Risposte nei forum create
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scoffPartecipante
Kurt74 – 25/4/2010 23:18
Con questo la sposa subito 🙂
Ten, edizione ‘Super Deluxe edition’ con i due cd, il DVD, ben 4 LP e una replica di ‘Momma-son’, primo demo registrato dai Pearl Jam con dentro “Alive”, “Once” e “Footsteps”.
essendo uscito da poco si trova facilmente, servono pero’ sui 150 euro
e sto punto ci paga il pranzo nuziale 🙂
scoffPartecipantebentornata doll ico01
scoffPartecipantePolly12 – 14/4/2010 20:32
Fanculo al greco ”-.- , forse l’avrò detto 390348 volte..ma io e la III declinazione non andiamo daccordo.. ç______ç
aaaaaah mostruosa terza declinazione u.u ci passano tutti don’t worry don’t worry xD
scoffPartecipanteDollSteak – 13/4/2010 17:10
Fanculo alle valigie: non sono mai stata capace di farle e dubito imparerò a questa stupida età :
Vi saluto foro: parto per una entusiasmante sortita scolastica a Praga.
Mi mancherete belli *__*divertiti cara 🙂
scoffPartecipantegrazie mille thebeatter 🙂
di spendere dindini per i dvd dei simpson non mi va proprio, per quanto li adori xD grazie comunquescoffPartecipanteper quello che ho sentito dallo spezzone reperibile sul tubo, pino criticava l’idea del suicidio (cosa per me giusta), mentre elogiava il lato artistico di kurt. ovviamente tutto detto con termini finissimi a lui soliti ico03
non so se sia costretto a criticare tutto per via del contratto, dato che non passa giorno che non ripeta che lui non viene pagato per tenere un programma. se non viene pagato mi sembra strano che abbia tali “restrizioni”.
scoffPartecipantebuona pasqua carissimi nirvaniani
scoffPartecipantecon gli stuntbox in cartello ci sarà la folla ico14
scoffPartecipante
che voce…scoffPartecipante
che voce…scoffPartecipantebenvenuto 🙂
scoffPartecipanteRixx – 8/3/2010 22:17
P.s. Grazie per il transcript del live report di Rumore,è la meglio recensione che abbia letto finora sul concerto. ico01
figurati ico01
scoffPartecipantegioisci delle disgrazie altrui ahahah
scoffPartecipantela rivista è troppo grande, non entra tutta nello scanner, ma te lo riscritta.
Questo è uno di quegli eventi che non passano inosservati. Le Hole mancavo dall’Italia da ’99, l’ultimo disco risale al ’98 e in versione solista al 2004, e tra i prblemi personali, lo scioglimento della band nel 2002 e i conntinui ritardi sulla pubblicazione del nuovo lavoro (NNpbpdy’s Daughter, previsto per fine aprile), in molti la davano per finita. E invece eccola qui, aggressiva più che mai e in buona forma (nonostante gli evidenti ritocchi e l’età che avanza), pronta a rimmetere in piedi il suo vwcchio gruppo riscattando così anni di silenzio bruciti tra gossip e riabilitazioni. La data è sold out dopo pochi giorni, e considerato che sono solo tre le performance europee, arriva gente da tutte le parti, dalla Norvegia alla Sicilia. Aperti i cancelli la sala si riempie in un lampo di emuli di Cobain, sosia della Love con capelli platinati e coroncine da reginette di bellezza, punk con creste fuori misura, giovani fashion girls, semplice fan… insomma, tutti vogliono vedere la rockstar (donna) più discussa degli ultimi 20 anni.Sale sul palco sicura di sè e “arrabbiata” attaccando le note distorte e disturbanti di Pretty on the Inside, che insaspettamente si tramutano in un azzeccato omaggio agl Stones (Sympathy for the devil), poi prosewgue con un’altrettanto violenta Skinny Little Bitch (pezzo nuovo che suona come una ghost-track del primo ruvido album), e in seguito sobilla il pubblico già in delirio con la ferocia merlettata di uno dei classici del repertorio Hole, Miss World. Adesso comincia ad intergire con la folla , scherza e manda a diavolo la sua assistente che sbaglia le proiezioni sul monitor piazzato davanti alla cantante (che a quanto pare ha bisogno di leggere testi e accordi a memoria per paura dei vuoti di memoria). al fianco della Love -vestita dall’esclusivo marchio californiano Rodarte con pizzi, macramè e raso oro e nero- il rimpiazzo di Eric Erlandeson, Micko Larkin, due turnisti al basso e alla batteria (in aattesa del rientro in squadra di Melissa Auf Der Maur). Violet è furia cieca che si scatena in un pogo selvaggio, Letter To God (scritta dall’amica Linda Perry) è una messa a nudo commovente, Dirty Girls brucia come ai tempi di Live Trough This, Malibù e Celebrity Skin sfamano le bocche dei meno fanatici, essendo le cose di maggior successo partorite dalla band. il bis è da fiato sospeto, inanellando una dietro l’altra Doll Parts (un’autobiografia bruciante e disperata), una cover degli Smiths (Suffer Little Children) e una toccante versione di Northern Star (ballata scritta per Cobain) con la diva maledetta che alza gli occhi al cielo e si perde tra i suoi rancori. Courtney è tornata, non c’è dubbio, ha una band solida che l’accompagna e ha dimostrato- nonostante l’estromissione di Erlandson sia stata un duro colpo per i fan- che il marchio Hole è suo, con tutto il fango, la polvere e la grazie che porta parresso. Barbara TomasinoscoffPartecipanteuna recensione su rumore l’ha definito un grande concerto… ma chi c’è stato?
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