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leonoraPartecipante
40 minuti scarsi… solo amarezze.
leonoraPartecipanteLIVE and LOUD
6 Dicembre 2013 alle 19:57 in risposta a: Nirvana-Punk to the people: mostra fotografica a Bologna! #41036leonoraPartecipantequasi quasi…
leonoraPartecipanteidem, lo registrerò 😀
leonoraPartecipanteleonoraPartecipantecomunque – incrocio le dita- domani c’è un altro live del Nirvana, infatti parlavo del 6 dicembre 🙂
leonoraPartecipantema come di nuovo? L’unplugged l’ho visto la settimana scorsa sempre lì… uff 🙁 Se vengo a conoscenza di qualcosa segnalo 😉
leonoraPartecipantese non sbaglio mtv rocks, la sera del 6 dicembre, trasmetterà qualcosa
leonoraPartecipanteOk, ci provo 🙂
I miei mi hanno allevata rincoglionendomi di musica – e film -, mi hanno spinta (?) allo studio della tastiera e poi del pianoforte, alternando alla musica classica gruppi come i Clash, I Ramones, i GNR, deragliando nella musica leggera italiana – soprattutto appena arrivati in Italia -, il blues e il jazz. Costretta a vivere in un paesino di mille abitanti, in un clima di completa ostilità – come un comunista in Texas durante il maccartismo -, la musica – insieme al cinema – rappresentava un mondo di cui non conoscevo le parole ma le sensazioni e tutta la rabbia e la gioia trovavano finalmente la loro giusta collocazione. Dalla prima adolescenza in poi, mi sono chiusa in modo quasi autistico nella musica barocca dedicandomi al piano e facendo visita di tanto in tanto ai gusti dei miei coetanei tramite Mtv e Top of the Pops – non picchiatemi -, e coltivando una passione segreta per i Queen. Sul viale del tramonto della mia educazione superiore, costretta a vivere in una cittadina moralmente e culturalmente piatta nel levante ligure, ho riscoperto il punk, il glam rock e la musica psichedelica. L’incontro fortuito con un’altra anima dispersa e schifata dalle serate in Versilia e dall’ambiente non dissimile da ” Il Villaggio dei Dannati”, mi ha permesso di evadere e confondermi nel calore della voce di Nico, nella follia di Barrett, nella poesia dionisiaca del Re Lucertola e, di passare degnamente l’ultimo anno delle superiori tra White Light/White Heat e Fun House. Iniziati gli studi universitari ho lentamente abbandonato il piano, cimentandomi rovinosamente nel violino, abbandonandolo prima che diventasse un ossessione, e bevendo tutto il possibile nel ” triangolo d’oro ” tra Bologna, Milano e casa mia, mentre fuori campo Patti Smith, Tod Rundgren Johhny Thunders, si davano cambio per alleviare il dolore e l’alienazione che può provare uno studente in trasferta a Milano. Ovviamente, non ho più parlato con quell’anima bella, ma la musica che mi ha fatto conoscere e amare è rimasta con me. Be’, prendete tutti questi artisti, aggiungeteci le indie band anni ’80, una manciata di gruppi new wave, i dinosauri sempreverdi anni ’60, i sex pistols e i nirvana… e avrete la musica che ascolto oggi. I nirvana sono stati un ascolto assiduo da piccola e raro – snobbato- nell’adolescenza, quando le mie compagne si strappavano post-mortem le mutande per Kurt e Nevermind, cercavo altri orizzonti. Ho fatto pace con i Nirvana ascoltando In Utero, chiedendomi inizialmente se “piangendo” per kurt non stessi piangendo per me stessa – come scrisse Lester per la Beatlesmania-, per un periodo che credevo felice e irrecuperabile… ma in fin dei conti penso che sia buongusto. Ecco perché mi ritrovo, a 27 anni, a commuovermi davanti ad Astral Weeks. Scusate, mi sono dilungata troppo 🙂
25 Novembre 2013 alle 13:32 in risposta a: Poottana – we play for money – a fucking Nirvana tribute band #40888leonoraPartecipantespettacolo!
leonoraPartecipanteSu droga, alcol e fumo vorrei – un giorno – mantenere una mentalità aperta senza troppi proibizionismi 🙂 Per quanto riguarda gli emo direi che è stata tutta una posa, in primis, a monte di tutto il loro credo (?), a differenza del punk dove le spille da balia sono subentrate durante il canto del cigno di un genere musicale e di una filosofia di vita
p.s: i truzzi li accostiamo alla musica house (?)
leonoraPartecipantesono io
leonoraPartecipantelo troverò?
leonoraPartecipantegrazie mille, è raro trovare articoli in Italia su River 🙂
leonoraPartecipantesbavo sulla foto e vado a leggere
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