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10 Aprile 2015 alle 11:50 #3407AnonimoOspite
L’avete letta, che ne pensate?
«I Nirvana non mi piacciono granché [sorride]. Scusate, gente che state lavorando alla promozione, Universal. Sono più da Mercury Rev, Oasis, Brian Jonestown Massacre [sorride]. La scena grunge non mi interessa tanto. Ma Territorial pissings [una canzone di Nevermind] è un gran bel pezzo. E Dumb [da In Utero] è un brano che mi fa piangere ogni volta che lo sento».
Sul sito Rolling Stone italia oltretutto ci sono tutte interviste riunite, anche quella a Cobain stesso.
10 Aprile 2015 alle 13:26 #44142KCobainPartecipanteL’ho letta (ogni volta, quando spostavo il cursore per leggere in basso, mi spostava di nuovo all’inizio dell’articolo… nervi). Come ho scritto nel commento per Annie, non mi è piaciuto molto il fatto che si rivolgesse al padre chiamandolo col nome di battesimo… Tuttavia cerco di immedesimarmi, di sentire quel che sente lei… Credo lo faccia perché non vuole essere conosciuta come la figlia di Kurt e Courtney, capisci? Penso sia frustrante sentire parlare del proprio padre, quando tu neanche lo conosci se non attraverso dei video e degli scritti o le parole altrui, penso sia frustrante essere costantemente etichettati e paragonati ai genitori. Penso sia come uno sconosciuto per lei, anche se ovviamente dice di mancarle, dice di aver desiderato e di desiderare spesso un padre.
Non so come spiegarmi, mi mancano le parole. Immagina come sarebbe stato se avessi avuto una sorella che è venuta a mancare quando tu eri piccolo/a o quando non eri ancora nato/a, la sensazione è più o meno la stessa. Ti chiedi: ”Come sarebbe stato se…?”, ”E’ colpa mia?” e altre domande del genere.
Non lo so… è una risposta confusa la mia. Forse ho scritto un mucchio di cavolate.
Colgo l’occasione per postare anche questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=yu-PVOKvP0M10 Aprile 2015 alle 13:42 #44140AndrixPartecipanteNon saprei, io ho perso un nonno quando ero talmente piccolo da ricordare solo delle sensazioni ma quando ne parlo lo chiamo nonno perché lo sento mio nonno, lo conosco solo per i racconti dei miei parenti e in parte mi ci rivedo. Dipende anche da quanti patrigni ha avuto nella sua vita… Magari per lei chiamarlo per nome ha un significato più intimo di quanto pensiamo
10 Aprile 2015 alle 19:36 #44143anniePartecipantePer kcobain: concordo con te, non hai scritto nulla di strano. Comunque, mettersi nei panni di Frances non è tanto semplice: lei ha perso un padre che non è morto a causa di una lunga malattia (faccio un esempio), ma si è suicidato. E qui entrano in gioco tanti elementi e sentimenti diversi (senso di colpa, impotenza, abbandono, e ci metterei anche la rabbia). Sinceramente non vorrei essere nei suoi panni.
13 Aprile 2015 alle 9:48 #44141AndrixPartecipanteMagari non c’entra nulla ma stavo guardando una recente intervista al figlio del capitano della Roma Agostino Di Bartolomei suicidatosi quando il figlio era piccolo ed anche lui lo nomina “Ago” come facevano i tifosi della Roma negli anni 80
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