Interviste NI: Big Bang Muff

Ricevo una notifica dalla pagina FB NirvanaItalia, è un bidello.
Interessante mi dico, la figura del bidello, dal videoclip di Smells in poi, occupa un posto speciale nel cuore di ogni nirvaniano.
Se poi addirittura suona, è appena uscito il suo album, e fa il giro promozionale in tutta Italia a bordo della sua macchina a gas, non si può far altro che approfondire.

I Big Bang Muff sono un duo, e questa particolarità abbastanza rara in ambito Rock  fa ulteriormente scattare la molla della curiosità. Faccio un salto su youtube e guardo il video di “Vivo nell’Ombra” e resto sbalordito su vari fronti: l’impatto visivo, il genere musicale che va dritto alle mie corde e dulcis in fundo il testo in italiano.

Subito si ci organizza con amici per vederli dal vivo, beccati al Frequency di Pomigliano (NA) riescono ad andare oltre ogni nostra più rosea aspettativa.
A questo punto non si poteva non organizzare un’intervista, Alfonso ha accettato subito e la loro agenzia ci ha spedito un presskit con l’album in digitale ed alcune info sulla band.

NI: Ciao Alfonso e Francesco, domanda prevedibile ma sempre utile ed interessante, come avete scelto e cosa significa il nome della band ?

BBM: Il nome della band è un omaggio al Big Muff, un fuzz con il quale molti gruppi con cui sono cresciuto ( Nirvana, Mudhoney, Smashing Pumpkins ecc ) ci hanno scritto dischi che sono tutt’ oggi delle pietre miliari. Big Bang invece prende in considerazione la ” teoria del Big Bang “, l’esplosione che generò il sole e successivamente la terra.
Ebbene, il sound dei Big Bang Muff è nato o meglio è stato ” generato ” dal Big Muff e dall’ Octaver un altro effetto che mi permette di avere un suono ancora più grosso ” Big-Bang-Muff “.

NI: ricordo che dopo il concerto mi avete accennato ad una lunga gestazione dell’album “Crash Test”, raccontateci un po’: 

BBM: Venivo da una serie di delusioni molto profonde. Il mio gruppo precedente si è sciolto mentre stavamo ultimando le registrazioni di un disco, contemporaneamente sono finite delle storie di amicizie che duravano da una vita. Musica, amore e amicizia crollavano tutti contemporaneamente.
Ho trascorso gli anni successivi tra casa e un lavoro che è una fortuna ma emotivamente non ti da niente.Io faccio il bidello. In questo periodo ho registrato tutte le bozze che mi venivano in mente e grazie ad Antonio Senesi (Danamaste, Verme Robot, Hide Vincent) che è il produttore del disco, ho trovato questo suono che mi permette di avere una bella presenza anche in mancanza di un basso. Mi sono ritrovato un giorno con una ventina di tracce di chitarra che ho selezionato e affidato a Daniele Esposito batterista dei Nouer. A batteria completate ci siamo resi conto che i pezzi suonavano bene, mi sentivo di nuovo emozionato e con una voglia di condividere questo entusiasmo, così ho cercato un batterista stabile e per fortuna, dopo 3 anni, Francesco Di Blasio dei Vena ha definitivamente materializzato quello che oggi sono i Big Bang Muff.

NI: Sia nell’album sia dal vivo, si nota un’ottima preparazione tecnica, cantare e suonare quel genere non e’ facile, perche’ oltre alle corpose parti di chitarra belle piene riuscite anche a non far sentire la mancanza del basso, dando sempre la giusta importanza a tonalita’ e ritmica che vanno a sostituirlo. E’ frutto di pura passione autodidatta o di un percorso di studio ?

BBM: Io non mi immaginavo come cantante di questo progetto, di conseguenza scrivevo la musica senza pensare a come sarebbe riuscito a cantare un eventuale componente del gruppo ma arrivato a punto in cui non riuscivo più ad aspettare mi son detto, va beh, mi faccio un regalo, canto io. Ho da prima fatto i giri vocali sulle registrazioni e dopo a furia di ascolti e di tentativi ho imparato a cantare e suonare i pezzi più ostici, come ” Madreperla ” ” Baci vs morsi ” .
Il sound invece è stato difficile da costruire, ho sempre ascoltato i consigli dei fonici che conoscevo andando a suonare in giro. Mi potevi vedere una settimana prima con un tipo di strumentazione e la settimana dopo avevo già venduto tutto. Sono riuscito poi grazie ad Antonio Senesi e Claudio Gambilongo ( attualmente il fonico dei Sula Ventrebianco ) a capire che la bi-amplificazione era quello che ci voleva per dividere freq basse e freq di chitarra. Oggi è una soddisfazione finire i live con le persone che ci dicono che dal sound sembra un gruppo intero e non un duo.

NI: Quali sono le band o i generi con cui vi siete formati dal punto di vista musicale e quali hanno più influenzato il vostro sound e le scelte che hanno determinato il progetto Big Bang Muff?

BBM: Sono onnivoro ma volendo fare dei nomi posso dire che il primo amore sono stati i Nirvana e tutto quel movimento bellissimo degli anni 90 . Successivamente più che gruppi ci sono stati dischi, White Pony dei Deftones, Origin of Simmetry dei Muse, Il Vile dei Marlene Kuntz, In Requiem dei Verdena sono rimasti punti fermi mentre passavo in rassegna tutto il sottobosco Italiano come faccio ancora oggi e di cui sono un grande estimatore, cantautori compresi, vedi Niccolò Fabi, Edda, Riccardo Sinigallia.
Da adulto sono arrivati ascolti più mirati Tool, Soap&Skin, Neurosis, This town needs gun ma l’ispirazione è arrivata grazie alle atmosfere generate dai Tool, i Deftones e i Katatonia. Un inquietudine che mi corrisponde e mi ha permesso di definire la mia visione.

NI: Il video e’ di una qualita’ mainstream, sia come regia che come risultato finale del montaggio, come siete riusciti nell’impresa ?

BBM: Il merito è tutto di Walton Zed (pittore, fumettista, regista) che ha deciso di portare la sceneggiatura che avevo scritto direttamente sul green screen, creando delle apposite ambientazioni dipinte a mano. Lui ha fatto il lavoro che di solito fa un team. Un artista vecchia maniera, uno di quelli che alle quattro del mattino ti chiama per raccontarti un’idea, un disegno, una proiezione. Ci siamo conosciuti e abbiamo da subito capito che c’era una grande affinità di visioni, di contenuti, la voglia di spingersi oltre, di osare, ci ha portato ad avere un video abbastanza unico nel panorama Italiano.

NI: Il formato “duo” e’ una scelta ben precisa che siete convinti a portare avanti, oppure potreste in futuro rinunciarvi ? E’ stato un ripiego o una scelta gia’ dal primo giorno ?

BBM: Il duo è nato per ripiego, un limite che ha tracciato una determinata direzione. Io cercavo una band, molte persone venivano meno e così da soli abbiamo riscoperto il nostro potenziale in questa dimensione. I live migliorano sempre di più, siamo sempre attenti agli accorgimenti. Per ora stiamo bene così, io e Francesco stiamo scrivendo già nuove cose e non sentiamo mancanze, vorremmo piuttosto completare, migliorare quello che riusciamo a fare in due. Il giorno in cui questa dimensione ci sembrerà stretta, agiremo di conseguenza.

NI: Quanto è stato o è difficile per una cosiddetta giovane rock band della provincia salernitana farsi notare, giungere alla registrazione del primo album e avviare un progetto musicale?

BBM: Il percorso per noi è stato atipico. Noi prima ancora di avere i live e una pagina FB avevamo un disco e un videoclip autoprodotti pronti ad uscire. Le etichette, le agenzie di stampa e di booking a cui abbiamo inviato il disco quando ci rispondevano ci dicevano che non se la sentivano di prendere con sè un duo senza gavetta, senza un minimo di fan . Per fortuna qualcuno ha creduto in noi. Oggi abbiamo due anni di contratto con la Rosso Al Tramonto un etichetta che produce per lo più pop ma hanno voluto ugualmente supportarci, la distrIbuzione è di IMakeRecords etichetta discografica di Francesco Tedesco uno dei produttori più attivi in Campania e musicista di Danamaste,Verme Robot, Mathì, Hide Vincent . Libellula Press è la nostra agenzia di stampa e Subcava eventi il nostro booking. Per ora siamo ancora in fase di crescita, sgomitiamo con altrettante band validissime e stiamo cercando di suonare il più possibile, purtroppo abbiamo fatto più date fuori che in Campania e ci manca suonare davanti ai nostri amici.

NI: Cosa pensate dell’attuale contesto discografico campano  e cosa vi ha convinto ad affidarvi all’etichetta Rosso al Tramonto ?

BBM: In realtà chissà cosa ha spinto alla Rosso al Tramonto a prenderci con sè è un mistero ahahaha . Una volta stampati i dischi gli ho scritto ” Avete appena prodotto l’album alla band che ucciderà la musica definitivamente ” e loro mi hanno risposto che non vedono l’ora . Credo che chiunque voglia ascoltare buona musica in campania debba seguire i profili di I MAKE RECORDS, IKEBANA e CONTROCANTI. Per me a partire dalla prima sono le etichette discografiche più prolifiche e che hanno diffuso più musica di altre valide etichette campane.

NI: Alcuni vostri testi fanno pensare subito all’ermetica School, quanto i testi di Kurt Cobain hanno avuto peso sui vostri testi ?

BBM: Kurt leggeva W.Burroughs, da lì alla beat generation ” beati e sconfitti ” ci è voluto poco. A School ci sono molto affezionato lavorando in una scuola. Interpreto quel testo pensando a quando da ragazzi ci si sente fortunati a farla sempre franca ( ” no recess/nessuna sospensione ” ) e poi questo non ti porta a niente e ci si ritrova di nuovo al liceo, cosa che è capitata a Kurt Cobain ritornato nella propria scuola a fare il bidello, penso che quel testo appartenesse a quel periodo.
Per i testi dei BIG BANG MUFF invece posso dirti che scrivo come se guardassi tutto attraverso un caleidoscopio, una proiezione dentro l’altra, arrivo a dei concetti molto chiari talvolta ma solo dopo alcuni passaggi oscuri, perchè è oscuro il tormento che ho dentro, non so interpretarlo, non sono capace. Posso solo esprimermi a visioni, una parola che ritorna ancora, così da trasmettere l’atmosfera che percepisco dentro e oltre di me.

L’album Crash Test e’ disponibile negli store digitali, oppure per chi preferisce il CD fisico puo’ pagarlo via Paypal e riceverlo a casa (10€ + 2€ s.p.)
https://www.paypal.me/BIGBANGMUFF

Domande Kurt74 e Antonio Napolitano
Foto Kurt74