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Tra vinile e CD c’è una vita!
I vantaggi del CD sono la pulizia del suono, la riproducibilità, la durata nel tempo , la possibilità di clonazione, le dimensioni, la resistenza.
I vantaggi del vinile sono la tridimensionalità del suono, la gamma dinamica piena, il suono decisamente più caldo.
La questione è davvero annosa.
Io penso che il vinile abbia + fascino del cd.
E’ un oggetto più vivo, con quei solchi, la sua consistenza e la sua “presenza”.
Quando prendi un vinile non prendi un disco di plastica, è un oggetto da trattare con cura religiosa, per adagiarlo nella sua culla rotante come un infante prima di dargli voce con quella puntina che ti è costata un occhio e che hai cercato per settimane nei negozi più specializzati!
Virtualmente la qualità audio dei due supporti è la stessa, in realtà, per forza di cose il cd è più preciso, essendo prodotto da mezzi digitali e non elettromeccanici.
Dal punto di vista tecnico, in effetti il cd taglia un pò le frequenze audio, riducendo + o meno leggermente la pienezza del suono originale e non dimentichiamo che si possono clonare.
Il vinile pure con i suoi fruscii e salti di solco ha raggiunto nei decenni dei livelli eccezionali, arrivando addirittura alla quadrifonia.
Purtroppo la compattezza ha prevalso sulla qualità.
Fosse per me li reintrodurrei, anche perchè nella gestualità del vinile c’è anche un rituale di preparazione all’ascolto che sarebbe ( a mio avviso), il giusto modo di approcciare delle opere musicali.
Per contro il cd è si comodo, ma è un oggetto dispersivo, facile da rovinare e con delle tecnologie talmente standard che spesso viene abbinato ad impianti di infima qualità.
Io per esempio a casa non ho attualmente un impianto HIFI perchè è davvero difficile trovarne di alta qualità, mentre ai tempi del vinile, l’impianto HIFI era quasi un’arte!
Poi la musica è musica, è il rituale di contorno che cambia…
Tra cd e vinile, se potessi, sceglierei davvero il vinile!sono d’accordo sull’aspetto “religioso” della benevolenza verso il vinile, sotto l’aspetto tecnico discordo, tecnicamente, su tutto.
Il vinile e’ un residuato bellico che non ha nulla da dare in piu’, musicalmente, all’ascoltatore.Detto questo, proprio perche’ concordo sul valore della gestualita’, dell’amore paterno richiesto nella cura dei vinili, e della bellezza in se dell’oggetto: amo il vinile, ho molti vinili, ho un giradischi tangenziale con riconoscimento laser delle tracce e posizionamento automatico
dal punto di vista tecnico OVVIAMENTE non c’è paragone. Ma il lavoro che c’è dietro un vinile è più complesso. Personalmente, quando posso, a parità di prezzo( o quasi) compro solo LP. E non parlo unicamente dei gruppi o degli autori nati prima dell’avvento del walkman o del lettore cd – come van morrison o tim buckley -, a un cd di enya o di pj harvey preferirò sempre un 33 giri. Il ” lo-fi” avrà sempre un valore simbolico e sentimentale, e vale la pena spenderci dei bei soldi e tramandare questa cosa ai propri figli. p.s: consigli per un giradischi? Devo cambiarlo!
a quanto ne so io la traccia che si sente dal CD non è affatto più pulita,anzi è peggio della traccia dei vecchi LP
per avere un prodotto su CD veramente fedele alla copia originale bisognerebbe prendere i super audio CD ma costano un botto e ci vuole un lettore apposta,e comunque a me è successo già più volte che un CD si rovini,alcuni vecchi non si sentono quasi più perchè si impallano le traccie,insomma non sono immortali neanche lorosul vinile quello che la puntina legge è quello che la musica ha stampato,il limite è che se il disco viene suonato troppo spesso o maltrattato finisce col perdere qualità,ma se curati regolarmente e suonati con la giusta “pesatura” della puntina non si rovinano molto
Leonora per quanto riguarda il giradischi,io ho preso un pro-ject debut II anni fa e funziona benissimo,certo è molto semplice e neanche troppo bello,ma come rapporto qualità prezzo è uno dei migliori in circolazione,dipende quanto vuoi e puoi spendere,io ero alla ricerca di un Thorens MK II che è veramente un prodotto eccezzionale,ma costicchiano parecchio
se poi hai tempo e voglia di vagare per questo sito ti fai un’idea su un sacco di roba di impiantistica http://www.tnt-audio.com/edit/test.htmlFortunatamente l’aspetto tecnico non è soggettivo, non vi è paragone tra un CD, anche quello standard, ed un vinile, il CD è nettamente più fedele, così come qualsiasi amplificatore moderno a MOSFET è migliore di qualsiasi valvola. Ripeto siamo nella ambito della misura tecnica dimostrabile con qualsiasi strumento.
Fortunatamente la musica non è solo misura, ma orecchio e gusto personale, ben vengano i giradischi su ampli a valvole per chi prova piacere con queste cose.
Però non usiamo il vecchio paradigma analogico vs digitale per affermare cose tecnicamente errate.Kurt74,
Posso chiederti perchè dici che non è soggettivo?
Non mi fraintendere, ti credo, ma vorrei sapere come fai a misurarlo effettivamente.
Grazie Pecche, grazie Kurt. Non vorrei spenderci troppo, il giusto (?). Il mio giradischi si è rovinato a suon di traslochi. L’estetica non è importante 🙂
quello che ho preso io è di questa ditta qua http://www.project-audio.com/main.php?info=turntables&cat=turntables&lang=en ,ci sono anche i prezzi e comunque se cerchi anche su amazon o simili lo trovi facilmente
certo prima cercati due recensioni così ti fai un’idea,a me ne parlarono bene,ma io non è che sia un grande esperto di HI-FI
Liturgy – 26/4/2014 16:48
Kurt74,
Posso chiederti perchè dici che non è soggettivo?
Non mi fraintendere, ti credo, ma vorrei sapere come fai a misurarlo effettivamente.con la giusta strumentazione, ed i giusti file di test, rumore rosa, rumore bianco, onde sinusoidali a varie frequenze, silenzio, ecc. Poi ti metti in uscita con un analizzatore di spettro e/o un oscilloscopio, e vediamo tecnicamente quale e’ la banda passante, quale e’ la linearita’ di risposta, il livello di distorsione, la separazione sx/dx, ecc
Io ne capisco poco, e tra i due sicuramente preferisco la praticità del cd. Ma amo l’ascolto di un un bel disco, specie se datato. Posso dire che facendo delle prove di volume ho riscontrato che un disco, a differenza del cd, ha un suono più corposo che crea la sensazione di stare nella stesse stanza del gruppo che ci suona, mantenendo sempre una buona qualità. Il cd con un volume alto tende a distorcere e perdere qualità… Ovviamente vi parlo di una mia sensazione e di una poca conoscenza tecnica… In campo evolutivo, la musica ne ha sofferto un po a mio parere. Non si è riusciti a dare un prodotto qualitivamente migliore di un cd.
Senza aggiungere niente a quanto detto da Libero che è già stato abbastanza eloquente, mi limito a dire che anch’io preferisco il vinile al CD, ma che la praticità mi impone di avere la maggior parte dei dischi che prendo su questo formato (i CD si possono portare in giro in modo comodo, per i vinili ci vogliono supporti ingombranti). Ne consegue che di LP ne ho una 50ina e di CD più di 700.
Però devo dire che le vecchie demotape uscite solo in cassetta hanno un qualcosa di UNICO.
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