DollSteak

Risposte nei forum create

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 1,463 totali)
  • Autore
    Post
  • in risposta a: Intervistiamo un nirvana ? #35119
    DollSteak
    Partecipante

    Rixx – 20/7/2011 18:27

    Vabbè ma chi se lo incula Greg Hokanson!! Intervistare lui è OLTRE il raschiaggio del fondo barile..!! 🙂

    A sto punto pure un Craig Montgomery toh… sempre se è vivo da qualche parte. Sarebbe una roba più tecnica ma mica male !

    in risposta a: Una normale famiglia #35087
    DollSteak
    Partecipante

    Tralasciando le mille accezioni della parola “normale” resta solo tanta tenerezza 🙂

    in risposta a: PRESENTAZIONI #4162
    DollSteak
    Partecipante

    Benvenuta! 😀

    in risposta a: CD: Roots Of Nirvana #35078
    DollSteak
    Partecipante

    Passerò a prenderlo in qualche negozio di dischi che vende Mojo 🙂

    in risposta a: Referendum 2011 #34817
    DollSteak
    Partecipante

    Kurt74 – 8/6/2011 20:24

    e quindi dopo tutte queste considerazioni possiamo tranquilklamente ipotizzare che……..

    il quorum non si raggiunge e si iniziano a costruire centrali 🙂

    siamo in Italia gente 🙂

    Non lo so.
    Io sono fiduciosa. Credo che il quorum si raggiungere e (a questo punto possiamo anche dire ovviamente) il progetto del nucleare andrà alle ortiche.

    Sìsì mi fido.
    Oggi mi fido.

    in risposta a: Referendum 2011 #34816
    DollSteak
    Partecipante

    slushbrain – 8/6/2011 00:07

    il nucleare è un modo di produrre energia dai costi esorbitanti, incalcolabili, folli. per fortuna interviene lo stato a distribuire denaro a pioggia in modo che i privati possano trarne lauti guadagni! :((

    Esattamente.
    Il punto è che, anche ipotizzando uno sviluppo del progetto ottimale (costruzione ineccepibile, trattamento delle scorie da manuale, zero incidenti…), sono costi praticamente impossibili da ammortizzare, se non in tempi lunghissimi (una roba praticamente di un secolo) che nessuna economia è in grado di sostenere.
    Non ci si improvvisa nucleari.
    Neppure i più diligenti possono farlo.

    in risposta a: Referendum 2011 #34815
    DollSteak
    Partecipante

    La questione dei 50 impianti è presa da una conferenza del professor Lotti (un ingegnere vecchia maniera) tenuta nel mio collegio: il rapporto di riferimento è “Sustainable Energy-without the hot air” di David McKay (mi pare del 2008, ma non ci metterei la mano sul fuoco).
    http://www.withouthotair.com/
    si può anche scaricare gratuitamente in pdf.

    Numeri, non aggettivi: per mettere in discussione il nucleare bastano quelli, prima di qualsiasi sentimento.

    in risposta a: Referendum 2011 #34814
    DollSteak
    Partecipante

    Un paese che non sa DOVE (neanche COME) costruire una normalissima discarica non può gestire un piano nucleare.

    Senza contare poi che per risultati minimamente concreti occorrerebbero non 2 o 3, come l’italiano medio crede, ma almeno una cinquantina di impianti (con altrettanti siti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti): una roba di decenni.
    E questo ponendo sempre come obbiettivo parallelo un ridimensionamento dei consumi quantomeno ingente.

    in risposta a: Referendum 2011 #34813
    DollSteak
    Partecipante

    O anche Gargamella.
    Ridicolissimo tentativo di far rimanere appaltatori, lobby e politicanti in casa finchè non smette di piovere.

    Ancora più ridicolo se si considera il fatto che una consistente fetta dei votanti (e mi ci metto pure io) rimane perplessa nei confronti del nucleare non tanto per le conseguenze impressionanti dei fatti recenti di Fukushima, ma per la certezza che ancora una volta i gentiluomini di cui sopra dimostrerebbero di non essere in grado di gestire la situazione.

    Più o meno come han fatto dall’Unità ad oggi.

    Più spaventosi di un incidente nucleare.

    Questa sì che è una pessima figura 😉

    in risposta a: Democracia real Ya #34849
    DollSteak
    Partecipante

    Kurt74 – 27/5/2011 21:13

    I truffatori nostrani dovrebbero citare in giudizio i truffatori cinesi per lesione della proprieta’ intellettuale. ico01

    Totalmente d’accordo ico03

    in risposta a: Democracia real Ya #34848
    DollSteak
    Partecipante

    In Cina è la norma.
    A Pechino il mercato più grande della città è il Mercato della Perla: un mostro di 4 piani al centro della città.
    E’ in assoluto uno dei posti più affollati di tutta Pechino non solo di cinesi, è anche una tappa fissa di tutte le visite guidate.
    Ebbene: dentro non c’è nulla che sia autentico.
    Cuffie Bose a 1 euro, IPhone falsissimi, borse di Burberry (o almeno supposte tali) a 1,50 e così via: ma non parliamo di due bancarelle, parliamo di un tappeto di roba a perdita d’occhio.
    Ed è lo stesso a Shanghai o a Xi’an.

    Loro non hanno la minima intenzione di conformarsi, non vogliono inserirsi nel mercato dei brand noti come consumatori ne hanno intenzione di crearne di loro: vogliono produrre tutto senza comprare niente (se non il falso che producono) e soprattutto vendendo falsi.
    Un atteggiamento che si potrebbe quasi definire “parassitario”.
    Non credo però che le grandi multinazionali saranno disposte a farsi coglionare così ancora per molto.

    in risposta a: Sonisphere Festival 2011 #34853
    DollSteak
    Partecipante

    Sempre un pò la stessa pappa… 🙂
    certo che i Motorhead però… :

    in risposta a: Democracia real Ya #34847
    DollSteak
    Partecipante

    Eh no.
    Credimi no. 🙂
    Ma per il semplice fatto che il modello adoperato dai cinesi per creare quel simpatico abominio che stan tirando su siamo noi, ed è una cosa che puoi toccare con mano ovunque.
    In un tempio buddista puoi trovare lo stesso genere di porcherie che trovi a S.Giovanni Rotondo, per dire.
    Solo amplificate al massimo.
    Per cui in Cina potrai vedere Un Buddha di giada autentico, “venerato da tutti” (che poi pure quello sarebbe un discorso lungo…), esposto in un negozio di souvenir, a Roma, per quanto osceno sia il business attorno alla religione non esporranno MAI la Pietà in un negozio.
    Quella non è una questione di contraddizioni, è la prova che per un cinese, ora, tutto si può vendere e nessuno, ripeto nessuno, ne fa un problema etico.

    Loro non pensano che siamo matti.
    Semmai che siamo matti a non tirare tutto al limite come fanno loro. 🙂

    in risposta a: Democracia real Ya #34846
    DollSteak
    Partecipante

    E’ una questione di priorità.

    Certamente i nostri canoni di vita non sono i migliori possibili, ma se c’è un posto dove la civiltà è riuscita in qualche modo a conciliarsi con un minimo di sviluppo (più o meno sostenibile poi!) quello è l’Europa.

    in risposta a: Democracia real Ya #34845
    DollSteak
    Partecipante

    Sì ci son stata.
    Dieci giorni, tre città: una toccata e fuga ma comunque indicativa per ciò che riguarda la “Cina urbana”.

    Ecco il tuo collega dice sostanzialmente la verità: di comunista non c’è più nulla.
    Politicamente parlando puoi fare e dire un pò il ca**o che ti pare, fintantochè non è roba che li interessa.
    Mi spiego meglio: nessuno ti guarderà mai male se esisbisci un passaporto americano, se ti esprimi in inglese o se porti un paio di Nike.
    Non sono minimamente diffidenti e anzi, sembrano più che altro “affascinati”.
    Tuttavia, se uno provasse a chiedere a un cinese, anche a una guida turistica (per dire uno che ha contatti prettamente occidentali, che cosa sia successo a Tienanmen quello ti direbbe niente. Non chiamerebbe la polizia, non ti guarderebbe nemmeno male. Ti direbbe solo “Niente!”.

    Son fatti così.

    Da quello che mi è parso di capire, quando hanno deciso che valeva la pena affrontare il cambiamento l’han fatto, a testa bassa, senza il minimo confronto con la storia.
    Vogliamo fare i capitalisti (e credimi, più capitalista di loro oggi non c’è nessuno)?
    Ottimo: buttiamo giù tutto.
    Un ragionamento simile poi lo vedi applicato un pò a tutto: monumenti, tradizioni, religione …
    Han capito che la Cina mistica tirava parecchio e han creato sto parco a tema enorme da vendere agli europei e agli americani, senza poi considerare il fatto che così facendo distruggono l’unica cosa autentica che hanno.
    Non fanno distinzione tra vero e falso: se si decide che è una cosa è vera, lo è e dal quel momento ci devono credere tutti.
    Forse questa è l’unica cosa veramente comunista che gli è rimasta.

    Chiaramente la peggiore.

    La storia della natalità controllata per loro è semplicemente un modo di garantire benessere, non c’è compromesso che tenga.

    Eh sì, viva l’Europa, ma per davvero!

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 1,463 totali)