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leonoraPartecipante
Devo leggerlo. Be’ in All the madmen si parla di Ray Davies, Syd Barrett, Pete Towshend, David Bowie e Nick Drake e anche se non mi prendono tutti allo stesso modo, devo dire che consiglio caldamente questo libro. Ci sono tanti aneddoti 🙂
leonoraPartecipanteeheeh in questo periodo rileggo dei capitoli, finiti i Sonic passo di nuovo dai Butthole Surfers. Ultimamente mi prende tantissimo All the mad men, il lato oscuro del rock
leonoraPartecipanteo.o segno, è il mio nuovo canal jimmy
leonoraPartecipanteanche i vicini! Grazie Kurt, da questo mese provo i sei mesi d’abbonamento e vedo come va- intercettando il postino per evitare smarrimenti -. Probabilmente qualcosa sui Nirvana uscirà nei prossimi mesi, no? .Per quanto riguarda il libro, be’ devo dire che è un pezzo da avere, dai fanatici agli occasionali bisognosi di stimoli ” nuovi” 🙂 p.s: ho adorato la storia dei Minutemen narrata in American Indie
leonoraPartecipanteBe’, è anche vero che nell’epoca dei social è difficile non venire a sapere della dipendenza di una celebrità. Poi, certo, ci sono le eccezioni 🙂
leonoraPartecipantescemata, diciamo così, fermata tra virgolette. Rispetto a vent’anni fa le acque si sono un po’ calmate o sono più discreti. Vent’anni fa nessuno si sarebbe immaginato un Depp nel nuovo millennio.
leonoraPartecipante🙂
leonoraPartecipanteconfermo, è l’edizione che ho qui accanto :3 per la rivista, consigli? Pensavo di abbonarmi e vedere se esce qualcosina per APRILE, che dite?
leonoraPartecipantep.s: è spettacolare
leonoraPartecipanteil libro? Be’, prende sette decadi di musica. Le recensioni vanno da Duke Ellington al nuovo millennio passando per Beefheart, sex pistols, Minutemen, Xtc e ovviamente i Nirvana. Sulla copertina dei 90s trovi Kurt come in quella dei 60s i Beatles 🙂
leonoraPartecipantese leggo qualcosa aggiorno il post 🙂
leonoraPartecipanteyep
leonoraPartecipantepiù che altro pensavo – non so Rixx- che questa pessima tendenza a Hollywood si fosse “fermata” dopo Belushi e River Phoenix. Evidentemente no… ._. Personalmente ho sempre ritenuto che la giovane hollywood post 2000 fosse caratterizzata da un clima “salutista” come quello che attraversò il cinema negli anni ’30 dopo gli eccessi e gli scandali dei primi anni. Basti pensare a gente come Lindsay Lohan, il suo comportamento non è così esagerato se paragonato al panorama passato. Purtroppo queste disgrazie continueranno a colpirci dentro e fuori dal cinema.
leonoraPartecipanteio mi accontento dei chupa chups
leonoraPartecipantema davvero è così duro? No, ditemelo, perché magari non me ne rendo conto e non voglio mancare di rispetto a nessuno 🙂 eheh
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