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5 Ottobre 2005 alle 20:01 #9104AnonimoOspite
nel senso che non è proprio poesia, nel senso di struttura, rima o altro, ma sono cose dettate dal cuore, senza usare il cervello per controllare le emozioni, come la poesia. capito? io ad esempio scrivo (oltre ai testi dele canzoni) qualcosa che sembra poesia, ma non ne ha ne la struttura ne la rima, ma sono cose sincere come i versi poetici.
5 Ottobre 2005 alle 20:07 #9105AnonimoOspiteSLIVER – 5/4/2005 8:56 PM
Agitazione
Velocità
Ansia
Tutto fermo
Mi sento strano
Galleggio
Affogo
Torno a galla
Mi spavento alla minima vibrazione
Di nuovo sotto
Irrealtà
Verità
Ricordi
Pensieri
Immagini
Immaginazione
Schiavo del mio cervello
È pazzia questa?hei sliver, posso usare questo testo per una mia canzone? mi piace molto, e se mi dai il permesso la tradurrei in inglese (parola per parola), così si adatta meglio ad una mia canzone che per ora ha solo il titolo. ci stai? ico03
7 Ottobre 2005 alle 18:07 #9128SLIVERPartecipantesi tranquillo..però poi in qualche modo la voglio sentire ico03 ico03
11 Ottobre 2005 alle 12:31 #9106AnonimoOspiteil tuo bambino
ha ancora bisogno di latte
versi ,carezze ,sculacciate
prenotate dolcezze e obblighi
affiatati commenti di rutin
ritardi seguiti da un orologio
più veloci di secondi
amati da centinaia di mondi12 Ottobre 2005 alle 14:28 #9129SLIVERPartecipantestupenda ico10
io non sto scrivendo più nulla forse perchè finalmente sono sereno o forse sono solo troppo occupato per pensare…ci vuole che qualcuna mi dia da pensare anzi ho bisogno che mi si faccia soffrire per poter scrivere
per cui forse è meglio per tutti se sto bene, così io non soffro e voi nn dovete leggere le mie paranoie ico0212 Ottobre 2005 alle 16:35 #9162dgPartecipantela fragilità di un falso perdono
la scusante di un uomo solo
la speranza di un destino ormai scritto
occhi creduti speculatori di un fatto alquanto netto
vorrei credere alle bugie del mio cuore
scartando trafitti pensieri che mi susseguono
cuore all oscuro della mente
sveglio sogno paranoia ricorrente13 Ottobre 2005 alle 13:03 #9163dgPartecipantefinalmente questo boccone amaro
è volato via come un dolce sparo
perchè negare un briciolo di amarezza
sollevando un esaltazione di inutile esistenza
fuggi e scappa più lontano possibile
demoni pronti al primo sbaglio ti sorvegliano
usa le palle dimenticate nel primo comodino
o il colpo della fine nel secondo21 Ottobre 2005 alle 12:13 #9130SLIVERPartecipanteNon so davvero, mi sento strano.
Mi sento come perennemente coinvolto in una caduta senza fine
Una vertigine mi attanaglia lo stomaco
Combattuto tra passato, presente e futuro
Cosa voglio
Cosa ho avuto
Cosa potrei avere
Cosa avrò
Non riesco a non ritrovarmi solo alla fine di ogni divertente intermezzo
Vorrei una ragazza
Mi sento solo
Non ne ho mai avuta una
Una strana vita mi ha portato in giro in questi giorni
mi ha ributtato esattamente tra le righe da cui ero evaso
Vivi sopra le righe mi ripetevo
Non so più davvero cosa fare
Eterno
indeciso che sta bene nella sua indecisione
Sono in pieno stallo
Troppi avvenimenti
Troppe persone
Troppo fumo e niente arrosto
Prendo coscienza di me
Gli avvenimenti mi travolgono
E ora chi sarò mai?
Mi guardo intorno sconvolto
Sono tornato ad anni e anni fa
Timido e impacciato
Silenzioso e trasparente
Mi muovo tra la gente
Sarà l’aver definitivamente perso l’anna?
Si è chiuso un cerchio
Non è più finita a metà
Abbiamo avuto quello che ci doveva il destino
Un’altra notte
Nulla più
Rendersi conto che non si prova nulla
Accorgersi che è meglio così
Renderlo reale
Il passo decisivo
Forse più lungo della gamba
Credevo mi avrebbe liberato
Mi ha spezzato le ali
Cado nel buco
Arrivato in fondo comincerò a scavare
c‘è chi mi grida che il fondo riuscì a toccare
ma farò di più
farò di meglio
la mia tomba scaverò nel fondo del baratro
e chiunque mi vorrà ricordare là nel buio dovrà spingere lo sguardo
dimenticherete
dimenticheràquesta l’avevo scritta tanto tempo fa, quando ancora soffrivo per la mia ex..l’ultima ragazza che ho amato e che a distanza di mesi e a distanza di 4 ragazze forse continuo ad amare
una di quelle persone che incidono a fuoco il loro nome nel tuo cuore
una di quelle il cui viso è impresso nei tuoi occhi e dove ti giri la vedi
una di quelle che si chiamano ossessioni
una di quelle che sai che è la tua anima gemella
una di quelle
scommetto che sapete di cosa parlo21 Ottobre 2005 alle 12:22 #9131SLIVERPartecipantel’amore è un incendio
il cuore un boscoinizia tutto con una piccola scintilla
si nasconde in fondo al bosco
le foglie del sottobosco divampano
gli alberi cominciano a bruciare
la amilei ti molla
spegni l’incendio
la cicatrice è visibile ma il tempo la guarirà
sei tranquillo
hai vinto le fiamme
vincerai il ricordola rivedi
c’era una piccola brace
sotto un tronco caduto
sfugge al tuo controllo
non eri preparato
divampa
un ritorno di fiamma
non eri preparatosei solo
col tuo cuore carbonizzato
l’incendio ti è sfuggito di mano
nessun volontario ad aiutarti
il bosco non esiste più
ricrescerà
con costanza
negli anniintanto soffri…
solo26 Ottobre 2005 alle 18:08 #9132SLIVERPartecipantePaura dei miei pensieri
Paura di essere diverso
Paura di essere migliore
Per paura
Cambio
Uccido il mio cervello
Non posso più stare solo con me stesso
Mi faccio del male
Solo per stare meglio
Intanto
Muoio
Rinasco
Non so più chi sono10 Novembre 2005 alle 21:00 #9107AnonimoOspiteGrande questa!!! ico02
15 Novembre 2005 alle 16:25 #9108AnonimoOspiteAncora quella sensazione di vuoto, infatti non so cosa scrivere, le dita scorrono lente sulla tastiera, quasi svogliate cercano di esprimere un’apatia che mi pervade.
Accarezzo i tasti cercando una risposta, sapendo benissimo che ne la A ne la Q potranno darmi quello di cui ho bisogno. Eppure continuo a cercare.
Mi sembrava di aver visto qualcosa di strano, lì, tra la K e la J, una briciola, qualcuno ha mangiato qui. Non è decisamente ciò che potrebbe riempire il mio buco.
Già il problema, il mio problema, è sempre quello: un buco, enorme, nero e senza apparente fondo. Si mangia tutto quello che ho costruito. Ero convinto che si fosse rimarginato, si era solo addormentato. La droga lo aveva sedato.
Adesso è tornato a mangiarmi, a logorarmi, ed io, come sempre, non so cosa fare.
È l’apatia che a caratteri neri troneggia sopra la mia scrivania, una sensazione che nessuno vorrebbe provare, l’assenza di sensazioni.
Così sto vivendo io, non provo nulla, fuggito dai ricordi, non so più chi sono e cosa voglio. Vago.
Una voce mi assicura che passano ancora i treni per tozeur, ma non posso credere che qualcuno ancora si fermi a guardarli.
Sempre la stessa voce, l’unica che riesca ad ascoltare senza provare fastidio, mi comunica che insieme a lei non ci sto più, che guardo le nuvole lassù. Sorrido. Ho dei ricordi a riguardo, vaghi, una foto logorata e bruciacchiata agli angoli. Coinvolta forse nel grande incendio. Già, che momenti quelli, quando bruciavo di sensazioni ed emozioni. Peccato che lei abbia bruciato tutto al suo passaggio.
E lui, quel lui che mi sta dentro, sopravvissuto, ma paralizzato dal collo in giù, dice che siamo solo cresciuti. Ma io lo so, ho scoperto tutto, sono stato illuminato in un momento di ottuso vagare e ora so. So che è stata lei a soffrire per prima, un’essere speciale, ferito, alla ricerca della vendetta, inconscia, su di me. E io ora cerco vendetta a mia volta.
Lo sappiamo tutti e due, siamo vendicatori delle nostre sofferenze, non lo facciamo apposta, non possiamo farne a meno. Non proveremo mai quello che abbiamo provato e allora apatia. Un’apatia che disprezza tutto, perché vede con chiarezza la futilità del mondo. Mi spiace fare del male, ma devo, rientra nei nuovi piani. Scusate.15 Novembre 2005 alle 23:41 #9114Kurt74Amministratore del forumico06
Mi ha fulminato ico1416 Novembre 2005 alle 16:15 #9109AnonimoOspiteonorato del tuo illustre e favorevole parere ico01
23 Dicembre 2005 alle 21:20 #9133SLIVERPartecipanteL’hai sentita vacillare su alcuni punti.
Lì hai continuato a colpire.
I nervi scoperti
I punti deboli
Credendo di fare male
Eppure quello con le lacrime agli occhi sei tu
Colpivi lei per colpire te stesso
Inutile masochismo
Il dolore per scacciare l’apatia -
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