questa non la sapevo

…Alla fine papà mi ha detto: “Bruce, è ora che tu prenda le cose sul serio. Questa storia della chitarra va benissimo come hobby, ma hai bisogno di qualcosa su cui contare. Dovresti fare l’avvocato, gli avvocati fanno girare il mondo”. Ma io non ero d’accordo. Mia madre è più sensibile, pensa tuttora che dovrei fare lo scrittore. Allora da brava italiana mi fa: “Questa è una decisione importante dovresti andare a parlarne con il prete”. Così sono andato in parrocchia: “Salve padre Ray, sono il figlio del signor Springsteen. Ho questo problema. Mio padre pensa che dovrei fare l’avvocato, e mia madre vuole che faccia lo scrittore. Ma io ho una chitarra”. Padre Ray dice: “Questo affare è troppo grosso per me. Dovresti parlarne con Dio”, che allora non conoscevo granchè. “Parlagli dell’avvocato e dello scrittore ma non dirgli della chitarra”.
Non sapevo come trovare Dio, e così sono andato a casa di Clarence (sassofonista della E-street). Che mi fa: “Niente di più facile. Vive appena fuori città”. Andiamo fuori città e imbocchiamo una strada buia: “Clarence, sei sicuro di sapere dove stiamo andando?”. E lui: “Certo, ci ho portato un tizio l’altro ieri”. Alla fine arriviamo ad una casupola in mezzo ai boschi, da cui esce una musica fortissima. Dico: “Mi manda Clarence”. Mi fanno entrare. E dietro la batteria c’è Dio. E’ proprio lui, sulla grancassa c’è scritto D-I-O. Gli dico: “Dio, ho questo problema. Mio padre vuole che diventi avvocato e mia madre che faccia lo scrittore. Ma non riescono a capire che ho una chitarra”. Dio mi dice: “Quel che non sanno è che esiste anche un undicesimo comandamento. E’ colpa di Mosè, era così terrorizzato dopo il decimo che si è precipitato giù per la montagna. Avresti dovuto esserci: un grosso spettacolo con il roveto ardente, tuoni fulmini e tutto il resto. E l’undicesimo comandamento diceva semplicemente: LET IT ROCK!!!!”.

(Bruce Springsteen, intervista del 1978 pubblicata sul Rolling Stones di agosto)