Siiiiiii, lo ricordo da piccolo, era eccezionale, se non sbaglio e’ morto povero, come tutti i grandi artisti.
Per il funzionamento elettronico di una chitarra elettrica posso allora aiutarti io:
La chitarra elettrica, a differenza della Classica, utilizza le variazioni di campo elettromagnetico prodotto elettricamente da un gruppo di bobine assemblate in due o più apparati sistemati sulla cassa: i pick-up.
In pratica attraverso il principio di induzione elettromagnetica, l’oscillazione prodotta dalle corde metalliche, produce un campo elettromagnetico variabile e la frequenza di vibrazione di questo campo é identica alla frequenza di oscillazione della corda. Le bobine contenute nel pick-up trasformano le variazioni del campo elettromagnetico in un segnale elettrico variabile con frequenza pari a quella di oscillazione della corda. Il segnale prodotto viene passato ad un amplificatore e ritrasformato in onda acustica dalle apposite casse acustiche.
Quindi la cassa armonica non serve, a differenza di quella Classica, ed è infatti utilizzata unicamente quale supporto per i pick-up. Non essendo necessaria per l’acustica della chitarra, la cassa armonica può essere composta di qualsiasi materiale e forma.
Il vantaggio della chitarra elettrica è la possibilità di “trattare il segnale prodotto” direttamente, modificandone le caratteristiche. Resta fermo il fatto che, in questo caso, la timbrica della chitarra dipende essenzialmente dalle caratteristiche del pick-up e della cordiera: non ci sono altri fattori determinanti, quindi non credete a quelli che dicono che il palissandro suona meglio del rovere, ecc. potete saldare un ottimo pick-up ad una mazza da scopa e con un’ottima cordiera avrete lo stesso suono di chi ha speso 5000 euro per una stratocaster ico03