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  • in risposta a: Nirvana Bootlegs info center #28381
    Rixx
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    Da quel che so l’audio del Roseland (ma parliamo del concerto per il New Music Seminar con Big John alla seconda chitarra o quello del 23 ottobre 93 dove eseguirono YKYR?!) dovrebbe essere circolato integralmente. Quanto agli spezzoni video,credo siano e restino solo spezzoni,purtroppo.Chissà,poi… purtroppo non ho una risposta precisissima a riguardo,come del resto tutti esclusi coloro che fecero le riprese…

    in risposta a: Nirvana Bootlegs info center #28380
    Rixx
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    DollSteak – 27/2/2010 15:43

    una domanda IT ma non proprio sveglissima: ma esiste una qualche registrazione video (completa) del concerto al roseland ballroom? se mtv ha mandato in onda frammenti è possibile ritrovare una copia intera?

    Teoricamente no.Nel senso che per contratto solitamente le reti televisive possono filmare solo alcuni spezzoni,non tutto il concerto.
    Certo,esistono situazioni differenti (il Live’n’Loud era stato volutamente contrattato da Mtv e management come concerto integrale,al pari dell’Unplugged,e difatti fecero anche la prova telecamere),ma solitamente le reti tv filmano solo spezzoni a scopo documentativo,per avere un pò di materiale con cui assemblare uno special,come nel caso del Roseland Ballroom (credo ci si stia riferendo al concerto con Big John Duncan,giusto?Quello in cui Kurt aveva fatto l’overdose poche ore prima…) .In quegli anni i Nirvana erano costantemente sotto i riflettori di Mtv e ogni concertone era una buona scusa per riprendere,ma non lo facevano quasi mai integralmente. Non è un caso che anche la nostrana Videomusic abbia mostrato solo pochi spezzoni del concerto al Palaghiaccio,dichiarando (su Nightfile,anno 2000) che era tutto quello che possedevano (ma in questo caso non sarei sicurissimo,visto che la Rai trasmise uno spezzone differente del medesimo concerto durante la notizia della morte di Kurt….boh?!).

    Insomma,se mai dovessero decidere di pubblicare nuovi live integrali su dvd la scelta credo sarebbe decisamente ristretta,perchè solamente in poche occasioni la band acconsentiva alla ripresa integrale: Rio de Janeiro 93,Roskilde92,Amsterdam 91,il Paramount nell’ottobre 91 (l’unico concerto ripreso su pellicola,e quindi potenzialmente “predisposto” a un’uscita in HD su blue-ray) e il succitato Live’n’Loud.
    Il problema è che tra tutte le (poche) registrazioni multicam (che necessitano ANCHE di una registrazione audio su multitraccia) soltanto quest’ultimo potrebbe essere destinato a pubblicazione certa: sia per qualità che per scaletta raccoglie perle di Nevermind e In Utero più un pezzone come The Man who sold the World in versione elettrica (praticamente inedito) e rappresenta una specie di quintessenza dell’ultimo atto di vita della band. Quanto alle altre registrazioni,mah: Roskilde92 non potrebbe fare concorrenza al ben più quotato Reading,il concerto a Rio per quanto spettacolare risulta un pò sottotono (e Kurt pare addormentato in piedi…),Amsterdam è già stato praticamente pubblicato,seppur a smozziconi,e il Paramount “vanta” il problema tecnico di essere leggermente fuori sincro (guardate lo spezzone su WTLO,è una cosa che si nota a malapena ma c’è).Nulla che non si possa aggiustare ma bisogna vedere quale decisione pigli il management (si spera presto:come dicevamo nell’altro topic,il ventennale di Nevermind non è poi così lontano…).

    Chissà poi cos’altro nascondono gli archivi delle reti di mezzo mondo,o quelli della stessa Geffen.Per non parlare del materiale in mano a piccole compagnie ora scomparse,come quella che filmò il concerto a Portland ’90 pubblicato l’anno scorso su Bleach Deluxe: il video esiste,ma nessuno lo ha mai visto e probabilmente nessuno lo vedrà mai. Anche perchè ormai l’audio è già stato pubblicato…

    in risposta a: Kurt, in arrivo il terzo biopic? #32221
    Rixx
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    Considerando Kurt & Courtney un documentario e Last Days un’opera a se stante,direi che questo è la PRIMA biopic su Cobain.Quella ufficiale.Probabilmente l’unica e ultima… (d’altronde non si è mai visto un remake di The Doors di Stone,per esempio).
    E’ probabile che il racconto si basi sugli ultimi due giorni di vita,ma un’opportuna dose di flashback potrebbero garantire il minimo narrativo indispensabile per mostrarci le fasi succose dell’esistenza di Kurt e della parabola Nirvana.
    Spero.

    in risposta a: Nevermind Legacy Edition #31632
    Rixx
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    Francamente,quella clip non mi sembra molto oggetto di confronto:la qualità è piuttosto bassina… Per scroccare clip senza perdere qualità suggerisco l’uso di VideoReDo Plus. Ma non chiedermi come si usa perchè non ce l’ho!

    in risposta a: Nirvana Bootlegs info center #28379
    Rixx
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    Bbbboooooniiii….

    @ Gatto: hai email. E anche tu… uscite come quest’ultima sono un filino provocatorie e non farebbero altro che aizzare il buon Libero.Non è questo il miglior modo per chiarirsi… Lui potrebbe controbattere che se ti sei abituato a sguazzare nel fango coi maiali,allora sei ben contento di farlo e nessuno te lo impedirà. ico01

    Oh,è solo un esempio di metafora,non è quello che penso,sia ben chiaro! Quello che dico è che piallando le provocazioni,per quanto insignificanti,si potrebbe già instaurare un miglior rapporto e di conseguenza una miglior discussione.

    in risposta a: Nirvana Bootlegs info center #28378
    Rixx
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    Ecco appunto: guarda Libero che non c’è molta differenza tra il collezionismo del Vincenzi e quello di Gatto. Certo,uno predilige le pubblicazioni ufficiali e uno i bootlegs,ma in sostanza la questione non cambia,sempre collezionismo è.E da quel che ho capito,il nostro Gatto non è uno che si fa fregare:sa quello che vuole e sa a che prezzo pagarlo. Non è quindi un discorso di farsi fregare,perlomeno non nel suo caso.

    in risposta a: Nirvana Bootlegs info center #28377
    Rixx
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    Un momento,Libero,è meglio fare una distinzione sennò verrai tacciato d’incoerenza: un tempo i bootleg erano l’unico modo per accedere a certe registrazioni (in particolare dal vivo) dei Nirvana e a questo molta gente (tra cui moltissimi nel giro collezionistico) è grata. Ora che però i tempi dei bootlegs sono lontani (e quello di “nuovo” che si vede in giro ora di non sono altro che riproposizioni di materiale già pubblicato anni prima) il trading circle ha praticamente soppiantato questo tipo di produzioni,che restano a totale appannaggio del collezionista che vuole portarsi a casa pubblicazioni “concrete” e non semplici masterizzazioni su cdr da file scaricati dalla rete.
    Il fatto che ora certo materiale sia a disposizione di tutti e gratuitamente non deve necessariamente significare che possiamo sputare sui bootlegs: per certi versi tutto è partito da loro e alcune sorgenti restano ad appannaggio dei boot perchè non si è mai riusciti a trovare upgrades che ne giustifichino l’obsolescenza (il mio amato “In the Bloom” è un caso celebre,ormai.. ico08 ) .
    Non si può nemmeno dire che ogni pubblicazione ufficiale sia superiore a certi bootleg: per certi versi,come già discusso,molte sorgenti incluse in WTLO sono sensibilmente peggiori rispetto ad altre circolate precedentemente nel mercato nero e a volte è un semplice fatto di estetica a rendere il boot più appetibile della controparte ufficiale (il bootleg dvd argentino di LTSO è qualitativamente migliore della versione digitale ufficiale…almeno secondo me! Oppure certi bootleg,ma potrei citare solo un limitato numero di casi,sono belli da possedere perchè semplicemente sono ben curati,con liner notes,foto,belle copertine e in certi casi con qualità del suono pregevole).
    E’ quindi giusto spezzare una lancia a favore dei dischi pirata in sè,almeno dal punto di vista collezionistico. Poi uno può decidere come vuole se spendere o no certe somme su una certa edizione,o se accattarsene una piuttosto che un’altra: all’argomento sono stati pure dedicati dei libri e la rete pullula di siti che recensiscono determinate pubblicazioni,quindi uno può anche informarsi,al giorno d’oggi. Non è come un tempo che andavi alla Standa e con 5 mila lire ti portavi a casa quel che c’era,e pregavi si sentisse decentemente.

    L’unico aspetto che non merita lodi è la sorgente di tali pubblicazioni: un conto sono i venditori seri e onesti come sliver.it ,che sa attribuire il giusto valore alle cose senza necessariamente doverci mangiare sopra.Un conto sono quelli che praticamente ci CAMPANO,e allora ecco bootlegs (o anche pubblicazioni ufficiali) rari che vengono venduti su ebay a cifre folli,facendo così salire ulteriormente i prezzi del medesimo oggetto in mani altrui e contribuendo a danneggiare il mercato. Perchè se un Love Buzz una volta lo pagavi 500 mila lire,ora lo paghi 1500 euro e la cosa,purtroppo,non è sempre attribuibile all’inflazione… Allo stesso modo certi inutili bootlegs come quelli su dvd raggiungono cifre ignobili in bancarella (20 euro minimo) quando lo stesso “prodotto” te lo potresti scaricare a gratis,proprio perchè “nato” per essere scaricato a gratis. Insomma ci sono svariati distinguo da tenere in considerazione,e credo che ogni collezionista con un pò di sale in zucca,esperienza e un numero limitato di banconote nel portafoglio sappia poter valutare.

    Argomento lunghetto,difficilmente sviscerabile in un solo post….

    Diciamo che come ogni cosa,anche i bootlegs hanno i loro pro e contro.

    in risposta a: Nirvana Bootlegs info center #28376
    Rixx
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    Ma nessuno avrebbe niente da ridire su quello split Nirvana/Fluid,se fosse originale(lo è?). Invece sul bootleg argentino avrei da ridire,perchè tratto da una sorgente che i collezionisti hanno pagato cara per poterla ridistribuire gratuitamente.E qualche figlio di puttana invece la rivende (magari a peso d’oro).Guarda,l’unica cosa che potrebbero fare di buono i bootleggers è un bel dvd col concerto integrale del 16 gennaio 93 a San Paolo,in quanto sacro graal di ogni collezionista nirvanico e perchè mai venuto alla luce integralmente.Ma non l’hanno mai fatto e non lo faranno mai (o quando lo faranno sarà perchè altri lo hanno surfacciato al posto loro).A loro non interessa reperire nuove sorgenti,a loro interessa arrotondare la busta paga.I tempi dei bootleggers che svolgevano un lavoro dignitoso e fatto con passione sono finiti da un pezzo.
    Con questo non sto dicendo nulla ai collezionisti,loro possono solo decidere se comprare o no un determinato prodotto. Il mio sdegno è rivolto unicamente a chi produce ‘sta roba,non a chi la compra.
    Sia chiaro! ico02

    EDIT: Pardon,nella fretta ho confuso “Valentine” con “Argentine”… ahhahahah! Beh,il discorso in sostanza cambia poco… ico08
    Quello è il bootleg del concerto milanese,giusto?

    in risposta a: Nevermind Legacy Edition #31631
    Rixx
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    Aspè,mi sa che la tua sorgente è l’AMT#3 (la versione circolante è di B.Mayer),quella ripresa dal centro/destra.Quella di Ortiz è l’AMT#2,tutt’altra angolazione.
    Inutile chiedere link,avresti comunque a che fare con la merda lossy che si trova su youtube.I modi sono solo due: o fornisci una clip,o ti cerchi il dvd di tale sorgenti e fai il confronto da solo. Io mi sa che non ce l’ho,l’AMT#2.O meglio,ce l’avevo ma non so più dove cacchio l’ho messo..

    in risposta a: Nevermind Legacy Edition #31630
    Rixx
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    Non aprirò mai un topic sul Project in quanto ho già detto che non ne voglio più parlare (e vi prego di evitare di farlo,sennò piglio armi e bagagli e me ne vado).Quanto al transfer,fai tu.Al momento opportuno fammi sapere via email.Il vob è lo standard usato per i dvd in circolazione,tieni presente.

    Possiamo tornare on topic.

    in risposta a: Nevermind Legacy Edition #31629
    Rixx
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    Kurt74 – 22/2/2010 08:53

    ok, io cmq il trasfer lo faccio tutto, poi una volta i mano il .dv grezzo da 20GB si spezzeta. si converte in flv, si carica su youtube, ecc 🙂 Posso usare tecniche di restore per far finta che la mia sorgente e’ migliore 🙂
    Posso fare un paio di passaggi .dv – divx dinuovo .dv, in modo da migliorare la qualita’ ico09

    Ok che ci sono le faccine,ma è meglio chiarire subito:

    Dv “grezzo” da 20GB? Vabbè che il concerto dura 90 minuti,ma 20 giga sono troppi,neppure il Reading ufficiale è così eccessivamente voluminoso… Conta che deve starci tranquillamente in un dual layer,hai tutto lo spazio che serve per fare un lavoro dignitoso.20 giga è un’inutile esagerazione però…soprattutto se salta fuori che la tua sorgente è inferiore a quella di Bill Mayer.
    Inoltre,non serve assolutamente a nulla uppare una clip su youtube,il file è necessario che sia LOSSLESS quindi lo devi zippare e inviarlo a chi di dovere,punto.
    Inoltre nessuno pretende (anzi,RIPUDIANO) che vengano utilizzate “tecniche di restore”,il transfer deve restare PURO altrimenti qualsiasi confronto va a puttane dal principio. Ci sono stati casi di remaster e quasi sempre andava a finire che si preferivano le versioni raw,tanto più che adesso è praticamente diventata una norma.

    Detto ciò (il dovere lo impone),buon lavoro….

    in risposta a: Nevermind Legacy Edition #31628
    Rixx
    Partecipante

    Lello:come prima cosa dovresti fare comunque una clip del transfer,perchè è di certo la prima cosa che ti chiederebbero.Senza non si può fare alcun confronto,e gli screencaps non sono sempre affidabili.
    Quindi,sotto col transfer e poi se ne riparla (scrivimi una mail al solito indirizzo..).

    in risposta a: Nevermind Legacy Edition #31627
    Rixx
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    Kurt74 – 21/2/2010 12:35
    Questione nomi: la mia idea e’ di non entrare direttamente nell’italian DVD project, ma di sottoporre direttamente al mondo TC, col tuo aiuto, il mio riversaggio, sul quale voglio mettere un riferimento, non so ancora se il mio nick o il nome reale (si, sono ancora egocentrico). poi tu in autonomia se vuoi usare qualche parte per il tuo rpogetto sei il benvenuto, e li’ decidi tu invece la questione dei nomi. Non so come ti stai organizzando, una cosa e’ mettere il nome di chi ha fatto il dvd project, una cosa e’ mettere il nome dell”autore” dei vari pezzi usati ed altra cosa ancora e’ non mettere assolutamente nulla.
    Come e’ la prassi TC ? Ogn’uno fa quello che minchia vuole, oppure tu ad esempio se usi 20 contributi chiedi il permesso ai 20 riversatori ?

    Chi mi ha fornito il materiale sa per quale motivo verrà utilizzato ed è felice così,che lo si nomini eventualmente (tipo nei credits,semmai dovessero esserci) o no,è per loro irrilevante. D’altronde,un conto è leggere il tuo nome nei credits di un prodotto ufficiale,un conto lo è trovarlo in un dvd realizzato a costo zero da appassionati e distribuito gratuitamente. In questo caso l’unica cosa che importa è il contenuto.

    In generale,comunque,se uno fa un transfer di un concerto è solito metterci anche il nome e cognome (o un nick che lo possa contraddistinguere).Nel caso di un audio il nome si trova nel txt file che accompagna i FLAC. Nel caso di un video,idem,anche se c’è chi inserisce il nome nella parte relativa alle info riguardanti l’equipment utilizzato. Non è sempre una norma ma c’è chi lo fa,anche perchè così è possibile distinguere i vari transfer esistenti in circolazione e soprattutto si può capire da dove arrivano.

    Per quanto riguarda il tuo transfer,dato che stiamo parlando di una sorgente già circolata in generazione conosciuta (il transfer di Ortiz era tratto da una VHS(1),quindi il meglio che c’è in giro finchè non venga recuperato il master), la cosa avrebbe senso fornendomi unicamente una breve clip di qualche minuto,non compressa ovviamente,che mi spediresti tramite megaupload o derivati.
    A quel punto non dovrei far altro che sottoporla a chi di dovere,i quali faranno un confronto col transfer in circolazione e decideranno se la tua sorgente è “inferior” o meritevole di essere trasferita nella sua integrità.Tieni conto che non conoscendo l’esatta provenienza potrebbe anche darsi che la tua sia una copia della copia,e non la prima copia dal master.Qualche mese fa quando ne discutemmo mi pare di ricordare che l’annuncio a cui avevi attinto non era proprio successivo di un mese dopo il concerto,ma di due o tre: già questo potrebbe contare molto,perchè chiunque all’epoca poteva comprare una copia dal taper a 30 mila lire e poi rivenderla (copiandola a sua volta) il mese successivo a 40 mila…. Sempre parlando di bootlegs…. ico08

    Quindi il mio consiglio è di trasferire una canzone completa (tanto si tratta di pochi minuti),mandarmi il file lossless e attendere il verdetto. Se la sorgente non risulterà inferior,potrei usare quella canzone per l’Italian DVD.. Posso fare una richiesta in particolare? ico03

    @ Gatto: Condivisibilissimo il tuo parere,e ci mancherebbe altro.Suppongo quindi tu abbia già contribuito alla lista dei possessori di Love Buzz,qualora tu avessi a disposizione una copia…
    Ma qui scatta il domandone: non è che per caso il concerto a Milano l’hai pure registrato?!?!?!!! ? ico01

    in risposta a: Nevermind Legacy Edition #31626
    Rixx
    Partecipante

    Kurt74 – 20/2/2010 12:56

    Mi roderebeb di piu’ che la mia sorgente andrebbe in giro nel circuito TC senza che io fossi citato come possessore dell’originale ed autore del riversaggio, che non il vedere il lavoro su un boot.

    Ehm..come detto mesi fa,stiamo valutando l’ipotesi di omettere qualsiasi nome (ringraziamenti inclusi) per evitare di ritrovarceli poi su qualsiasi eventuale bootleg che potrebbe esserne ricavato.Sinceramente io non ce li vedo bene il mio e il tuo nome (più quello di molti altri) se poi si rischia di ritrovarseli su un bootleg: metti che poi chi di dovere si attiva e fa le sue belle ricerchine,da chi pensi che andrebbero? Di certo non da chi ha realizzato anonimamente il bootleg e fatto i soldi.
    Queste cose non si fanno per “la gloria”,si fanno per passione.Si fanno perchè si vuole che certo materiale ingiustamente dimenticato venga riportato alla luce e circoli liberamente tra gli appassionati. C’è chi ci mette nome e cognome,c’è chi non lo mette.Io personalmente non lo (li) metterei.

    Tornando in topic,personalmente io non ho mai dato giudizi negativi su chi colleziona bootlegs. Ognuno coi propri soldi ci fa quel che vuole,e in fin dei conti si parla di collezionare per passione: che siano francobolli,farfalle,mutande usate,dischi originali o bootlegs il discorso non cambia.
    Non dico neppure peste e corna di tutti i bootleggers dell’epoca: alcuni sicuramente lo facevano per passione (non tutti,però) e ci guadagnavano anche. Però alla fin della fiera il bootleg è una furbata su cui ci hanno mangiato ingiustamente in molti,e questo non bisogna mai dimenticarlo. Non è tanto uno spregio nei confronti delle multinazionali che gestiscono la band,lo è nei confronti dell’artista che non si vede riconosciuti i giusti diritti sulla musica che egli ha scritto e non può assolutamente controllare il prodotto (col risultato che su 10 bootleg prodotti,4 risultavano veramente buoni e 6 erano scadenti).Fare finta che i bootlegari siano tutti santi anarchici contro le major e che il loro lavoro era solamente un servizio nei confronti degli appassionati è roba che non sta in cielo nè in terra..Ripeto: c’è gente che c’ha fatto TANTI soldi (vedi l’aneddoto dei romani che festeggiavano a suon di cocaina…),e in modo incorretto.
    Quindi nessuno vuole criticare Gatto,ci mancherebbe altro…La sua è una passione come la mia.Io dico solo che è bene tener presente che se molte teste sono cadute,dal vecchio giro dei bootleggers,è perchè una ragione c’è.

    in risposta a: 5 – 8 Aprile 2010 #31704
    Rixx
    Partecipante

    Sì ma il discorso,in linea di massima,è che ci sono più probabilità di reperire sorgenti grazie a un infiltrato…Perchè nelle teche probabilmente non c’è nulla.Ma se qualcuno abita vicino a una di quelle teche e può dare un’occhiata,mi faccia sapere:darò tutte le info possibili su quello che teoricamente si potrebbe trovare (ma non mi farei false speranze).

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