spesso ico03 scanzonato e con “un bel tiro”…
    Il film è bello, racconta la storia del quinto Beatles, Stuart Sutcliffe. Stu fu il bassista dei Beatles prima del grande successo (per circa un anno) e discreto pittore. Purtroppo morì nell’aprile del 62.

    in risposta a: Screaming Trees #20551
    Thebeatter
    Moderatore

    Indovinate chi è l’ospite in questa canzone cantata da Lanegan? Anzi gli ospiti…..

    Questa invece è l’originale ico03

    in risposta a: Bands from Seattle,,,, e affini #20766
    Thebeatter
    Moderatore

    Cell

    Band della east coast, non eccezionale ma genuina. Sicuramente pochi di voi li conosceranno. Li vidi in concerto al bloom, live erano meglio ico03
    Due dischi ad ogni modo discreti.

    in risposta a: Bands from Seattle,,,, e affini #20765
    Thebeatter
    Moderatore

    Temple Of The Dog

    Progetto nato dopo la morte di Andrew Wood. Un disco da avere ico14

    http://it.wikipedia.org/wiki/Temple_of_the_dog

    in risposta a: Bands from Seattle,,,, e affini #20764
    Thebeatter
    Moderatore

    Mother Love Bone

    Mitici…. La morte per overdose di Wood, cantante della band, segnò la fine della breve storia del gruppo.
    Era la formazione con più seguito nella scena alternativa di Seattle, naturalmente prima del “boom”.

    in risposta a: Qtrax #20614
    Thebeatter
    Moderatore

    Le major smentiscono Qtrax: ‘Noi non abbiamo firmato’

    E’ stato un po’ prematuro, a quanto pare, l’annuncio (al Midem di Cannes, vedi News) del lancio di una enorme piattaforma di download legale, totalmente gratuita e finanziata dalla pubblicità da parte di Qtrax, nato come servizio di p2p illegale sulle ceneri del vecchio Napster (il nuovo sistema si appoggia a software di file sharing come LimeWire e Gnutella ma utilizza un software DRM per registrare e conteggiare il numero di download di ogni singolo brano, così da remunerare in proporzione artisti ed etichette discografiche). Tre delle major indicate come partner nell’iniziativa che promette di portare al pubblico 25 milioni di canzoni gratis, infatti, si sono già dissociate dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato della società, Allan Klepfisz: un portavoce di Warner Music, in particolare, ha dichiarato che la casa discografica “non ha autorizzato l’utilizzo dei nostri contenuti”; ma risulta che anche EMI e Universal Music, a dispetto degli artisti pubblicizzati sulla home page di Qtrax, non abbiano ancora firmato un contratto con la Web company statunitense.
    Cosa può essere successo? Secondo alcuni commentatori, Qtrax potrebbe aver forzato la mano, rischiando conseguenze legali pur di attrarre un gran numero di utenti sul suo sito di download. O si tratta puramente di marketing e PR, per far parlare i giornali prima che il servizio sia in grado di mantenere ciò che promette? Alla conferenza stampa di Cannes erano presenti anche artisti come Sugarhill Gang e James Blunt, il quale si è però affrettato a sottolineare di essere lì “non per appoggiare Qtrax, ma per saperne di più. Voglio vedere se la cosa può funzionare nel lungo periodo. Sono scioccato dal fatto che si autorizzi il furto della musica, ma l’industria musicale si trova in tali condizioni che abbiamo bisogno di trovare nuovi modi di lavorare”. Contattato da alcuni giornalisti Klepfisz ha ammesso che i contratti con le major succitate sono ancora da firmare, ma continua a sfoggiare sicurezza snocciolando i nomi di inserzionisti come Ford, Microsoft, McDonald’s e importanti novità in arrivo: da fine febbraio i brani scaricati potranno essere trasferiti sui lettori portatili, da metà aprile anche sugli iPod.

    © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.
    (28 Gen 2008)

    in risposta a: Qtrax #20613
    Thebeatter
    Moderatore

    Dopo l’annuncio dato al Midem Warner, Universal ed Emi sostengono
    di non aver accettato il sistema per scaricare musica gratis legalmente

    Qtrax, contrordine sul peer to peer
    Tre major smentiscono gli accordi

    di ERNESTO ASSANTE

    este_27180156_52290.jpgQtrax, contrordine sul peer to peer
    Tre major smentiscono gli accordi[/B]” />

    CONTRORDINE: Qtrax non parte. O meglio: il sito americano di peer topeer musicale gratuito e legale aprirà comunque i battenti, ma non cisarà ancora la musica. Gli accordi con le major discografiche non sonostati firmati, e quindi il download della musica gratis non è ancoraentrato nell’era della legalità. Il colpo di scena è avvenuto questamattina, quando un comunicato ufficiale della Warner arrivava a gelaregli entusiasmi che ieri si erano accesi: “La Warner non ha autorizzatol’uso dei suoi contenuti per il servizio annunciato da Qtrax”. E dopola Warner anche la Universal e la Emi hanno negato di avere siglatoaccordi con l’azienda americana, affermando che le trattative sonotutt’ora in corso.

    Abbiamo annunciato il lancio delnostro servizio al Midem”, ha dichiarato Allan Klepfisz, presidente diQtrax, “perché sapevano quale era il livello di supporto che avevamo daparte delle case discografiche. Chiariremo l’esatta natura di questosupporto tra breve tempo. E dato che siamo il primo servizio peer topeer legale che ha scelto di spendere quasi cinque anni per otteneretutte le licenze necessarie, attiveremo il download solo quando avremola firma definitive su ogni singolo contratto. Nel frattempo ilpubblico potrà godere ugualmente delle alter funzionalità di Qtrax,caricando la propria musica nel browser, consultando i vasti e ricchicontenuti del sito, acquistando merchandising e biglietti di concerti,in una esperienza integrata di musica e browsing”.

    Aveva avuto troppa fretta Klepfsiz,insomma, nell’annunciare quella che sembrava essere la primaaffermazione di un modello, musica gratis e soldi agli artisti e allecase discografiche attraverso la pubblicità, che in molti giudicanoessere l’unico in grado di mettere un freno al download gratuito eillegale che domina oggi le reti peer to peer. Forse le casediscografiche non sono ancora pronte, forse mancano i termini finali diun accordo che certamente è davvero difficile condurre in porto. Moltisono i “rumors” attorno ai motivi del fallimento odierno: il primo, èproprio quello sui drm, sulla possibilità per chi scarica la musica, dipoter gestire i file liberamente, cosa sulla quale le major continuanoa molti dubbi, anche se da qualche tempo hanno accettato di distribuirela loro musica in mp3 sul negozio on line di Amazon.

    (28 gennaio 2008)

    Da Repubblica.it

    Sembrava strano?!! ico16

    in risposta a: i fan di kyle minogue hanno bisogno anche di te #20224
    Thebeatter
    Moderatore

    Non sono mica il papa ico06

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