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Rixx
PartecipanteDifficile dirlo,non sono mica uno psicologo. Quello lo fa di professione una delle cugine di Kurt,Bev,che -purtroppo- diede il suo parere ad un altro biografo,l’infame Christopher Sandford. Ella riferì che secondo lei Kurt era bipolare. Detto ciò,dubito seriamente che Kurt si sia mai fatto visitare da lei,né che le fosse mai stato particolarmente vicino,quindi il responso di lei è da considerarsi unicamente teorico.
Il libro di Sandford ,oltre a essere giudicato non attendibile da alcuni (Jack Endino,per esempio, dice nel suo sito che in quel libro ci sono aneddoti completamente inventati) , descrive la personalità di Kurt come qualcosa di completamente aberrante , uno straccio di ragazzo stronzo,pieno di sé e capace delle peggio azioni. Lo descrive l’esatto opposto di come la gente è abituata a riconoscerlo : completamente disinteressato a tutto che non fosse la raggiunta del successo , tossicomane incallitissimo , maschilista , stupratore e pure un pochettino finocchio . Insomma, Sandford viaggia da un estremo all’altro e tutto sulla base di aneddoti raccontati da “fonti che preferiscono restare anonime” . E vabbé,così è troppo facile…!!Secondo me la colpa va attribuita tanto alla famiglia quanto al carattere imprevedibile,ribelle e totalmente ingestibile di Kurt.
Per dire, da giovane hanno provato a cambiarlo mandandolo a vivere da una famiglia che potrebbe essere tranquillamente paragonabile a quella dei Flanders dei Simpson. Una famiglia di cristiani rinati , che tentò di pacificare Kurt con la religione , arrivando persino a un passo dal battezzarlo . Kurt ci provò a rigare dritto,ma tempo poche settimane e aveva già dimenticato tutti i buoni propositi in favore del solito rifiuto di fare alcunché fosse contrario alla propria volontà.
Chi erano quelli per decidere per lui? Mica erano i suoi genitori. Non erano nemmeno tutori legali . Per cui,Kurt ricominciò a fare quel che voleva lui,e finì cacciato di casa perché stava diventando un cattivo esempio per i figli della famiglia che lo aveva ospitato.Ospite dagli Shillinger,finì cacciato per tutta una serie di motivi,riconducibili come al solito alla sua totale avversione sia all’autorità degli adulti che all’amore che gli Shillinger provavano per i figli. La normalità di una famiglia comune lo turbava ; lui tentava di integrarsi ma il pensiero ricorrente era sempre quello della famiglia originaria distrutta. Lui non voleva l’amore degli estranei che lo avevano ospitato, voleva l’amore della famiglia che lo aveva cacciato . Ma essendo tale famiglia ormai divisa, ciò che pretendeva non poteva essere ricomposto. Da Wendy c’erano i fidanzati rissosi,sessisti e ubriaconi ; da Don c’era la nuova moglie coi figli acquisti . In entrambe le situazioni Kurt non poteva – o meglio,non VOLEVA- adattarsi . E fece di tutto per esprimere la rabbiosa contrarietà, vessando i fratellastri fino allo sfinimento (con risultati prevedibili) o portandosi le ragazze in casa (cosa che fece infuriare Wendy,che appuntò lo cacciò) .
Insomma,più situazioni insostenibili da ambo i lati,sia per lui che le famiglie che avevano tentato di aiutarlo.
Le posizioni non possono essere chiarite perché ognuno,giustamente,tira l’acqua al proprio mulino.
Nel libro di MOH con le interviste trascritte dal film emergono diversi elementi in contrasto tra loro,e non potrebbe essere altrimenti : da un lato ci sono famiglie che si sforzavano di vivere una vita senza preoccupazioni e dall’altro c’era ‘sto ragazzino insoddisfatto che creava preoccupazioni a tutti,facendo anche cose spiacevoli (fu cacciato dagli Shillinger per aver MENATO uno dei figli nonché suo amico … e tutto per una discussione su un trancio di pizza!!! Cioè,capite? Tu sei ospite di una famiglia,non fai un cazzo e sembri destinato a non voler fare un cazzo,loro comunque ti nutrono,ti danno un tetto e un letto,e tu per ricompensarli cosa fai? Fai defecare il loro cane di proposito sul letto del figlio, sfondi una finestra per entrare perché ti eri dimenticato le chiavi e dulcis in fundo meni a sangue il figlio perché volevi fregargli una fetta di pizza!!! Vi pare un comportamento normale?
Certo,qualsiasi psicologo spicciolo potrebbe dirci che Kurt aveva un atteggiamento aggressivo a causa dei traumi subiti per lo sfaldamento della sua famiglia,ma resta sempre il fatto che in casa d’altri ci si comporta in modo rispettoso. Lui non lo fece, come non lo fece a casa dei rispettivi genitori separati e non lo farà neppure più tardi quando si trasferirà dapprima da solo e poi con Tracy. Tracy,un’altra anima candida e di buon cuore che ,a seconda delle vedute,è stata la sua benefattrice ma è anche stata un’ingenua che si è fatta sfruttare da uno che sapeva benissimo di non meritare tutte quelle attenzioni. Kurt aveva quest’aura da pecora nera addosso e gli è rimasta fino alla fine,nonostante i milioni di dollari e la fama. Si vedeva come l’ultimo degli ultimi e forse non aveva tutti i torti:nonostante le indubbie qualità positive,la sua vita è stata comunque dominata da quelle negative. Scegliere la via del rock gli ha permesso di raggiungere i sogni di gloria. Bene,e questi lo hanno aiutato a migliorarsi come persona? No, l’hanno fatto sprofondare in un abisso di eccessi , menzogne e autodistruzione.
Gli altri protagonisti della vicenda sono mediamente ancora tutti vivi (tranne il povero Eric Shillinger, guarda caso anche lui morto suicida un paio d’annetti fa…E vabbé,sono stirati anche i nonni di Kurt,ma per vecchiaia) e in salute,nonostante fossero stati dipinti come famiglie disfunzionali o peggio. Cacchio,persino i Guns’n’Roses sono ancora qui a frantumarci i coglioni. Tutti vivi e l’unico stronzo che manca è proprio colui che non voleva saperne niente di tutto questo. Sarà stato anche fin troppo sensibile,ma la sensibilità c’entra veramente poco quando le emozioni vengono sballate da troppi squilibri chimici… Se neppure una figlia è sufficiente per farti uscire dal pantano che in parte hai creato di tua spontanea volontà ha ben poco senso puntare il dito della responsabilità su altri. Uccidendosi,è come se avesse volutamente scelto di addossarsi ogni colpa (in fondo era pure un verso di All Apologies) . Piuttosto di scoprire un tradimento da parte di Courtney (cosa che lo tormentava) e passare così al divorzio era preferibile la morte.
Un bel casino.
Rixx
PartecipanteKurt74 – 12/4/2016 23:11
Interessante il testamento, dove lui indica a chi vuole lasciare la figlia, non sapevo che esistesse, ed alla fine c’e’ scritto che lui e’ contrario al dare in affidamento la figlia a suo padre Don ed alla suocera. Non ho mai letto nulla sulla suocera, la mamma di Courtney. Si sa qualcosa ? perche’ non le piace ? [/quote]Perché la famiglia di Courtney era disfunzionale tanto quella di Kurt,se non peggio. La madre non è mai stata nelle grazie di Courtney e di conseguenza non lo era in quelle di Kurt.
La bozza del testamento era già nota dai tempi della biografia di Charles Cross. A quanto pare Kurt ne scrisse parecchie (dovrebbe esserci qualcosa pure sui Diari pubblicati) ma non firmò mai nulla né tanto meno passò mai dal notaio.
Sostanzialmente, in caso di dipartita di entrambi i genitori Frances sarebbe dovuta essere affidata alla madre e alla sorella di Kurt,le uniche due donne in famiglia di cui si fidava. Non la voleva in mano al padre (probabilmente era ancora ferito dal ripudio a causa del secondo matrimonio di lui) e se anche Wendy e Kim fossero morte piuttosto l’avrebbe affidata a Danny Goldberg (il suo manager…) e Rosemary Carroll (proprio colei che per prima ebbe dei dubbi sulla morte di Kurt…) .Quote:Alla fin fine e’ stato un ragazzo sfortunato e non amato da nessuno, e questo ti distrugge, c’e’ poco da fare, specialmente se sei empatico come lo era KurtBeh,tutti hanno delle colpe ma non si può nemmeno dire che la famiglia lo abbia lasciato solo. E’ rimasto in contatto con madre e sorella fino all’ultimo (mandandole pure a quel paese,quindi semmai era lui a volersi isolare) . Don ha tentato più volte di entrare nelle sue grazie nel gennaio ’94,spingendosi a cercarlo nella sua casa a Seattle (ma lui era sempre fattissimo e non si faceva trovare apposta) …. Diceva di odiare il nonno ma poi andava a trovarlo. Una situazione contorta,ma ha fatto tutto lui. E’ stato lui ad allontanarsi,e in gioventù è stato sempre lui a diventare intrattabile fino a farsi cacciare da tutti. Voleva tornare dalla madre e fu accontentato (peccato che poi si fece cacciare). La madre lo rispedì dal padre e per un pò funzionò,ma poi Don si risposò e a quel punto Kurt fece di tutto per farsi cacciare ancora.
Lo stesso fece con tutti quelli che gli volevano bene,trattandoli male apposta per avere una ragione per distanziarsi (almeno secondo come Cross dipingeva la faccenda). In tutto questo,aggiungeteci palate e palate di droga pesante (e l’eroina di certo non invoglia ad abbracciare la vita…) . Non mi stupisco che abbia deciso di farla finita,e non comprendo chi sostiene il contrario.Rixx
PartecipanteDovrei vedere se riesco a risalire al seller per chiedere lumi,ma son passati almeno 4 anni,non ricordo più chi fosse. Quando e se avrò tempo controllerò. E se risalta fuori la maglietta farò la foto.
Anche secondo me non c’era un blister,e se ci fosse stato dubito fortemente che qualcuno lo abbia conservato senza mai aprirlo. Erano altri tempi,non c’era ancora quella mania collezionistica di conservare tutto,la stessa maglietta mi è giunta chiaramente usata. All’epoca uno comprava il cd per ascoltarselo,e la maglietta se la teneva su fino a consumarla,com’è giusto che sia.Rixx
Partecipanteluigionio – 9/4/2016 21:13
A proposito…ma non era prevista una versione estesa del film? Ricordo che si accennò qualcosa…
Ehm…sei rimasto un pochettino indietro. ico08 L’edizione “estesa” è quella uscita su cofanetto lo scorso novembre e solo per il mercato americano (anche se penso sia facilmente reperibile su amazon). Nel bluray destinato unicamente a tale box set (dal costo proibitivo) sono presenti 48 minuti di estratti di interviste come extra (quindi slegate dal film).
Io l’ho già detto e lo ripeto: il modo migliore per farsi un’idea VERAMENTE completa è quello di comprarsi il libro (e questo E’ stato pubblicato anche in italiano) , dove sono presenti tutte le interviste nelle loro trascrizioni integrali.
Non c’è altro modo,perché il poco che viene detto nel film è lacunoso e inutile per comprendere la vita artistica,interiore e pubblica di Cobain per come viene raccontata dagli intervistati.Rixx
PartecipanteIn realtà non so se si trattasse di un vinile. Il Cestoni parla di “Lp”,quindi sarebbe logico aspettarselo,ma il seller che mi vendette la t-shirt mi aveva detto di volersi conservare il cd. Secondo me la stampa era tedesca o olandese e solo la maglietta era di origine italiana. A ‘sto punto mi piacerebbe proprio sapere dove diavolo si sia andata a cacciare!! (avrei dovuto esporla pure al Bloom nella serata-tributo del 2014 ma già allora non riuscivo più a trovarla…)
Rixx
PartecipanteNon hai tutti i torti . E sì che Morgen aveva intenzionalmente ristretto il cerchio degli intervistati solamente a coloro che lo conoscevano meglio!! Ma è vero,le risposte sembrano costruite. Però,come avresti legato il tutto? Un filo conduttore -in questo caso,le interviste- ci vuole,altrimenti non si sarebbe capito niente. Quale alternativa avresti preferito?
Rixx
PartecipanteGrazie x la dritta,ma non sono abbonato…
Rixx
PartecipanteEccola qui,l’intervista a Marco Cestoni della BMG.
http://www.rockol.it/news-293236/vent-anni-nevermind-intervista-marco-cestoni
“Fu ‘Smells like teen spirit’, inizialmente, a smuovere le acque: da noi c’era ancora Videomusic che lo programmava in continuazione. Le vendite però non furono immediate, e gli americani ad un certo punto ci chiesero cosa si poteva fare per spingere il pedale sull’acceleratore. Il nostro ufficio vendite ebbe un’idea per l’epoca rivoluzionaria e decise di stampare una tiratura limitata dell’Lp con allegata una maglietta che riproduceva l’immagine della copertina: le 15 mila copie messe in circolazione vennero bruciate in pochissimo tempo. Il disco cominciò a vendere sul serio: toccammo le 200 mila copie, prima che la MCA lasciasse BMG per aprire una propria filiale italiana”.
Rixx
PartecipanteQuindi Luigionio cosa intendi per i 30 minuti che elimineresti ? Ti riferisci proprio alle interviste? (in un certo senso sì,rovinano un pò l’insieme del progetto…forse una voce fuori campo sarebbe stata sufficiente per unire gli spezzoni e dare coesione alla storia)
Rixx
Partecipanteluigionio – 9/4/2016 01:46
Rixx…riferendomi a About a son, cosa intendi per “resta da noi inedito”? Io l’ho visto per la prima volta un paio di anni fa su Sky Arte sottotitolato.
Ah,bene! Alla fine si sono decisi a trasmetterlo. Scusate,non ne ero a conoscenza. Io ero rimasto a quando il film uscì (11 anni fa) . Non ho nemmeno comprato il dvd perché non fruibile in italiano. Buono a sapersi,vedrò di recuperare il broadcast di Sky Arte (sperando sia reperibile…preferirei evitare di scaricarmi il fansub da youtube) .
Rixx
PartecipanteNah… Kurt & Courtney non venne mai distribuito al cinema o in home video in Italia,ma fu doppiato e trasmesso dalla Rai nel 2001. Da allora è passata parecchia acqua sotto i ponti e ulteriori documentari,decisamente più interessanti,sono in qualche modo giunti a noi (o sottotitoli o overdubbati) .
Reputo più interessanti docu trasmessi più recentemente,come Le ultime 48 ore di Kurt Cobain, oppure All Apologies o quello appena visto su Rai3 il mese scorso.
Incredibilmente,l’unico e forse più interessante documentario (About a Son) resta da noi inedito. Non sono mai riuscito a spiegarmelo,eppure era giunto in anteprima ad alcuni festival e i media ne avevano parlato positivamente. Ma non è mai uscito e se non fosse per i fansub non sarebbe reperibile in italiano. Assurdo!!Kurt & Courtney,però,si discosta da tutti gli altri documentari. E’ un film talmente diverso dai soliti canoni,talmente controverso,così poco incline alla musica e la storia dei Nirvana e così aperto al gossip becero raccontato da cialtroni wannabe che in qualche modo si è scavato un’apposita nicchia tutta per sé. E’ unico,non si può paragonare ad altri documentari (persino Soaked in Bleach è qualcosa di completamente distante,pur condividendone l’argomento di base) .
Il vero problema dell’edizione italiana,purtroppo,è proprio il doppiaggio. Qua e là sono disseminati errori di traduzione e adattamento (se ne accorse pure Episch Porzioni nel suo libro sul “caso Cobain”) che vanificano parte della comprensione. E lo stesso si potrebbe dire di tutti gli altri documentari doppiati o subbati ufficialmente , c’è sempre qualche errore che rovina tutto. Morale: sempre meglio seguirli,se possibile,con i sub inglesi attivati!
Rixx
PartecipanteAddirittura uno dei migliori documentari!! Mi pare un pò esagerato… Sono legato a ‘sto film per ragioni nostalgico-affettive (ricordo tutto il polverone che aveva alzato e ricordo anche quando riuscii a scovare l’ambita VHS – ovviamente non Italia,dove non venne mai distribuito,ma in un centro commerciale ad Amsterdam a fine anni ’90!!) ma non c’è certo un capolavoro,vista la mole di “verità” discutibili o non comprovabili che gli intervistati sciorinano con nonchalance…
Grazie però per aver postato il link,perché finora in rete avevo trovato solo una versione qualitativamente scrausa,spezzettata in tre parti e priva di alcuni spezzoni presenti invece nell’edizione originale. Spezzoni che spero ci siano in questa!! (poi controllerò)Rixx
PartecipanteCatharsis2 – 6/4/2016 23:19
La bandana è tarocca sicuramente, mai visto materiale ufficiale così.
@ Rixx a me non risulta che nevermind sia uscito in promozione con una maglietta. però nel 92/93, vado a memoria, uscì un box non ufficiale italiano che contenva la t-shirt di nevermind – ce l’avevo e non me la ritrovo !! – che in gergo è un aftermarket ossia un repackaging che mischiava cose originali (i cd) e cose tarocche (la t-shirt più altri gadget).
Considera anche che le prime copie circolate in Italia di nevermind erano edizioni tedesche e in Italia di ufficiale uscì solo, non subito poi, la cassetta. non esiste nessuna edizione italiana in cd di nevermind.Quando scrivevo che è noto esistesse una maglietta promo ufficiale italiana è perché avevo anche trovato un’intervista ad uno dei responsabili della filiale italiana che appunto ne parlava,quindi do per scontato che qualcosa fosse stato effettivamente realizzato. Appena la recupero vedrò di postarla,così cerchiamo di vederci chiaro,ok?
Rixx
PartecipanteKurt74 – 3/4/2016 21:08
ma aveva un suo packaging, oppure te la dava il negoziante ?
con quale supporto ? mc, cd, lp ?Non so,dovrei informarmi. Io ho solo comprato la t-shirt su ebay qualche anno fa. Ora che ci penso,il seller mi disse di averla comprata assieme al cd (che non aveva venduto).
Rixx
PartecipanteSì,Nevermind. E’ noto che la branca italiana della Geffen (che non ricordo se nel ’91 fosse la MCA o s era già la BMG) ,nel suo piccolo,fece la sua parte per promuovere l’album nel nostro paese,allegando alle prime diecimila copie (o ventimila? Dovrei ricontrollare le mie fonti) una t-shirt in omaggio. L’ho tirata fuori una volta e manco ricordo cosa ci fosse sopra,mi pare comunque fosse di piccola taglia. Siccome in copertina era rappresentato un neonato, la maglietta era praticamente per bambini!! Più una cosa da collezione che da indossare,quindi. Però un’iniziativa simpatica!
Tuttavia,non credo raggiunsero lo scopo visto che stando alla biografia ufficiale (Vieni Come Sei) Nevermind giunse al numero 1 in svariati paesi europei ESCLUSA l’Italia…Eppure,al Bloom nel ’91 si presentarono addetti della casa discografica con tanto di famigliari e amici al seguito che volevano a tutti i costi l’accredito per entrare. Furono gentilmente mandati a quel paese,dato che il locale era già gremito e c’erano centinaia di persone senza biglietto (gente che tentava in tutti i modi di sfondare,anche cercando di passare dal tetto!!) che avrebbero fatto pazzie se solo avessero visto entrare a scrocco quelli della label!!
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