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byaaPartecipante
purtroppo Krist negli anni non si è mai allargato troppo sul materiale che potrebbe possedere su quegli anni,forse anche nastri ecc,e poi mi fa piacere vedere in foto Big John Duncan che in nessuna biografia nirvaniana viene mai intervistato pur essendo stato seppur in una sporadica occasione sul palco come secondo chitarrista(a New York nel 1993)
byaaPartecipantela cosa strana di queste foto è che il fotografo ritenne sempre questa session fotografica come malruiscita ed inutilizzabile tanto che in varie biografie fu considerata un mezzo disastro,cosa che non sembra dalle varie foto che escono fuori negli anni
byaaPartecipanteoltretutto nella biografia di Kiedis dei RHCP pubblicata tanti anni fa vengono menzionati vari aneddoti sui giorni trascorsi insieme e su alcuni backstage di quei concerti brasiliani,tenendo conto dei buoni rapporti che c’erano tra i componenti dei gruppi
byaaPartecipantel’ho trovato un buon documentario,con immagini e interventi validi,direi da vedere almeno una volta
byaaPartecipanteAvevo il sospetto anch’io che non fosse una produzione rai,ma un documentario uscito anni fa però mi pare mai visto in Italia.Per caso è quello con interventi di Leland Cobain o altri con i nirvana dei primi tempi?
byaaPartecipantebenvenuta,da quanto tempo segui i nirvana?
byaaPartecipanteIo purtroppo temo che dietro il film di Morgen così come dietro altre cose uscite negli ultimi anni sulla figura di Cobain ci sia purtroppo l’idea di riabilitare per così dire la figura di Courtney che negli anni immediatamente successivi alla morte di Kurt era malvista da tutti praticamente.Il primo a riabilitarla fu il libro di Charles Cross di non ricordo quale anno dove la presenza di Courtney era sempre più aleggiante.Per quanto mi riguarda dal docufilm di Morgen escono male praticamente tutti i familiari di Kurt,l’unica persona che come sempre è da rispettare è quella del grande Novoselic che piaccia o no è quello che su questa terra conosceva Kurt meglio di chiunque altro persino più dei familiari.Peccato che Krist non abbia mai voluto scrivere una vera e propria autobiografia negli anni,lui si che avrebbe titolo a parlare dei Nirvana sulla musica mica per gossip o altro
byaaPartecipanteMi inserisco di botto nel discorso vita di Kurt facendo alcune considerazioni:Cobain era sicuramente una personalità complessa difficile da capire ma l’errore comune che si fa è quello di pensare che una persona sia o buona o cattiva in toto,quando invece tutti siamo un misto di varie cose.Avendo letto quasi tutte le biografie prima citate,dalle stesse si possono estrarre episodi nell’uno e nell’altro senso:in generale il Cobain dei primi tempi viene ricordato da tutti quasi sempre positivamente(nella biografia di Everett True un musicista di Seattle dei Catbutt definisce Kurt un fratello,un sempliciotto,una bella persona),chi invece lo ha frequentato per molti anni anche dopo il successo o i problemi di droga ha opinioni molto diverse).Il libro di tale Sandford citato prima lo lessi anni fa,secondo me dice solo balle(tipo che Kurt una volta quasi violentò una ragazza oppure che adorasse il diavolo o cazzate simili)qundi non è affatto attendibile.Da altre fonti all’opposto invece si crede ad un Cobain quasi angelico,sensibile che non voleva il successo e cose simili.Nel mio piccolo posso dire che spesso mi capita di incontrare artisti italiani della musica e non,e quasi tutti di persona sono molto diversi da come appaiono come artisti,figuriamoci dunque una star come Cobain come tutti quelli che lo hanno conosciuto possano avere su di lui ricordi contrastanti.La verità non esiste perché nel mondo siamo tutti diversi e nessuno è solo buono o solo cattivo come ci piace credere per comodità
byaaPartecipantei primi sembrano quasi tutti campani o napoletani,i successivi mi sembrano pugliesi forse del salento visti anche i suoni
26 Gennaio 2015 alle 2:32 in risposta a: Nirvanaitalia – “Nirvana Punk To The People” serata evento con concerto tributo #43773byaaPartecipanteè stato un buon concerto,mi aspettavo però sinceramente più gente visto che c’era anche la mostra,comunque va bene uguale
byaaPartecipantegrazie del benvenuto,prima ero sull’altro forum,quello rosso per intenderci
byaaPartecipantea dire il vero Jason fu allontanato perché a detta delle varie biografie nirvaniane aveva rispetto a Kurt e Krist un atteggiamento da rocker eccessivo(come ad esempio portarsi ragazze nei camerini o cose di questo tipo)e i nirvana sembravano volersi allontanare dagli stereotipi rock dell’epoca.Forse il discorso musicale viene in secondo piano visto che di fatto a Jason così come agli altri secondi chitarristi che affiancarono Kurt veniva sostanzialmente chiesto solo di sostenere il suono dal punto di vista ritmico e niente di più;nelle varie session in studio Kurt era sempre l’unica chitarra della band e lo stesso Pat Smear in seguito in studio non partecipò mai (neanche nelle ultimissime registrazioni ai Robert Lang studios nel 94).Semmai sarebbe stato interessante vedere come sarebbero potuti essere i nirvana con un secondo chitarrista in pianta stabile dal vivo e in studio
13 Gennaio 2015 alle 1:46 in risposta a: Nuovo libro: I found My Friends-The oral history of Nirvana #43739byaaPartecipanteviste le premesse sembra davvero un ottimo libro,sopratutto se ci sono interventi di Yuri Lanquette del quale ricordo una particolare intervista fattagli nello special cartaceo Rockstar nel lontano 2006 in cui questo fotografo raccontava varie cose inedite su Kurt
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