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8 Dicembre 2007 alle 12:56 in risposta a: il concerto (nirvana) che piu vi piace, vi stimola! #17397VERSE CHORUS VERSEPartecipante
l’unplugged è favoloso…ma anche il live ad amsterdam del 91 nn è male…lo ascolto spesso dato che c’è l’ho in audio-cassetta…e mi piace molto, anche se nella versione pubblicata di questo live mancano alcuni brani, se nn mi sbaglio manca: come as you are, territorial pissing e forse qualcun’altro e anche l’ordine delle tracce nn è uguale, ma comunque apparte questo resta secondo me uno dei migliori live fatti dai nirvana… ico03
VERSE CHORUS VERSEPartecipantesi…nella soundtrack di beavis and butt-head c’è i hate myself and i want to die…su no alternative c’è verse chorus verse…cmq entrambe le versioni senza mixsaggio le ho su in utero the demos… ico03
VERSE CHORUS VERSEPartecipantegià, vero…se nn erro è menzionata con il titolo verse chorus verse…ed è la versione che proviene dai demo dei pachyderm studios x in utero…ho questa versione su in utero the demos… ico03
VERSE CHORUS VERSEPartecipantema prima del cofanetto nn è stata messa da nessun’altra parte…si potevano sforzare a metterla nel greatest hits…questa cosa a me dispiace parecchio perchè sappy è una canzone molto molto valida… ico03
VERSE CHORUS VERSEPartecipantesappy è la song dei nirvana meno considerata…hanno provata a registrarla x tutti i tre album in studio e nessuna delle versioni ha visto publicazione neanche su incesticide… ico01
VERSE CHORUS VERSEPartecipanteNirvana – Unplugged In New York
La bellezza, la sincerità e l’amore per la musica di quel genere chiamato grunge, crocevia fondamentale per il rock dei ’90, sono emersi chiaramente quando certi gruppi hanno tolto le distorsioni da brani diventati famosi proprio per la loro fragorosità e incuria negli arrangiamenti. I Nirvana si gettano anch’essi nell’esperienza del concerto acustico, l’Unplugged, quando è da non molto uscito l’album-testamento “In Utero”. E ci regalano una performance davvero entusiasmante, con una band in forma e un Cobain che non delude, anzi, oltre a cantare alla grande è disponibile perfino allo scherzo, cosa strana per uno che medita da tempo di lasciare questo mondo. Ma parliamo di musica, perché troppe cose sono state dette sulla morte di Cobain e non vogliamo certo aggiungerne altre in questa sede. L’Unplugged in New York dei Nirvana è senza dubbio il più famoso dei concerti acustici dell’epoca grunge, e questa fama è senz’altro meritata anche se a mio parere quello degli Alice in Chains è leggermente superiore a questo. Quattordici canzoni, di cui ben sei cover, ma la cosa più importante è che Cobain e i suoi lasciano fuori i brani più noti, tranne Come As You Are, e riescono lo stesso a regalare al pubblico grandissima musica senza svendere ulteriormente pezzi come Smells Like Teen Spirit o Rape Me, In Bloom o Lithium, che forse avrebbero anche reso bene in versione acustica. A scaldare gli animi ci pensano subito About A Girl, direttamente da Bleach, e la già citata Come As You Are. La prima, totalmente spogliata da qualsiasi distorsione, suona quasi come un brano beatlesiano, con le ovvie differenze, naturalmente. Come As You Are invece non è molto differente dalla versione presente su Nevermind, anche perché il pedale inserito da Cobain ricrea benissimo l’atmosfera dell’originale. Il terzo brano, Jesus Doesn’t Want Me for a Sunbeam è subito una sorpresa: si tratta di una cover dei Vaselines, gruppo che già i Nirvana avevano omaggiato altre volte. Dico sorpresa perché la presenza di una fisarmonica (suonata da Novoselic, mentre Grohl viene “retrocesso” al basso) in un gruppo grunge, che tra l’altro suona un brano che in origine era un canto natalizio, è una cosa abbastanza inusuale (ma va detto che i Nirvana si erano serviti di strumenti non proprio “grungeschi”, come il violoncello, già in precedenza). Sorprende anche la scelta di suonare una cover di David Bowie, The Man Who Sold the World, davvero stupenda anche nella versione dei Nirvana, con un’interpretazione catartica di Cobain. Curiosità: Cobain, alla fine dell’esecuzione, dice qualcosa tipo “Giuro di non aver fatto cazzate”. Dopo questa cover e dopo un breve dialogo col resto dei musicisti, Kurt suona da solo Pennyroyal Tea che, totalmente disadorna di distorsioni e batteria, crea un’atmosfera intima, facendo di questo brano uno dei più amati dai fan. Il violoncello di Loti Goldston impreziosisce l’esecuzione di Dumb, mentre la classica Polly viene suonata senza particolari ritocchi rispetto all’originale, com’è giusto che sia. Benissimo anche On A Plain, brano “minore” di Nevermind, che in questa nuova veste non può non riportare alla mente un’altra delle influenze “nascoste” di Cobain, i Beatles. Il violoncello di Loti Goldston ritorna anche nella ballata Something in the Way, brano che chiudeva degnamente Nevermind (se si esclude la ghost-track Endless, Nameless), e che degnamente viene riproposto anche nell’Unplugged. I tre pezzi successivi sono altre tre cover, tutte e tre dei Meat Puppets: Plateau, Oh Me e Lake of Fire sono tre brani quasi country in cui emerge, specie in Plateau e in Lake of Fire, la grande abilità di interprete che Cobain aveva: sparite le urla disperate che avevano reso famosi i Nirvana, restava comunque una voce davvero emozionante. La conclusione dell’Unplugged è memorabile: dopo la canzone-testamento All Apologies, in cui è molto bello il mantra finale modificato per l’occasione in un “All alone is all we are”, “siamo tutti dei solitari”, Cobain regala un’interpretazione stupenda di Where Did You Sleep Last Night del cantautore Huddie Ledbetter, conosciuto anche come Leadbelly. Straordinario, emozionate, viscerale, l’urlo che accompagna la parte finale della canzone, in cui Cobain mette davvero tutta l’anima in musica, quella stessa musica che è stata la sua gioia e il suo dolore, la sua cura e la sua malattia, la sua vita e, purtroppo, la sua morte.
Tracklist
1. About a Girl
2. Come As You Are
3. Jesus Doesn’t Want Me for a Sunbeam
4. The Man Who Sold The World
5. Pennyroyal Tea
6. Dumb
7. Polly
8. On a Plain
9. Something in the Way
10. Plateau
11. Oh, Me
12. Lake of Fire
13. All Apologies
14. Where Did You Sleep Last Night?VERSE CHORUS VERSEPartecipanteMELVINS – HOUDINI
Il disco viene registrato con la Atlantic nel 1993 e probabilmente se non fosse stato per il fenomeno Nirvana, i Melvins non avrebbero ottenuto il contratto con la major: ciò non significa che il gruppo non meritasse una pubblicazione su scala maggiore. Nonostante ci si trovi in piena esplosione grunge-pop il gruppo si discosta per alcune scelte, vuoi compositive, vuoi sonore, da tutto ciò che ha reso Seattle la culla di tale movimento.
La formazione prevede “King” Buzz Osbourne (chitarra/voce) Dale Crover (batteria), l’anima del gruppo, mentre al 4 corde si alternano “Lorax” e Billy Anderson con il curioso intervento di Kurt Cobain con chitarra e percussioni in alcuni frangenti del disco. Normalmente i pezzi d’apertura sono quelli d’impatto: in questo caso l’impatto della minacciosa Hooch è quanto di più evidente abbiano lasciato i Black Sabbath nella mente di Buzz. Il cantato aggressivo e alienato raggiunto in incisività dal duo chitarra-batteria picchia fuori dagli altoparlanti con paradossale pregiata semplicità ritmica, il tutto cementato da un basso sottomesso a quest’opera di violenza sonora. Il prezzo da pagare è presto detto: nella sua regolarità emerge il minimalismo che caratterizzerà buona parte dei dischi a venire.
Night Goat si propone con un opaco distorto di basso raggiunto dagli altri 2 strumenti dopo pochi secondi preparatori, e non molto più in la ci si trova immersi in una palude sonora fatta di urla, piatti e corde sferraglianti, per poi ripiombare nel ritmo cupo e claustrofobico della strofa. Un altro ritornello ed il pezzo matura del tutto andando infine scemando nel silenzio. Quello che rimarrà della agghiacciante Nigh Goat sarà come il ricordo svanito di un incubo notturno, a farne uno dei pezzi più celebri di sempre della band.
Lizzy ci riabitua a sonorità incontrate nei già citati Nirvana (o Pixies), mentre nell’irrompente ritornello la voce ruggisce elevandosi sulle distorsioni, e se le mani si dilettano in giochi armonici e bendsblues, si verrà bruscamente scossi dall’iniziale atmosfera pacifica con sconcertante gusto musicale. Passando dalla eccellente quanto struggente cover Going Blind dei Kiss, Honey Bucket si presenta come la più violenta traccia di Houdini: essa si sviluppa selvaggiamente nell’arco di 3 minuti ed il tiro del pezzo è sfrenato creando il caos…da pogo sicuro.
Hag Me è la testimonianza dello sludge metalmelviniano come viene “illustrato” dai 7 minuti di durata, lento e bombardante. Constatando la piega che la tracklist sembra aver preso sino a questo momento, ad aspettarci alla numero 7 è la pop Set Me Straight, dal motivo molto orecchiabile, che rimarrà impresso a lungo termine nel fischiettare di molti.
Sky Pup è un genuino giro di basso dalle sensazioni decisamente avvenenti e dai suoni grotteschi.
La formula funziona grandiosamente coniugando gusto compositivo con orecchiabilità. TeeteCopache riconduce l’ascolto ad atmosfere più consone ai Melvins, con un basso schietto, elementare, primitivo, fondamentale e chitarra a tratti lineare, spesso ineccepibile.
Il disco si conclude con l’ipnotica Pezil Bomb e Spread Eagle Beagle che costituiscono zone non del tutto esplorate.
Molto probabilmente l’album migliore che possiate ascoltare per conoscere i prodigiosi e rari Melvins, se ancora non sapete quali magie possano mostrarvi: chi invece già è cultore del gruppo di Seattle, molto probabilmente, approverà.VERSE CHORUS VERSEPartecipanteputroppo e sottolineo 1000000000000000 volte purtroppo di marlasa in provincia di trapani in sicilia….
VERSE CHORUS VERSEPartecipanteNIRVANA- IF YOU MUST
I can read, I can write
I can breathe, proven fact
Bless my greed, crease unfold
Is it me, or my ego
Write some words, make them rhyme
Pieces for, story line
Set the mood, something new
Is it me, or my attitudeIf you want, to belong
And you miss, the extremes
The extremes, acted out
Practicing
Perfecting
Pressuring
Unto to meI will wade, in the fire
To explain, your asylum
Idle times, analyzing
We’ll compare, all our sightings, come onI speak, to hear, my voice
troppo bella…lui urla di passione…indescrivibili emozioni…
VERSE CHORUS VERSEPartecipante20
IF YOU MUST (NIRVANA)
I can read, I can write
I can breathe, proven fact
Bless my greed, crease unfold
Is it me, or my ego
Write some words, make them rhyme
Pieces for, story line
Set the mood, something new
Is it me, or my attitudeIf you want, to belong
And you miss, the extremes
The extremes, acted out
Practicing
Perfecting
Pressuring
Unto to meI will wade, in the fire
To explain, your asylum
Idle times, analyzing
We’ll compare, all our sightings, come onI speak, to hear, my voice
questa canzone mi fà venire la pelle d’oca…lui urla di passione, questa canzone mi trasmette emozioni indescrivibili…
ico03 ico03 ico03 ico03 ico03 ico03VERSE CHORUS VERSEPartecipantesemplicemente geniali….insieme agli AFTERHOURS e i VERDENA sono le uniche band italiane che ascolto….l’album catartica è subblime…e così bello, così noise, così grunge che ti cattura… ico03 ico03
VERSE CHORUS VERSEPartecipantescusate se intervengo di nuovo ma ho appena finito di fare la copertina del demo…quella era soltanto una prova…quella definitiva c’è l’ho pronta…appena finisco di ultimare i dettagli e stabilire in quante copie stamparlo vi manderò la copertina…ps: il tema è sempre quello delle mucche, VI PREGO NN MI CHIEDETE IL PERCHE’!!!!!!!!! ico03 ico01 ico03 ico01 ico03 ico01
VERSE CHORUS VERSEPartecipantescusate se intervengo di nuovo ma ho appena finito di fare la copertina del demo…quella era soltanto una prova…quella definitiva c’è l’ho pronta…appena finisco di ultimare i dettagli e stabilire in quante copie stamparlo vi manderò la copertina…ps: il tema è sempre quello delle mucche, VI PREGO NN MI CHIEDETE IL PERCHE’!!!!!!!!! ico03 ico01 ico03 ico01 ico03 ico01
VERSE CHORUS VERSEPartecipantescusate se intervengo di nuovo ma ho appena finito di fare la copertina del demo…quella era soltanto una prova…questa è la copertina definitiva… ico03 ico03 ico03
VERSE CHORUS VERSEPartecipanteio x adesso son un ONE-MAN-BAND purtroppo, sto autoproducendomi un demo di 6 pezzi sotto lo pseudome di FAT KAT il demo si chiamerà WHAT ELSE? sono 6 pezzi in puro stile grunge primordiale…le mie registrazioni inizialmente le faccio su nastro x poi passarle al computer e poi su cd…la qualità del suono nn è come quella in studio però è gradevole…
ico03 ico03 ico03 . se poi volete una copia o volete ascoltare le song appena sarà pronto, cioè poco dopo natale perchè al momento è in fase di registrazioni, me lo dite e provvedero… ico03 ico03 ico03 …se riuscirò a trovare un batterista e un bassista serio e nn come quei pangiapane a tradimento che ho avuto farò qualcosa + professionale… ico03 ico03 ico03…questa è l’immagine della futura copertina che è ancora in fase di lavorazione…PS. faccio tutto io, stampo, produco la copertina…x il passaggio da nastro a cd ci pensa il mio amico GAS… -
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