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10 Giugno 2015 alle 12:49 #3435AnonimoOspite
Ascoltando l’album mi sono chiesto se questa raccolta di demo, cover e b-side è stata una loro esigenza o una richiesta dalla casa discografica per tirare su qualche soldino in più dopo l’esplosione di Nevermind? È da considerare realmente un album dei Nirvana o si è trattato solo di un operazione commerciale non nata dalla band?
10 Giugno 2015 alle 16:49 #44586RixxPartecipanteluigionio – 10/6/2015 14:49
Ascoltando l’album mi sono chiesto se questa raccolta di demo, cover e b-side è stata una loro esigenza o una richiesta dalla casa discografica per tirare su qualche soldino in più dopo l’esplosione di Nevermind? È da considerare realmente un album dei Nirvana o si è trattato solo di un operazione commerciale non nata dalla band?
Io non la considererei proprio un’ “operazione commerciale”,se pensi che la buona metà dell’album è quanto di più abrasivo possa esserci per il pubblico mainstream che li aveva scoperti con Teen Spirit. In ogni modo,che si possa considerare un album in tutto e per tutto è cosa più che legittima: in fondo è stato curato dalla band (e in particolare,sicuramente da Kurt).
Il discorso è che la Geffen spingeva per il seguito di Nevermind. Ma gli avvenimenti del ’92 (droga,litigi per le royalties,ancora droga,nascita di Frances e battaglia per la sua custodia,altra droga ecc…) fecero ritardare la naturale prosecuzione delle cose. Infatti la band si trovò per registrare i demo di IU a ottobre ma ne ricavò poco o niente,e Kurt non aveva la testa per dedicarsi all’album. La decisione di lanciare Incesticide a natale fu sicuramente concorde (tra etichetta,management e band) : dichiarazioni su come sarebbe stato l’album successivo erano già state fatte a fine ’91,quindi non sarebbe stato male abituare i fan a distaccarsi dal suono patinato di Nevermind e a scoprire le origini dei Nirvana. Detto fatto: Incesticide uscì,ma senza promozione particolare (il video di Sliver fu rilasciato qualche mese dopo) ed è per questo che si assestò su vendite assai più modeste (ma comunque rilevanti: a conti fatti,Incesticide è il primo disco punk rock in senso stretto ad arrivare primo in classifica negli USA. Immaginatevi l’ignaro pubblico mainstream alle prese con Hairspray Queen o Aero Zeppelin!!) . Fece il suo compito (cioè tappare il “buco” natalizio in mancanza di un nuovo album,e contemporaneamente preparare i fan a ciò che verrà) senza far troppo rumore.
Senza dimenticare che Incesticide è la doverosa risposta ufficiale alla miriade di bootlegs usciti nello stesso periodo.Ti consiglio di recuperare il bel libro “Dark Silver” di Nick Soulsby: praticamente un’analisi super dettagliata di tutto il retroscena culturale,musicale e sociologico che sta dietro a Incesticide.
10 Giugno 2015 alle 19:06 #445991987-1994PartecipanteAvevo letto da qualche parte che Kurt era contrario alla pubblicazione di incesticide.
Lo riteneva un operazione commerciale per far soldi.
alla fine raggiunse un compromesso sul disco.
la geffen poteva pubblicare incesticide,ma Kurt avrebbe scelto la copertina e artwork dell’album.
la copertina la fece lui stesso.
Mah non mi risulta che incesticide raggiunse il primo posto in classifica..
Peccato che non promossero il disco con qualche singolo e videoclip..
il video di sliver uscì dopo vari mesi rispetto all’album..10 Giugno 2015 alle 19:16 #446001987-1994PartecipanteAnche se in teoria è un album fatto con gli “scarti”,il disco è notevole.
Non ha nulla da invidiare ai veri album dei nirvana.10 Giugno 2015 alle 20:13 #44591SappyModeratoreSono demo, ottime DEMO! demo con Dale, con Chad, con Dave bhè! è un discone!!!!
Come mai fu scelto il nome “Incesticide”? furono avvalorati altri titoli oltre a questo prima della pubblicazione?10 Giugno 2015 alle 20:31 #446011987-1994PartecipanteIncesticide,credo che sia il nome del dipinto fatto da Kurt per la copertina..
Anche la sub pop all’epoca voleva pubblicare un album di rarità dei nirvana,il titolo provvisorio era cash cow.11 Giugno 2015 alle 9:49 #44596LiturgyPartecipanteMi piace, ma ho sempre avuto un problema con questo album:
Non è organico, e secondo me per un album è una cosa fondamentale.
Non mi puoi mettere roba come Molly’s Lips e Sliver con roba tipo Beeswax e Aero Zeppelin. E’ troppo contrastante!Mi va bene quando l’album ha contrasti (vedi IU che ha Dumb e Milk It) ma comunque ha un filone sottinteso. Ma su Incesticide i suoni sono troppo diversi!
Al massimo avrei fatto un album doppio:
Uno con pezzi come Beeswax, Mexican Seafood, Aero Zeppelin, Hairspray Queen, Downer, Dive etc e uno con Molly’s Lips, Son of a Gun, Sliver, Been a Son, Polly (New Wave) e cose così.
Un album con tutto sto materiale è chiaramente roba buttata a caso. Della serie “Abbiamo tutta questa roba rara, mettiamola assieme e facciamola uscire”. Un bel calderone con tutto in mezzo.
11 Giugno 2015 alle 16:14 #44587RixxPartecipanteLiturgy – 11/6/2015 11:49
Mi piace, ma ho sempre avuto un problema con questo album:
Non è organico, e secondo me per un album è una cosa fondamentale.
Non mi puoi mettere roba come Molly’s Lips e Sliver con roba tipo Beeswax e Aero Zeppelin. E’ troppo contrastante![/quote]Per certi versi hai ragione,dalla seconda metà l’ascolto diventa ostico.Per anni non riuscivo ad arrivare alla fine,ma poi l’ho rivalutato in toto.
Quote:Mi va bene quando l’album ha contrasti (vedi IU che ha Dumb e Milk It) ma comunque ha un filone sottinteso. Ma su Incesticide i suoni sono troppo diversi!Essendo una raccolta di rarità registrate in tempi differenti,che ci sia un pò di differenza penso sia piuttosto normale.
Quote:Al massimo avrei fatto un album doppio:Uno con pezzi come Beeswax, Mexican Seafood, Aero Zeppelin, Hairspray Queen, Downer, Dive etc e uno con Molly’s Lips, Son of a Gun, Sliver, Been a Son, Polly (New Wave) e cose così.
Un album con tutto sto materiale è chiaramente roba buttata a caso. Della serie “Abbiamo tutta questa roba rara, mettiamola assieme e facciamola uscire”. Un bel calderone con tutto in mezzo.
No,assolutamente. C’è uno studio preciso dietro alla tracklist,ordine dei brani incluso. Se avessero voluto fare una raccolta-calderone c’avrebbero infilato le peggio cose (quelle invece sono necessariamente finite su WTLO) e invece l’album ha una sua logica che fila alla perfezione. Ribadisco: procuratevi TUTTI il libro di Nick Soulsby “Dark Silvers”. Lì c’è tutto quello che c’è da sapere su Incesticide,scelta del titolo compresa e motivazioni ragionate sulla tracklist e l’ordine dei brani.
Tanto per cominciare,non esiste e non è mai esistito il “Cash Cow” che avrebbe voluto produrre la Sub Pop (Pavitt ha smentito,era solo una leggenda). Loro sono solo accreditati per aver fornito buona parte dei brani,e la presenza del logo faceva parte dell’accordo di fuoriuscita della band (logo Sub Pop sui primi due album Geffen e il 2% delle vendite di ogni copia di Nevermind).
11 Giugno 2015 alle 17:44 #446021987-1994Partecipante@liturgy la tua idea del doppio disco per certi versi è stata applicata..
Se consideri la versione vinile,sul lato A c’è molly’s lips,sliver,been a son ecc.
Sul lato B c’è beeswax,downer,hairapray queen..
L’unica eccezione è aneurysm..
@rixx,ma qual’è il senso della tracklist?
Io ho sempre avuto l’impressione di una tracklist senza un senso logico..
Avrebbero dovuto farla in senso cronologico..11 Giugno 2015 alle 17:57 #44592SappyModeratoreIf you Must avrebbe fatto la sua porca figura su Incesticide
11 Giugno 2015 alle 22:59 #44604LuigionioModeratoreRixx…per operazione commerciale intendo proprio questo. C’è stato qualcuno che spingeva per un album a nome Nirvana. Che poi Kurt e co. hanno gestito tutto è un altro discorso. Se vogliamo, non c’era una vera esigenza della band di pubblicare pezzi che sarebbero piaciuti ai veri fan della band. Diciamo che è stato un tappa buco ben riuscito, e in un certo senso anche sperimentale se si considera che i brani sono suonati in tempi, in studi e con componenti diversi.
Per quanto riguarda il libro, esiste la versione italiana o si parla sempre di libro in lingua inglese?
Per il titolo, ho sempre pensato che Kurt abbia voluto ironizzare con la parola B-side…
Il mio parere sull’album è che è un album che si ascolta un po’ a fatica. Non ha continuità con i brani, c’è troppa varietà di generi e poco ordine. I pezzi presi singolarmente sono validi…alcuni meno, altri di più…altri addirittura capolavori, per quanto mi riguarda. Forse anche sapere di tutti questi batteristi differenti mi disorienta un po’…anni fa rimasi deluso scoprendo che in Sliver non era Dave a suonare, ma Dan in veste quasi occasionale. Forse in questo album c’è più Nirvana di quanto si possa immaginare…forse era questo che Kurt voleva…un album rozzo, poco curato…un album punk suonato in cantine umide….
12 Giugno 2015 alle 8:10 #44581Kurt74Amministratore del forumL’errore che si fa è chiamarlo album, inteso come studio album.
È una raccolta e questo giustifica le dissonanze, sono pezzi registrati in momenti diversi in studi diversi.12 Giugno 2015 alle 8:25 #44597LiturgyPartecipanteSi, per certi versi in vinile o in cassetta sarebbe meglio che su CD per le sides.
Resta ovviamente da considerarsi una raccolta, e non un album in studio, però sarò io perfettino, ma pur essendo una raccolta semplicemente non metterei certi pezzi assieme.
Ovvio che commercialmente parlando un doppio album non sarebbe stato conveniente e quindi nada, però in un mondo ideale io avrei fatto questo:Dive, Mexican Seafood, Hairspray Queen, Beeswax, Aero Zeppelin, Big Long Now, Downer, If You Must, Pen Cap Chew, Stain in un disco.
Even in His Youth, Aneurysm, Sliver, Molly’s Lips, Son of a Gun, Polly (New Wave), Something in the Way (BBC session), Turn Around, Been a Son, Curmudgeon, Oh, The Guilt in un altro disco.
Aggiungo anche che Downer l’avrei lasciata fuori da Bleach e basta.
12 Giugno 2015 alle 19:22 #44588RixxPartecipanteluigionio – 12/6/2015 00:59
Rixx…per operazione commerciale intendo proprio questo. C’è stato qualcuno che spingeva per un album a nome Nirvana. Che poi Kurt e co. hanno gestito tutto è un altro discorso.[/quote]
Beh,c’è operazione commerciale e operazione commerciale. Per dire, “Sliver-thebestofthebox” è chiaramente un’operazione commerciale,ma ha un senso: dare ai fan una selezione ragionata ed economica di WTLO. Il best of “Nirvana” aveva senso di riproporre la band alle nuove generazioni del nuovo millennio (senza dimenticare la base storica,accontentata con l’ultimo inedito). Il greatest hits “Icon”,invece,non ha alcun senso. Non aggiunge nulla,non è invitante o appetibile,non serve a una beata mazza. Quella la reputo un’operazione commerciale “negativa”.
Detto ciò, Incesticide ha un chiaro senso.Ed è stata realizzata col consenso totale della band. Pensa invece a tutte le raccolte completamente inutili su Hendrix,Chet Baker o mille altri.Roba senza inediti e proposte e riproposte in mille salse pur di vendere qualche copia in più. Non è certo lo stesso caso di Incesticide.Quote:Se vogliamo, non c’era una vera esigenza della band di pubblicare pezzi che sarebbero piaciuti ai veri fan della band. Diciamo che è stato un tappa buco ben riuscito, e in un certo senso anche sperimentale se si considera che i brani sono suonati in tempi, in studi e con componenti diversi.L’esigenza c’era eccome,dato che IU non era ancora pronto,il mercato dei bootleg si arricchiva illecitamente e c’era anche un’intero pubblico mainstream che aveva conosciuto i Nirvana grazie a Nevermind e sapeva poco o nulla di cosa combinasse prima. Direi che sono tre motivi più che sufficienti per azzardarne la pubblicazione…
Quote:Per quanto riguarda il libro, esiste la versione italiana o si parla sempre di libro in lingua inglese?Solo inglese,sorry.
Quote:Per il titolo, ho sempre pensato che Kurt abbia voluto ironizzare con la parola B-side…Il mio parere sull’album è che è un album che si ascolta un po’ a fatica. Non ha continuità con i brani, c’è troppa varietà di generi e poco ordine. I pezzi presi singolarmente sono validi…alcuni meno, altri di più…altri addirittura capolavori, per quanto mi riguarda. Forse anche sapere di tutti questi batteristi differenti mi disorienta un po’…anni fa rimasi deluso scoprendo che in Sliver non era Dave a suonare, ma Dan in veste quasi occasionale. Forse in questo album c’è più Nirvana di quanto si possa immaginare…forse era questo che Kurt voleva…un album rozzo, poco curato…un album punk suonato in cantine umide….
Esattamente. Ed è per questo che è così straniante. Ma tieni conto di una cosa importante: tutti i brani inclusi sono dotati di qualità. Si può disquisire sull’effetto che danno all’ascolto (in effetti è un pò spiazzante passare da Sliver a Beeswax,ma in fondo non è questa la dicotomia di Cobain? Pop / punk , accessibile / rumorista .E’ il suo chiaro marchio di fabbrica,l’essenza stessa del sound dei Nirvana) ma non si può certo dire che siano stati selezionati brani di caratura ignobile o registrati nel cesso di casa (per quelli bisognerà aspettare WTLO…) . Kurt teneva alla qualità e a come fosse rappresentata la sua opera artistica (in questo caso,la musica). Non a caso,su Incesticide non trovi né brani che lui stesso detestava (ecco perché manca If You Must) ,nè tracce che all’epoca erano rimaste incomplete (le outtakes dalle Fisk sessions) ,nè tanto meno demo di dubbia provenienza (Mrs Butterworth e tutto quanto inciso col boombox). Non c’è nemmeno Blandest,semplicemente perché il master non esisteva più. C’hanno messo quello che doveva esserci. Volevano che il passato dei Nirvana venisse rappresentato così. Per questo dico che la tracklist e l’ordine dei brani sono tutt’altro che abbozzati. In realtà c’è dietro tutto un ragionamento valido.
12 Giugno 2015 alle 23:01 #44593pecchePartecipanteIo adoro incesticide, è l’album dei Nirvana che ascolto più volentieri, è vero che è un po’ poco organico, ma mi piace proprio per la sua varietà di suoni, non so chi ha spinto e perché ma l’importante è che sia uscito
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