Thebeatter

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  • in risposta a: Gesu’ nel KitKat #27936
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    Guarda attentamente ico09 ico09 ico09 unisci i puntini….

    in risposta a: Gesu’ nel KitKat #27935
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    a me quello che sembra si vede nel kit kat ico03

    in risposta a: Novità su di noi #19692
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    polly87 – 8/4/2009 10:26 PM

    da martedì…tinta nera e un dread rosso ferrari… a luglio vedo se riesco a farmi un altro piercing…o sul labbro o sul sopracciglio…e così sto a quota 12!!!!

    a furia di bucarti ti sgonfi…

    in risposta a: !!-MuSiC nEwS-!! #23493
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    PAUL E RINGO DI NUOVO INSIEME
    di Emanuele Riccardi

    NEW YORK – Grazie al regista americano David Lynch, i Beatles sono rinati per una sera a New York: Paul McCartney e Ringo Starr hanno cantato e suonato insieme sul palcoscenico del Radio City Music Hall del Rockefeller Center. Il lungo concerto, circa quattro ore in tutto, è stato occasione di una serie di omaggi ai due Fab Four scomparsi, John Lennon e Goerge Harrison. L’obiettivo della serata, con 6mila spettatori in tutto, era di raccogliere fondi per la fondazione di David Lynch, che mira a insegnare la meditazione trascendentale (Tm) nelle scuole a un milione di giovani in difficoltà in tutto il mondo. Complessivamente sono stati raccolti circa 3 milioni di dollari. Alla fine del concerto, dopo il lungo set di McCartney e la sua band dedicato in parte ai successi dei Beatles (da You Can Drive My Car a Let it Be, da Lady Madonna a Can’t Buy My Love), Paul ha chiamato Ringo sul palcoscenico presentandolo come Billy Shears, il suo pseudonimo da cantante nell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. E, come da copione, i due hanno interpretato With A Little Help from my Friends, con Ringo voce solista e Paul corista, circa sette anni dopo l’omaggio del 2002 a George Harrison appena scomparso, quando interpretarono While My Guitar Gently Weeps.

    La scelta della canzone (“un piccolo aiuto da parte degli amici”) non è stata ovviamente casuale: Paul e Ringo erano, in quanto pionieri della Tm con il loro viaggio in India nel 1968, le star principali della serata di raccolta fondi, intitolata Change Begins Within (Il cambiamento inizia dentro). Un McCartney in grandissima forma ha spiegato a un pubblico entusiasta che grazie agli insegnamenti del Maharishi Mahesh Yogi, la meditazione “nei momenti di follia, mi ha aiutato a trovare momenti di serenità “. Paul (al basso e alla chitarra acustica) e Ringo (alla batteria) hanno suonato insieme altre due canzoni, accompagnati dalle star che hanno partecipato alla serata, tra cui Sheryl Crow, Ben Harper, Donovan, Eddie Vedder dei Pearl Jam e Moby. La prima, Cosmically Conscious, è una composizione poco conosciuta di Paul ispirata alle parole del Maharishi. La seconda canzone è uno dei grandi successi dei Beatles negli anni sessanta, I Saw Her Standing There. Gli omaggi ai Beatles scomparsi sono stati almeno due. Sheryl Crow, accompagnata da Ben Harper alla slide guitar, ha cantato My Sweet Lord, la più famosa canzone di George. McCartney, da solo alla chitarra acustica, ha interpretato una emozionante versione di Here Today, la canzone da lui dedicata a John dopo la sua drammatica morte. Tanti infine, sono stati i momenti emozionanti, di grandissima qualità, o anche divertenti: da Under Pressure, il capolavoro di David Bowie e dei Queen interpretato da Ben Harper e Eddie Vedder, a una incredibile prestazione a cappella dello stesso Vedder; dallo scontato Yellow Submarine di Ringo, al Blackbird di Paul, la canzone dedicata 40 anni or sono ai diritti civili dei neri. “Abbiamo percorso un lungo cammino -ha chiosato McCartney- abbiamo il presidente (Barack) Obama”.

    from ansa.it

    in risposta a: poesie…. #19411
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    Mi prendo la libertà di pubblicizzare un iniziativa che ritengo possa essere interessante….

    l_7ab2da0c36494576bcd3eea48ae46d8a.jpg

    in risposta a: basso… #27892
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    ah ah ah… ti rimane solo Cech ico03

    in risposta a: basso… #27891
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    I bassi non si consumano… digli che in quel senso non c’è problema.

    Quando andate in negozio guardate cosa vi propongono con il vs. budget… se uno strumento vi aggrada passiamo al passo successivo. Provatelo.
    Quindi controllate che attaccato all’ampli non ci siano problemi con l’ingresso del jack. Poi sentite il suono se vi piace… passate a controllate l’action, ovvero che le corde non siano troppo distanti dalla tastiera e suonate le corde in tutte le posizioni, assicurandovi che non “frigga” o addirittura non abbia note “mute”.
    Poi prendendo lo strumento in mano come fosse un fucile, mettete il corpo del basso verso di voi tenendolo verticale e puntate la paletta verso chi vi sta difronte. Quindi mettendo l’occhio all’altezza del ponte, guardate verso la paletta e controllate che il manico non sia troppo curvato. Una leggera curvatura è normale, ma leggera.
    Volendo potete anche provare a suonare la nota a vuoto, questa deve essere “intonata” alla nota suonata in dodicesima posizione e all’armonica suonata sempre al dodicesimo tasto.
    (operazione da ripetere con tutte le corde ico08)
    L’armonica si suona appoggiando il dito sulla corda senza premerla all’altezza del tasto (ferretto).
    Infine controllate le meccaniche che non siano sgangherate, devono dare l’impressione di essere efficenti. Stesso discorso per il ponte.
    Per quello che riguarda il suono, tenete presente che se le corde sono nuove suonano molto metalliche, un suono brillante e direi molto funky.

    Spero di avervi dato almeno un idea di cosa fare… fidatevi anche del vs. istinto ico08

    in risposta a: Pear Jam – Ten nuova versione #27874
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    in risposta a: Pagoda #27853
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    in risposta a: guitar #8040
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    A quel prezzo riuscirai sempre a rivenderla…. prendila visto che ti piace molto 😉
    Ad ogni modo, se trovi quella giusta, le Squier possono essere delle ottime chitarre.

    in risposta a: Pear Jam – Ten nuova versione #27873
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    Fare le classifiche è sempre tanto divertente quanto inutile. Ma state sicuri che “Ten” finirebbe in alto – molto in alto – in diverse ipotetiche top 10: il disco rock degli anni ’90, il più bel debutto rock, il disco simbolo del grunge… E’ chissà quante altre.
    Riascoltare questo disco è un dovere ed un piacere. Ascoltarlo un imperativo, se vi piace il rock. Nei negozi c’è la ristampa definitiva, in 4 versioni diverse.
    Non c’è un anniversario da celebrare: i Pearl Jam debuttarono discograficamente nel 1991, ed esplosero lentamente, qualche tempo dopo. Il ventennale arriva tra 2 anni, ma la festa è gia iniziata, insomma.
    La storia racconta che i Pearl Jam misero assieme diversi musicisti di band di Seattle, che tra il 1989 e il 1990 si filavano in pochi. La formazione debuttò come Temple Of The Dog, con Chris Cornell dei Soundgarden alla voce, un progetto estemporaneo per celebrare lo scomparso Andrew Wood dei Mother Love Bone, da cui proveniva metà del gruppo. Già li compariva il futuro cantante dei Mookie Blaylock, poi Pearl Jam, Eddie Vedder. Avrebbe fatto la differenza, con la sua voce, il suo carisma, la sua rabbia: sarebbe diventato il “primo tra i pari” della più bella democrazia rock.
    “Ten” è un esplosione di rock, chitarre, ritmo, psichedelia, intensità, rabbia musicale e lirica. Un capolavoro, punto e basta. Non sarebbe stato il disco che avrebbe fatto esplodere il grunge – l’onore spettò a “Nevermind” dei Nirvana, uscito poche settimane dopo – ma il suo posto nella storia è sullo stesso podio.
    La ristampa dei Pearl Jam è un’operazione filologica ineccepibile. La versione base comprende il disco originale rimasterizzato e una versione completamente remixata da Brendan O’Brien, che al tempo non lavorava ancora con la band. Una versione più pulita e definit che non tradisce l’originale (le differenze ci sono ma sono sfumature, coloriture, livellamenti di piani sonori, un’attenuazione del riverbero sui suoni). Chiudono il tutto sei inediti, outtakes e demo: brani già noti come “State of love&trust” e “Breath”, in versioni mai sentite o semi-noti come “Brother”, apparsa in versione solo strumentale sulla raccolta “Lost dogs” (ma circolante nei bootleg anche in versione cantata).
    Poi si aggiungono man mano il DVD dell’Unplugged del 1992 (un bootleg noto da tempo, sia in video che in audio: qua è presente nella versione completa, un vero capolavoro), la versione in vinile per arrivare al luossissimo Box che aggiunge un concerto del 1992 in vinile (ma scaricabile anche in MP3) una cassetta magnetica, riproduzione fedele del primo demo con 3 canzoni. Poi una quantità impressionante di gadget, compresa una riproduzione del quaderno di Eddie Vedder. Costa qualche soldo, inevitabilmente (attorno ai 120 euro), ma se siete dei fan sono soldi ben spesi perché il piacere dell’oggetto fisico è ineguagliabile in casi come questi.
    Insomma: è così che si fa una ristampa di una pietra miliare del rock. Ineccebile da ogni punto di vista, da avere, in qualunque forma decidiate: non ci sono scuse.

    (Gianni Sibilla)

    TRACKLIST:
    CD1:
    “Once”
    “Even flow”
    “Alive”
    “Why go”
    “Black”
    “Jeremy”
    “Oceans”
    “Porch”
    “Garden”
    “Deep”
    “Release”

    CD2:
    “Once” (remixed)
    “Even flow”(remixed)
    “Alive”(remixed)
    “Why go”(remixed)
    “Black”(remixed)
    “Jeremy”(remixed)
    “Oceans”(remixed)
    “Porch”(remixed)
    “Garden”(remixed)
    “Deep”(remixed)
    “Release”(remixed)
    ”Brother”
    “Just a girl”
    “Breath and a scream”
    “State of love and trust” (Demo)
    “2000 miles blues”
    “Evil little goat”

    (24 Mar 2009)

    © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.

    in risposta a: !!-MuSiC nEwS-!! #23492
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    Eddie Vedder (Pearl Jam): ‘A Kurt Cobain piacerei, se fosse ancora vivo’

    Eddie Vedder ha espresso il convincimento che oggigiorno, se Kurt Cobain fosse ancora vivo, l’ex frontman dei Nirvana proverebbe simpatia per lui. In vita Cobain aveva punzecchiato i Pearl Jam, anche se poi, privatamente, i due frontmen misero da parte i loro punti di vista e si riconciliarono prima della tragica scomparsa, nel 1994, di Kurt. Intervistato da un tabloid britannico di quelli che solitamente non trattano gruppi rock come i PJ se non quando si tratta di spiattellare qualche pettegolezzo, Vedder ha detto: “Se Kurt fosse ancora qui, so che mi direbbe: ‘Beh, alla fine mi sei diventato simpatico’”.
    Eddie fa parte della lunga lista di artisti che il prossimo 3 maggio si esibiranno al Madison Square Garden di New York City per il novantesimo compleanno del patriarca folk Pete Seeger.
    © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.
    (29 Mar 2009)

    in risposta a: !!-MuSiC nEwS-!! #23491
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    Courtney Love denunciata. Intanto c’è la nuova data dell’album

    Courtney Love è stata denunciata da una stilista. La donna, Dawn Simorangkir, afferma che la vedova Cobain l’ha presa di mira senza motivo distribuendo su vari siti, tra i quali l’area MySpace della cantante, minacce d’ogni tipo. La Simorangkir, sporgendo denuncia presso la Superior Court di Los Angeles, accusa la Love di intrusione nella sua privacy, diffamazione, malevola interferenza nei suoi affari, sofferenza psicologica ed altri reati. La stilista è residente in Texas e vende i suoi capi d’abbigliamento con l’etichetta di Boudoir Queen.
    Intanto Courtney (9 luglio ’64) ha stabilito una nuova data di pubblicazione per il suo rimandatissimo “Nobody’s daughter”. L’album, in catena di montaggio dal 2005, è ora previsto per il prossimo 8 giugno. Tra i brani che potrebbero essere ospitati: “Happy ending story”, “How dirty girls get clean” e “Letter to God”.
    © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.
    (31 Mar 2009)

    in risposta a: basso… #27890
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    Facendo un giro su mercatinomusicale….

    http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_epiphone-chitarra-basso-el_id1145774.html

    http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_vox-venue-30-bass_id1201968.html

    il budget non fa scegliere… bisogna accontentarsi ico02

    in risposta a: canzoni italiane #27791
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    °Aleydis° – 31/3/2009 11:21 PM

    si credo che il piu bravo musicista italiano sia de andrè…

    Musicista? Artista ico08

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