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25 Giugno 2008 alle 12:22 #19247SappyModeratore
CHI?…..questa recensione me LA diede un mio amico e mi disse che l’aveva fatta lui….io la lessi e la postai……
25 Giugno 2008 alle 18:44 #19197R.D.Partecipantetranquillo, pensavo solo tu fossi easycure di là, nevermind
26 Giugno 2008 alle 9:49 #19193dookiePartecipanteVasco Rossi – Ma Cosa Vuoi Che Sia Una Canzone
26 Giugno 2008 alle 14:32 #19282ENDLESSPartecipanteThe Cure – Seventeen Seconds (1980)
Siamo nel 1980. I Cure sono al loro secondo album, dopo l’interessante esordio con “Three Imaginary Boys”.
Il nome del loro secondo album è “Seventeen Seconds, ed è l’album della svolta nel sound della band.
Abbandonati i ritmi “allegri” e i riferimenti al Punk Rock classico, con quest’album i Cure ed il loro leader, Robert Smith, si preparano ad entrare nella loro fase “Dark”, una fase che avrà la sua massima espressione 2 anni dopo con l’uscita di “Pornography”.
Ma torniamo a Seventeen Seconds. La bellissima copertina dell’album raffigura una foresta…degli alberi…titoli di 2 canzoni dell’album (A Forest, Trees)
Ma è il momento di mettere il disco nello stereo e di lasciarci andare alle emozioni.
“A Reflection” è una sorta di canzone Ambient, poche note ripetute per 2 minuti.
Il secondo brano ci fa capire il cambio di sound della band. Attacco di batteria elettrica, un basso malinconico, le tastiere sembrano distanti. Poi arriva la chitarra di Smith e le prime parole della canzone…”It’s not a case of doing what’s right / It’s just the way I feel that matters”. Questo è l’incipit dell’album, “Pay for Today” è la canzone perfetta per dare il via (ufficioso) alle danze.
La stupenda linea di basso di “Secrets” è solo il contorno di una canzone che si rifà molto allo stile dei Joy Division.
Infatti la voce di Smith, distante, sussurata e quasi priva di emozioni sembra una sorta di tributo ad Ian Curtis(che si sarebbe ucciso pochi mesi dopo).
“In Your House” è una bellissima canzone, che più di tutte fa capire che i ponti con il passato sono definitavamente rotti.
Qui il basso di Simon Gallup è in primo piano, e la voce malinconica di Smith che recita gli oscuri versi non fa altro che accentuare le atmosfere cupe e desolate.
Arriviamo così a “Three”, canzone assurda, apparentemente senza un testo. La canzone inizia con una tasiera quasi psichedelica, e in sottofondo la voce filtrata di qualcuno che dice parole praticamente ncomprensibili. Poi pochi secondi di silenzio, e parte l’attacco di batteria elettrica, ma è un falso allarme. Infatti pochi secondi dopo la batteria si ferma, e in sottofondo ritorna la tastiera, ma poco dopo l’attaco di batteria riparte, e questa volta definitivamente( ico07 ). La canzone finisce improvvisamente con uno strano rumore.
La canzone seguente è “The Final Sound”.
Questa canzone doveva essere un lungo pezzo strumentale, ma la cassetta si esaurì mentre stavano registrando, e dato che la band avevano un badget molto risicato non potevano permettersi di comprarne una nuovo, e così inserirono nell’album solo i primi 50 e passa secondi. La canzone è molto simile a Sysyphus part 2, contenemte in Ummagumma dei Pink Floyd.
Ora siamo arrivati al massimo capolavoro dei Cure, la canzone più bella mai scritta da Smith e compagni…”A Forest”.
Uno stupendo inizio “lisergico” apre la canzone, poi le distrsioni in sottofondo sembrano sparire…parte l’attacco di batteria.
Poche parole per descrivere questa canzone…leggete il testo:Come closer and see
See into the trees
Find the girl
If you can
Come closer and see
See into the dark
Just follow your eyes
Just follow your eyesI hear her voice
Calling my name
The sound is deep
In the dark
I hear her voice
And start to run
Into the trees
Into the treesInto the trees
Suddenly I stop
But I know it’s too late
I’m lost in a forest
All alone
The girl was never there
It’s always the same
I’m running towards nothing
Again and again and again and again…
Ci lasciamo alle spalle “A Forest”, e la chitarra di Smith apre un’altra grande canzone, “M”. Canzone più vicina al sound dell’esordio, e un’assolo finale simile a quello di “Strange Days” che si trova in “Pornography”.
“At Night” è una canzone strumentale che non si distacca molto dalle precedenti 7 traccie. La parte finale, con i rumori psichedelici è la parte migliore della canzone.
L’ultima canzone è la title track dell’album. Anche questa è una traccia strumentale, la più adatta a chiudere il disco. Ritmi Dark, ma stranamente caldi e avvolgenti…quasi romantici.
E’ appena finito un grande album, una pietra miliare del cosidetto “Goth Rock” e di tutto il Rock, un’album che ci anticipa quello che sarebbe sucesso pochi anni dopo…26 Giugno 2008 alle 14:35 #19283ENDLESSPartecipanteNon ho riletto la recensione, quindi perdonate gli eventuali errori di battitura ico01
26 Giugno 2008 alle 18:57 #19136AnonimoOspiteBluvertigo – Zero (ovvero la famosa nevicata dell’85)
(Mescal – 1999 – prodotto da Marco “Morgan” Castoldi)
Formazione:
Marco “Morgan” Castoldi: voce, basso, chitarre, synth, piano, percussioni ecc…
Andrea “Andy” synth, sax, voce
Livio Magnini: chitarre, percussioni
Sergio Carnevale: batteria, percussioniPartecipazioni:
Franco Battiato: voce, haiku
Mauro Pagani, Davide Rossi: violini
David Richards: mellotron, lambo
Alfredo Zamarra: viola
Roberta Castoldi: violoncello
Murray Lachlan Young: voceTracce:
01. Versozero (Andy, Livio, Morgan, Sergio)
02. Zero
03. La crisi
04. Sono = Sono
05. La comprensione
06. Finché saprai spiegarti
07. Sovrappensiero
08. Forse (Andy, Morgan)
09. Autofraintendimento
10. Lo psicopatico
11. Always crashing in the same car (David Bowie)
12. Saxs interlude
13. Porno muzik (Andy, Livio, Morgan, Sergio)
14. Niente x scontato
15. Numero (Morgan, C. Carcano)
16. Punto di non arrivoTesti e musiche di Morgan, eccetto ove indicato
Ultimo capitolo della Trilogia chimica, Zero, l’annullamento di ogni cosa, il concetto inafferrabile per chiunque, sancisce la chiusura dei battenti in casa Bluvertigo. E’ il disco più maturo, un punto di (non)arrivo, la limatura del Bluvertigo style. Non è facile da recensire, l’ascolto di questo lavoro è un sapore acquisito lentamente e conquistato.
I pezzi sono complessi, tornano le cover con “Always crashing in the same car” di David Bowie; ritornano i pezzi strumentali (la durata delle stesse parti esclusivamente strumentali all’interno di un singolo pezzo aumenta) e personalmente adoro il connubio “Saxs Interlude $ Porno Muzik”; si affaccia ancora più prepotentemente l’elettronica; il basso smania per farsi sentire e non è mai scontato; i suoni sono acidi, molto più ritmati e sincopati, a volte quasi stonati, secchi eppure soffusi. “Versozero” ci introduce alla canzone che, a buon ragione, può essere definita un manifesto della musica del gruppo, “Zero” e da lì in poi è un alternarsi di suoni orecchiabili (“La crisi”), ironici della solita ironia (“Finché saprai spiegarti); amari di vecchie amarezze, colmi dei tipici testi riflessivi che ormai sono una sicurezza lieta per chi ascolta. E’ difficile seguire il filo, ammesso che ce ne sia uno, che lega i passi della scaletta musicale. A volte sembra quasi che “Zero” annulli quasi se stesso.
Sono cresciuti i musicisti, sono cresciuti gli individui. E si sente.P.S.: La famosa nevicata dell’85, altimenti nota come “nevicata del secolo”, è la definizione con cui ci si riferisce ad una precipitazione nevosa che si abbattè principalmente sull’Italia settentrionale tra il 14 e il 17 Gennaio del 1985
“Il messaggio è: CONSERVARE BOTTIGLIE VUOTE”
La Trilogia Chimica
28 Giugno 2008 alle 19:09 #19248SappyModeratoreanorexorcist volevo farti una domanda riguardante la trilogia chimica…..allora: la mia può sembrare una domanda stupida però bhè….è una curiosità che mi porto dentro da anni….la domanda è…..nei 3 album, c’è una canzone che si collega ad un’altra dell’album successivo???…..nnn sò se mi son spiegato bene…..x esempio in acidi e basi c’è una canzone che diciamo il suo “continuo” è in metallo non metallo e la sia fine è in zero?????…..spero che hai capito cosa voglio dire….attendo risposte in merito…… ico01
29 Giugno 2008 alle 0:21 #19137AnonimoOspiteLa domanda è molto chiara, caro Sappy, e non è affatto stupida!
Se esistano anche canzoni collegate dal filo della Trilogia chimica all’interno dei singoli abum è difficile dire, i Bluvertigo non ne hanno mai fatto menzione, né vi hanno mai accennato, e io intuitivamente ti direi di no. Anche per quanto riguarda i contenuti delle liriche dei pezzi, in ogni disco si nota una certa compattezza interna ma anche una chiara alterità tra un capitolo e l’altro della trilogia.
Ad essere collegati sono proprio i tre dischi e il collegamento è di tipo puramente “alfabetico”: “Acidi & Basi, prima e seconda lettera dell’alfabeto; “Metallo non Metallo”, M lettera centrale, l’undicesima, dell’alfabeto; “Zero”, ultima lettera. Il collegamento è poi contenutistico: i primi due sono due coppie di opposti basilari in chimica e il terzo è l’annullamento di tutto quel che è successo prima. C’è da dire che Morgan attinge spesso a suggestioni scientifiche nei suoi testi, ma nessun collegamento tra singole canzoni è ancora stato svelato.
Se mai mi venisse qualche idea ti farò sapere!
Spero di aver colto il senso della domanda e di averti risposto in modo chiaro!29 Giugno 2008 alle 7:41 #19249SappyModeratoregrazie ico14 ico01 ico03
4 Luglio 2008 alle 17:51 #19138AnonimoOspiteARANCIA MECCANICA di Stanley Kubrick
questa recensione è abbastanza inutile…nel senso che credo che tutti conosciate e lo abbiate visto.non credo che sia poco nascosta la mia passione (forse ossessione) per questo film…l’avrò visto minimo 10 volte…e nn m stanco mai di rivederlo perchè in base al mio stato d’animo,al periodo che sto passando,ogni volta riguardarlo m trasmette emozioni diverse…pensate che ora la mia alla scena dello stupro della moglie dello scrittore cn alex che canta “singing in the rain” m viene da ridere…e rido anche ora a pensarci.
ok la faccio breve ed arrivo al punto:fare una recensione su un tale capolavoro,non so ma mi sembrava quasi un’offesa,nel senso che qualsiasi parola forbita,e capacità sintattiche eccellenti (lo ammetto sn un se*a in italiano) nn sarebbero state abbastanza…e quindi ho pensato di lasciare che sia il film stesso a presentarsied eccovi il trailer,così come nel 1971 è stato visto
e non potevo non mettere anche questa scena di apertura dv compaiono già tutti gli ingredienti del film : pop art,sessualità esplicita(che come diceva kubrick è l’unica cs che risveglia lo spettatore dal torpore), droga etc etc
vi consiglio anche la visione della “meccanica dell’arancia”,documentario sul film,che spiega e arricchisce di particolari questo capolavoro della cinematografia
spero che con questa recensione(se così si può chiamare) vi venga la voglia di guardarlo o riguardarlo(per che già ne ha apprezzato la visione…cm farò io domani appena sveglia…colazione a base di “arancia meccanica” ico08 )
4 Luglio 2008 alle 19:39 #19170Kurt74Amministratore del forumprima che nasca un’altro regista come kubrick ne deve passare acqua sotto i ponti.
e’ un genio assoluto
in genere i registi diventao bravi in un genere e lo portano avanti, lui invece ha cambiato genere infinite volte ma quello che tocca e’ tutto oro.non sapevo del documentario, grazie, senti ma ultimamente c’e’ in giro una pubblicita’ di un film cdove all’inizio cita arancia mneccanica, cosa e’ ?
5 Luglio 2008 alle 7:03 #19139AnonimoOspiteKurt74 – 4/7/2008 9:39 PM
non sapevo del documentario, grazie, senti ma ultimamente c’e’ in giro una pubblicita’ di un film cdove all’inizio cita arancia mneccanica, cosa e’ ?
il film si chiama funny games,esce l’11 luglio, dovrebbe essere ispirato ad arancia meccanica, lo andrò a vedere ma sinceramente ho un pò storto il naso quando ho visto la pubblicità, nn si può imitare un capolavoro, è cm se si volesse riaffrescare la cappella sistina o reinterpratare la gioconda in chiave moderna,insomma sarebbe una gran cazzata…ma nn si sa mai…magari nn è un rifacimento del film d kubrick ma ne prende solo spunto….vedremo
5 Luglio 2008 alle 7:12 #19140AnonimoOspiteAvete letto il libro da cui è tratto il film? “Arancia Meccanica” di Anthony Burgess. Un capolavoro cinematografico che nasce da un capolavoro letterario. Se non l’avete già fatto, leggetelo, ve lo consiglio caldamente.
Burgess e Kubrick, due geni assoluti.5 Luglio 2008 alle 10:26 #19284ENDLESSPartecipanteArancia Meccanica…uno dei mie film preferiti.
…è un delitto non considerarlo un capolavoro, un delitto capito?!? UN DELITTO DELITTO DELITTO DELITTOOOOOOOOOOOO!!! ico075 Luglio 2008 alle 10:46 #19141AnonimoOspiteAnorexorcist – 5/7/2008 9:12 AM
Un capolavoro cinematografico che nasce da un capolavoro letterario.
Burgess e Kubrick, due geni assoluti.concordo pienamente ico03
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