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fecalmatter93Partecipante
ciao questa è la mia recenzione di king animal dei soundgarden
Been Away Too Long, già uscito come singolo, è una sorta di hard rock vecchia scuola, quasi Ac/Dc, seppur con imprevisti cambi di melodia, che presenta chitarre molto distorte ma un sound non troppo pesante, ma anzi dinamico e ballereccio, e inoltre un Cornell in gran forma, vista l’età. Insomma, un classico pezzo della seconda parte della carriera dei Soundgarden, ottimo per aprire un disco.
Il secondo brano, Non-State Actor, attaca con un riff “heavy blues” di Thayil e un grido rauco di Cornell, che persiste per tutto il brano suonato da un basso e da una chitarra, mentre altre linee melodiche si sovrappongono alla base musicale e Cameron picchia sulla batteria come fosse un pezzo hardcore. Una sorta di Black Sabbath adrenalinico, bel pezzo.
By Crooked Steps, di Cameron, è più melanconico, scandito da power chords di Thayil, e con inserti di chitarra sintetizzata che snocciola melodie psichedeliche ed orientaleggianti, mostrando l’amore del quartetto per il rock psichedelico. Certo, mai quanto in A Thousand Days Ago, scritto da Thayil, in cui riecheggia una sorta di sitar anni ’60 tra le potenti chitarre e tamburi tra i colpi di batteria. Puro art pop.
Anche il brano seguente, Blood on the Valley Floor, è di Thayil, e si sente poichè in primo piano ci sono chitarra e basso pesanti e molto distorti; sembra quasi un pezzo uscito da Badmotorfinger, anche per la cupezza, se non fosse per gli effetti e le sovraincisioni vocali (comunque gran lavoro di Cornell) e la seconda parte della canzone, molto meno casinara e più delicata.
Bones of Birds di Cornell è una ballata più introspettiva, in cui spiccano il testo e la voce, oltre ad un insolito piano suonato proprio dall’autore. Un pezzo che punta sull’emotività più che sull’impatto sonoro. Segue Taree, primo pezzo del disco di Shepherd, che pur essendo un pezzo pop abbastanza lineare è particolare per il sound quasi country rock che esce soprattutto negli assoli di chitarra.
Il secondo brano di Shepherd è Attrition, ma a differenza del precedente è un pezzo adrenalinico e punkeggiante, che parte a mille. Le linee di chitarra disegnate da Thayill sono sempre molto originali e creative, anche se in questo pezzo, come negli altri di questo tipo nel disco, si sente un avvicinamento al sound che va per la maggiore nel rock contemporeneo, cioè di gruppi come Queens of the Stone Age o Foo Fighters (in realtà, a pensarci bene, sono questi gruppi che hanno ripreso i Soundgarden).
Il nono pezzo, Black Saturnday (che praticamente vuol dire Black Sabbath, no?) è firmato da Cornell (primo di una tripletta). L’inizio è acustico, solo chitarra e voce, a cui si aggiungono poi tamburi, che scandiscono un ritmo tribale, e in un crescendo tutti gli altri strumenti fino alla chitarra elettrica, che riprende la melodia dell’acustica vivacizzandola. Ancora una volta l’atmosfera della canzone è molto eterea, rarefatta e psichedelica. Il momento migliore arriva dopo il ritornello, quando gli strumenti (purtroppo solo per qualche secondo) si scatenano e sopraggiunge perfino un sassofono.
Halfway There, a mio parere, è uno dei pezzi più semplici e deboli dell’album: anche se comunque orecchiabile e piacevole, non presenta alcun elemento originale che spicchi nella struttura pop del brano. Comunque si lascia ascoltare. Worse Dream inizia con un bel giro di basso e sviluppa un suono più rock del precedente, soprattutto nella parte centrale e finale, che ricorda i vecchi tempi grunge senza però uscire dai canoni del pop. Il penultimo brano, Eyelid’s Mouth, è molto simile al precedente, dal quale si differenzia però per la buona idea del coro quasi borbottato nel ritornello e per le atmosfere più opprimenti. Poi grande assolo di Thayil. Il disco si chiude con Rowing (Shepherd/Cornell), bella canzone anch’essa molto blues, ma un bleus molto lento ed acido, condito con dell’ haevy metal; una canzone a metà tra Cream e Black Sabbath.
Su iTunes, al prezzo di 12,99 euro è disponibile la versione deluxe, che francamente non aggiunge molto all’album, offrendo quattro demo di pezzi già presenti nel disco (Worse Dreams, Black Saturday, By Crooked Steps, Halfway There), che comunque non sfigurano, anzi.
Insomma, l’album non può dirsi a livello dei capolavori dei Soundgarden, ma sicuramente la reunion non è stata solo frutto di opporunismo; anzi, il gruppo è molto vitale e ha registrato uno dei migliori dischi rock degli ultimi anni.fecalmatter93Partecipantegrazie per l’accoglienza, mi troverò bene di sicuro, è bello conoscere gente con gusti musicali simili ai propri!
fecalmatter93Partecipanteciao a tutti sono edoardo e ho 19 anni. mi piace molta musica differente, ma ovviamente i nirvana sono il mio gruppo preferito 🙂
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