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Ho sempre creduto che avrei aggirato il problema facendo la valigia.
C’è sempre la Cina no?Toccata con mano la triste verità, ossia che quella della Cina è una bolla colossale, che è un posto agghiacciante (e MAGARI ci fossero i comunisti!) e che tra al massimo 15 anni mangeranno sassi, comincio a pensare che questa rivoluzione vale la pena farla davvero.
Sarà stato Discoteca Laziale! 🙂
E’ in zona Termini-Piazza vittorio ed è sempre stato molto molto fornitoKurt74 – 21/5/2011 15:39
Come gia’ ho scritto, non ho mai avuto prova dell’esistenza di una qualsivoglia edizione che menzioni i nirvana graficamente.
secondo me non esiste e wikipedia sbaglia
dove l’hai preso ? prezzo ?
Magari wikipedia sbaglia 🙂
L’ho preso, usato, da Transmission, un negozio di dischi molto fornito di Roma (via dei salentini, vicino La Sapienza) per 10 euro.
Il catalogo è consultabile interamente dal web.Preso stamattina 🙂
Ho trovato quello con la copertina con la bambina ma i Nirvana non compaiono nella tracklist del booklet.
Pare girino anche edizioni così.Benvenuta ragazza! 🙂
Il negozio di dischi esiste e resiste ancora: è una roba da riserva indiana ma a noi piace così ^^Mi accorgo ora di aver scritto la parola “artista”, termine palesemente fuori contesto.
Fate conto che io abbia scritto “coso”.
Grazie.Io credo faccia molto meno male Bieber.
Fermo restando che lo ritengo un artista inutile, credo sia molto meno nocivo di un gruppo “pseudo-rock” o “pseudo alternativo” come i Tokio Hotel o chi per loro.
Per il semplice motivo che va ad affligere una fetta di società, vedi le dodicenni impressionabili, che COMUNQUE (e questo è storicamente provato) finirebbero per imbattersi in forme di cultura di qualità bassa (vedi i romanzetti adolescenziali, i telefilm strappalacrime, i film melensi) dalle quali però è facile uscire con la crescita.
Chi ascolta Bieber e soci non lo fa per la musica, lo fa perchè un pischello. Punto.
E’ naturale.
E’ fisiologico.
Passa.Un ragazzo che matura la scelta di darsi al rock e si imbatte in queste band da strapazzo (illudendosi di fare l’alternativo) è un pollo da batteria.
Sarà un cretino che affida le proprie potenzialità d’espressione ad frangetta, alle scarpe che porta, ai tatuaggi che s’è fatto, alla bacheca del suo profilo Facebook.E non è giusto.
Ma l’ha mai suonata (per modo di dire)? Intendo in un concerto?
Sarà scenografia, come quando negli anni 50 la gente si faceva la foto vicino ad automobili non loro: è fuffa, ridicola per carità, ma pur sempre fuffa.
Ufficialmente, e questo manco se si fa una foto in braccio a Burzum, rimane confinato nel recinto del pop-cerebroleso/r ‘n b-per-ragazzine-bianche.
