Noi Rocker come i Tronky

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  • Questo topic ha 1 risposta, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 9 mesi fa da Anonimo.
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  • #2546
    Anonimo
    Ospite

    …Fuori croccantissimo e dentro morbidissimo…

    E’ da un po che non scrivo qualcosa di serio, ora…ci provo!

    vi siete mai resi conto che granparte di noi usa il “rock” come uno scudo? come un giubbotto anti-proiettile per le cattiverie che subiamo contro la negatività che ci circonda?
    Ognuno ha i suoi problemi, non faccio nomi logicamente, parlo per me intanto, che sono un timido coglione capace a far casino e a urlare, fare il matto e a cadere dal cancello…Ma che affronta la vita con qualcosa di sottofondo, qualcosa che lo fa sembrare più duro di quello che è…non parlo del giubbotto di pelle o dei capelli lunghi, ma del rock! Quella cazzo di musica che permette a tutti noi di guardare molti dall’alto in basso per una volta ed essere noi quei (finti) cattivi, quelli che sentono “la musica del demonio”, quelli che si eccitano hanno orgasmi o scoprono inaspettati brividi dietro la schiena per un urlo, un assolo ti chitarra basso o batteria… per qualsiasi gesto sul palco di qualsiasi componente di qualsiasi gruppo.
    Noi, che grandi o piccoli ci rifugiamo nelle camere, mettiamo su un vinile, sentiamo una musicassetta a forza di rompere il nastro, mettiamo su il nostro primo cd o al giorno d’oggi mette le cuffie alle casse del pc e si perde nelle note di qualche artista su youtube o grazie agli mp3. Noi che piangiamo disperati non per “chi è andato in esterna da maria” ma per aver somatizzato tutte le avversità e ritrovarle in una frase di un cantante qualsiasi, italiano o straniero che sia (ma sempre rocker).
    chi ha problemi coi genitori, chi problemi di salute, chi ha perso qualcuno di importante nella sua vita, chi ha paura di fare il grande passo o per chi (maschi o femmine che siano) hanno avuto deliusioni amorose … tutti costoro sicuramente rispondono in maniera positiva con un sorrisone alla domanda “che genere ascolti? rock?” (fatta probabilmente per il nostro aspetto molto…rude, non tanto per i vestiti, ma perchè lo si capisce dal nostro sguardo, dai capelli lunghi o molto probabilmente per le magliette coi gruppi che tanto amiamo indossare).

    Non lo nego, magari altri ragazzi con gusti diversi dai nostri provano le stesse cose con altri generi…è “scientificamente” provato, ma noi… Il nostro fottuto rock ‘n’ roll e i suoi derivati riescono a darci quella marcia in più per affrontare le giornate fieri di essere quello che siamo…
    …”sfigati” o meno per la nostra “anda” da “tuttologi” musicali che zittiscono subito uno che si limita a dire “nirvana the best” e poi si ritrova a fare “free climbing in the mirror” perchè mettendolo alla prova scopri che conosce solo teen spirit o “D-7” solo perchè l’ha ascoltata 5 minuti prima da youtube…

    Noi, “morbidi”, sensibili sfigati che siamo nati così…”geeks” come canta qualcuno (ma in altro ambito), ma musicalmente fieri di esserlo, con un coraggio degno di Riccardo cuor di Leone, perche in questo ambito (nel nostro piccolo chi più chi meno) non ci batte nessuno.

    Fieri di essere sfigatamente croccanti.

    #30529
    Anonimo
    Ospite

    Sto provando a immaginarmi in forma di tronky ico09

    #30530
    Anonimo
    Ospite

    Stando seri, non so se ho afferrato il leitmotiv del topic, però vediamo cosa riesco a tirar fuori dal cilindro.

    Ascoltare musica Rock mi è sempre servito, da che ho una memoria musicale, a crearmi un identificativo. Un’immagine cui potermi specchiare e riconoscere. Un’immagine cui poi, spontaneamente, la gente ha iniziato ad associarmi. Così a scuola sono diventata “quella che ascoltava il punk” e, da lì, “quella un po’ strana… ma che è meglio non far incazzare”. Son tutti adesivi concettuali che mi sono portata attaccata alla pelle per tutta la durata della scuola, dalla seconda media fino all’anno della maturità. All’Università tutto questo sparisce. Almeno all’inizio. All’inizio ero solo una studentessa che aspettava l’inizio della lezione per i fatti suoi, addossata a una colonna ad ascoltare musica (eh, Mirko? ico02). Adesso all’Università faccio un po’ la parte del matto del villaggio, quello intelligente ma con qualche rotella fuori posto, che non fa altro se non parlare di musica. L’etichetta è tornata, ma stavolta è meno “discriminante”.
    La Musica e, nella fattispecie, la Musica rock a me da’ dipendenza. E per quanto questo possa sembrare malato, tuttavia è sempre meno tossico di una reale dipendenza da reali sostanze tossiche. E, sì, spesso ha funzionato e funziona da copertura e anch’io ho addosso quella croccantissima corazza che nasconde il ripiendo dolce e morbido. Così morbido che le persone spesso si sorprendono terribilmente quando si accorgono che ne possiedo uno anch’io e che in fondo è anche buono.
    In più il rock mi è sempre servito da chiave per trovare amici compatibili con me. E ne ho trovati alcuni meravigliosi che ascoltano musica bella… Ma un amico “punk rock(er)” così come l’ho sempre sognato e immaginato non l’ho ancora mai trovato (almeno non qui nelle immediate vicinanze di casa mia…). Uno che ami esattamente la stessa musica che amo io e che la ami con lo stesso grado di dolore, rabbia, eccitazione con cui la amo io. Questo mi fa sentire musicalmente ancora isolata e spesso sola nell’affrontare certe questioni della vita. Se non ascolti un certo tipo di rock, conservi sempre una percentuale, anche minima, di ottimismo e buone prospettive; il cinismo non potrebbe mai farla da padrone. Se non ti si rizzano i peli sulla schiena quando senti una chitarra distorta, allora hai altissime probabilità di sentirti appagato anche per periodi di durata considerevole. Io ascolto quel certo tipo di rock e al suono di una chitarra distorta i peli sulla schiena mi si drizzano come tanti, cortissimi fili elettrici. Questo mi fa rientrare tra quelle persone in cui il cinismo può farla da padrone e tra quelle che non riescono a sentirsi appagate per periodi di durata considerevole.

    For the music is your special friend
    Dance on fire as it intends
    Music is your only friend
    Until the end

    E lo suonavano i Doors
    e lo cantava Jim Morrison
    e io l’ho sempre pensata e vissuta così

    #30531
    Krist Novoselic
    Partecipante

    Minchia serio!!!! ogni volta che devo staccarmi dal computer e mettere in pausa Free Bird di Lynyrd Skynyrd, quando fa il pezzo lunghissimo con la chitarra, per andare a mangiare, ogni volta che mi mancano 30 secondi di Smells Like Teen Spirit e devo staccare. cazzo di buddah!!!! La musica fa parte della nostra vita e ascoltiamo generi a seconda dell’umore che abbiamo. Mi sento triste un bel grunge, mi sento incazzato un bel metal, mi sento felice un bel reggae.
    E ascolta cech gli sfigati non siamo noi, sono chi ammazza gli animali, chi segue la moda, o chi si vende il culo per apparire in TV.

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