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tubeheadPartecipante
Kurt74 – 29/4/2009 8:32 PM
bellissimo intervento,
quando dici che l’audio e’ il tuo lavoro intendi solo come musicista o sei un tecnico ? Col mio primo gruppo registrammo in uno studio con gli Adat, conosci gente organizzata per una conversione delle cassette ?Intendo come tecnico in studio di registrazione… il musicista viene dopo, l’ho messo in secondo piano…
eh gli adat… io li odiavo…. sincronizzare quelle macchine era una menata… usavamo anche i tascam da88…. comunque dovresti riuscire a trovarne uno in affitto in qualche service, oppure provare a vedere se in qualche studio della tua zona li hanno ancora…. magari proprio dove hai registrato tu… bisogna vedere se sono tarati a dovere però….. sono rognosissimi ico01
tubeheadPartecipanteMa infatti… il discorso è talmente complesso da ingarbugliarsi su se stesso…. e può essere frutto di equivoci….
l’audio (il mio settore lavorativo) è abbastanza “conservatore” e la tecnologia usata a volte può risultare obsoleta… apparecchiature a valvole costruite su schemi e progetti risalenti agli anni ’50-60 o altri apparecchi a transistor progettati nei ’70.
Quando ho iniziato ci fu l’avvento del digitale e il repentino abbandono dell’analogico per il digitale…. per poi tornare dopo qualche anno tutti quanti sui propri passi… all’analogico (avvenne negli anni 90, grazie all’onda del grunge e del rock alternativo).
Di contro si impiegò un po a passare alla registrazione su hard disk già usata per la computer music, quella che usiamo oggi per intenderci… non c’era fiducia da parte degli operatori e piuttosto si preferiva usare costosissimi sistemi a nastro digitale (tecnologia DASH e PRODIGY…
Mi viene da pensare che forse i veri “babbioni” eravamo noi tecnici.
I musicisti ci arrivarono prima di noi. Tornarono ad usare le fender (e non quelle orrende chitarre senza paletta che spopolavano negli anni ’80), e quelli elettronici tornarono a suonare i Moog (e non le Yamaha DX7 onnipresenti).Oggi un professionista usa tutto quello che ha a disposizione, sia che abbia delle valvole (come non godere dell’utilizzo di un compressore a valvole stile LA-2A con quel suono caldo? che poi lo schema sia semplice è un altro discorso…), sia che sia digitale (vedi complessi convertitore AD/DA di alta qualità), sia che abbia una ciruitazione FET (un microfono a condensatore ad esempio ha, di solito, una classica e semplicissima circuitazione FET)… l’importante alla fine è il risultato che si ottiene.
I pedali per chitarra solitamente hanno una componentistica del “picchio”, cioè sono fatti di pochi componenti elettronici economici (ad esempio il boss DS2 più volte citato e consigliato anche da me….). Sono delle mezze cazzate… concordo peinamente. Però fanno il loro sporco lavoro. Ci sono anche pedali che utilizzano componenti un po più ricercati (come ad esempio gli electro harmonix degli anni ’70 e, oggi, i moogerfooger). Quelli digitali sono ancora indietro e i prodotti citati sono per un mercato consumer… a parità di prezzo per ora preferisco un analogico comunque. Non credo che Cobain avrebbe mai smanettato su di un digitale. Mi sembrava abbstanza convinto delle sue scelte, che erano ben precise. Ci sono anche delle soluzioni diverse non citate, ma prevedono l’utilizzo del computer… io utilizzo guitar rig alcune volte….. comunque il risultato chitarra + pedale + bell’amplificatore a valvole è ancora lontano.
In generale quello che penso io, pedali a parte, è che ogni tecnologia ha i suoi pregi e suoi difetti. E che nell’utilizzo, a volte, ci si accorge che quelli che possono essere i difetti diventano dei pregi (vedi la distorsione del segnale)…. e in alcuni casi fanno la storia (vedi Cobain e company).
La musica è diversa dalle altre applicazioni e non si può guardare da un punto di vista puramente tecnico…. fosse così facile…. comunque se transitors devono essere, almeno a componenti discreti please… 🙂
tubeheadPartecipanteDoll, comprati un bel DS2 della Boss usato…. non te ne pentirai ico01 …se non ti dovesse piacere lo puoi sempre rivendere (un digitale dopo due anni non vale più una mazza). Certo non sarà versatile come un pedale digitale tipo digitech o zoom. con i suoi preset belli e fatti, ma avrai un suono “vero”. La roba digitale personalmente non te la consiglio… è solo una fredda simulazione del suono analogico originale. I componenti che usano poi sono del tutto discutibili. La questione analogico-digitale non è certo una questione da babbioni… sono anni che la sento… ci sono mille e più motivi per cui, almeno in ambito professionale, l’analogico è ancora oggi la scelta migliore che si possa fare… dunque anche se non si è professionisti perché inziare male?
tubeheadPartecipanteNon ci rimanere male… ci sono delle chitarre vintage che suonano da schifo…
Gli standard qualitativi erano inferiori rispetto ad oggi… più artigianali. Pro e contro… puoi avere per le mani uno strumento eccezionale o anche uno strumento che “non suona”.
Ora gli standard produttivi sono più alti, quindi gli strumenti sono fatti meglio. Questo vale in particolare per le Fender… per le Gibson è un discorso differente.
Per le Fender è consigliabile evitare alcune cbs mal costruite…. (la cbs acquisì il marchio fender nel 1965 fino al 1985).
Invece sono ottime (ne ho avute parecchie…) le relics fatte dal custom shop Fender… sono un investimento sicuro. Costano un po ma in compenso suonano molto bene.
Vengono costruite artigianalmente in modo ineccepibile…. vengono opportunamente invecchiate…. insomma sono molto meglio del rischioso vintage…28 Gennaio 2009 alle 11:00 in risposta a: aiuto dai musicisti del forum: THE MAN WHO SOLD THE WORLD #27535tubeheadPartecipanteSi uso la stessa connessione Wi-Fi di Steve…. sveliamo l’arcano… sono suo fratello Massimo…. sono un musicista professionista… da fan di Bowie non potevo esimermi…. l’accordo è un re bemolle…. e non va omesso dal giro armonico altrimenti il pezzo non è più quello… provate… e poi darete ragione a Steve…
oltretutto si vede bene nel video postato…
mi raccomando, non siate approssimativi con la musica ragazzi… siate aperti… e anche se l’approccio, Cobain ce lo insegna, è molto importante… le note vanno rispettate… -
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