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5 Aprile 2006 alle 10:53 #1712AnonimoOspite
Allora:Anche se c’entra poco con il periodo io lo posto lo stesso….tanto farebbe gola a qualcuno :
Tempo fa trovai questa rivista che raccoglieva tutti(o i più importanti)articoli sui Nirvana di NME…questa:
In allegato è presente un bell’articolazzo sul periodo che i Nirvana vennero in Italia……………….questo:
ora vi posto la traduzione:Buona Lettura!!!!
‘NEVERMIND’ – The Bolognese
Non parlano molto, ma, ragazzi, fate suonare i Nirvana! EDWIN POUNCEY viene coinvolto nel tour che non finisce mai alla frontiera italiana…
Le strade bagnate di Muggia (un’isolata città nel nord dell’Italia che fa da confine con la Jugoslavia lacerata dalla guerra civile) sono apparentemente vuote. Il bassista dei Nirvana Chris Novoselic, sua moglie ed il sottoscritto stanno facendo quattro passi sulla strada per il Teatro Verdi, questa notte è l’anello nella catena dei concerti che ha portato la band per mezzo mondo e indietro, ed il silenzio è assordante.
Mi chiedo ad alta voce se qualcuno sappia che i Nirvana suoneranno qui stasera. Chris, che ormai da un pezzo si sta notando quante persone gli passano davanti, con naturalezza fa un sorriso d’intesa e devia verso un gruppo di persone che si erano riunite fuori ad un cancello di un giardino. La loro attenzione era attirata da una piccola creatura che era rannicchiata nell’angolo della strada, un riccio che aveva perso la direzione e si stava riparando lì invece di essere spiaccicato da qualche pazzo autista italiano.
Chris è ipnotizzato quando il riccio annusa l’aria, gira il piccolo e lucente occhio nero nella sua direzione e prontamente si accartoccia in uno stretta, graziosa palla di spine infestata di pulci.
“Oh, wow,” dice, “un riccio europeo!” Sembra che Chris non abbia mai incontrato un riccio europeo prima d’ora ed è eccitato dall’esperienza. Chris è appassionato di animali e piante selvatiche in generale, chiedo a sua moglie affascinata ugualmente [Shelli N.d.T.]. “Oh si,” risponde, “abbiamo dei gatti a casa.”
La piccola folla gradualmente si disperde per riunirsi più tardi per l’altra grande attrazione a Muggia quella sera. Nel frattempo, un problema comincia a generarsi nel Teatro Verdi, una sala di dimensioni medie che vanta un palco teatrale graziosamente dipinto. Non c’è ancora il riscaldamento, la corrente funziona a scatti ed il promoter preferisce rimanere muto ogni volta che il tour manager dei Nirvana Alex cerca di estorcere un’altra goccia di informazione da lui. Ciò lascia il resto dei Nirvana, la band di supporto Urge Overkill ed un impaziente gruppo della crew con molto tempo per girare nella fredda, sala vuota, mentre qualcuno armeggia con il generatore.
Fuori, i membri del gruppo che guardavano il riccio sono aumentati alquanto da un gruppo di fan della Jugoslavia che venivano da oltre il confine. Le porte di vetro stanno già cominciando a piegarsi pericolosamente per il peso dei corpi pressati tra loro, e così fu deciso di aprire e lasciarli entrare, anche se è più caldo nella strada che dentro.
Il batterista dei Nirvana David Grohl riconosce una delle figure che si libera prima di lui e lo chiama, “Hey! C’è l’Uomo Volante,” biascica di buon cuore. “Come va?” L’Uomo Volante si scoprì essere una delle personalità che i Nirvana hanno innocentemente attratto nel loro ultimo tour europeo, uno stage diver dalla testa rasata che perfeziona il suo entusiasmo per la sua espressione in una forma d’arte. L’Uomo Volante può lanciarsi dalla più alta balconata e scivolare tra le braccia della folla sottostante, causando appena un ondulazione, e stasera, ha promesso a David, che pensa di fare qualcosa di speciale.
Da ora, il Teatro Verdi è molto affollato di fan dei Nirvana che fumano una sigaretta dietro l’altra, e hanno reso la poca aria che rimaneva in uno smog solforoso. Infine quando i Nirvana salgono sul palco, la massa viene fatta volare via non appena il chitarrista Kurt Cobain, Chris e Dave si lanciano nei primi accordi di ‘Drain You’, e subito si è scatenato un putiferio.
Come previsto, comunque, non è fino all’impeto dell’hit ‘…Teen Spirit’ che la folla si fonde in un mare di mani spiegate. Quando Kurt urla, “ENTERTAIN US!” l’eccitazione monta subito in tempesta e 1.000 mani rispondono come una forza di pugni in aria, prima di abbassarsi in un altro verso.
Lo stato d’animo è di puro, libero eccitamento. Anche se i Nirvana devono aver suonato ‘…Teen Spirit’ centinaia di volte, sono tanto coinvolti e stupiti dalla potenza della canzone quanto la folla lo è. Ho visto di sfuggita Kurt e Chris guardarsi affettuosamente nell’origine del riff della canzone e nella maschera di estasi che illuminò il viso di David Grohl che quindi martella sulla batteria colpi come un uomo posseduto.
Della promessa del volo acrobatico dell’Uomo Volante, non ci fu nulla. Forse anche lui è stato risucchiato nell’andamento della canzone e non fu in grado di arrivare a terra. Comunque, come avrebbe potuto seguirlo?
Il giorno dopo, ci riunimmo al Bloom, un locale d’arte che si trova a Mezzago, una città che dista un costoso giro in taxi fuori Milano. “Siamo già stati qui,” dice Chris, vivendo un senso di deja-vù. I Nirvana non sembrano essere troppo affascinati di essere tornati così presto. Tuttavia, almeno i problemi di corrente e di caldo non facevano parte del frenetico concerto di questa sera.
Il problema maggiore che era sorto è che in Italia c’era uno sciopero nazionale della benzina che iniziava la sera successiva e questo significava che l’intera parte del tour poteva essere bloccata senza la benzina. I Nirvana hanno deciso di seguire il suggerimento di Alex di cancellare il prossimo concerto(a Torino…questa l’aggiungo io..) e di andare a Roma.
Nel frattempo, un flusso continuo di scrittori di fanzine, fan, viaggiatori italiani di rock e sostenitori stanno tirando la manica di Kurt costringerlo all’angolo e fargli domande o supplicare per dei souvenir. Quando ebbe finito con le domande e i plettri della chitarra, lemme lemme andò nel backstage per sedersi nell’armadio che è il camerino della band e aspettare per tornare sul palco di fronte ad un’altra folla scatenata.
“Sembra che ci sia sempre lo stesso numero di persone ogni sera,” dice Kurt. “Lo stesso tipo di persone che sta venendo ai nostri concerti e la maggior parte delle persone che ci conosceva prima sono quelli che stanno sempre davanti. Questa è la gente che ci interessa, la gente che possiamo vedere.”
“La maggior parte delle volte non riesco neanche a dire se c’è gente lì nella folla, perché nella maggior parte dei concerti che facciamo le luci sono dritte nei miei occhi. Dopo un po’, c’è così tanto sudore nei miei occhi e me li fa bruciare tanto che per metà del concerto sono chiusi stretti.”
La folla del Teatro Verdi certamente sembrò adorare quello che i Nirvana stavano suonando sul palco l’altra sera, ma quando non seguì nessun finale, e una cassetta di Sinatra fu invece offerta, la folla diventò un po’ inquieta.
“Si,” conferma Kurt alzando le spalle. “Ci sono volte quando non vogliamo fare finali perché non ci stiano divertendo abbastanza e credo che soffrano per questo. Dipende da quanti soldi hanno pagato. Ho chiesto quanti soldi hanno pagato per l’ultima sera e questo deciderà se fare o no un finale. Ma poi abbiamo pensato, faremo un finale ad ogni modo, perché molti di loro sono jugoslavi che stanno passando un duro periodo in questo momento.”
Chiedo a Chris, che crebbe in Jugoslavia prima che i suoi genitori andassero in America, come si sentisse a soddisfare i suoi compaesani con una così bisognosa ‘Teen Spirit’ durante questo periodo difficile.
“Sembrava come se avessero trovato un accordo,” dice. “Non so, non è stato niente di speciale. Un po’ come una festa ma come qualunque altra cosa, veramente.”
Il mondo per i Nirvana si è improvvisamente ristretto e tutto sembra uguale. Le loro inflessibili date del tour, che continua per i primi mesi del prossimo anno, non ha spazio per permettere a Kurt di scrivere nessuna nuova canzone. Qualunque nuovo materiale deve essere scritto e suonare dal vivo, dove nessuno tranne la band capisce cosa bisogna annotare.
Con così tanto materiale che veniva in mente, Alex dovette bannare tutte le macchine per registrare non autorizzate. Chiunque venisse trovato maneggiarne una avrà la sua cassetta strappata. Il continuo tour per il Pianeta sta certamente rendendo la riserva dei Nirvana desiderosa per la loro etichetta discografica, ma ciò interessa anche a loro? Chris non la pensa così.
“Nawww, non ce ne importa un cazzo, perché non abbiamo mai badato a tutte quelle cose da mainstream. Se alla gente piace la nostra musica, allora va bene. Comunque possiamo approfittare di ciò e spargiamo la voce che ci sono molti grandi gruppi e di musica lì fuori.”
Nel frattempo, Kurt, che è veramente annoiato di parlare di lavoro, volentieri accetta di dirmi cosa c’è di nuovo nella sua collezione di dischi. Gli interessi principali di Kurt sono le novità dei bambini e dischi parlati.
“Questa è la sezione che ho ascoltato per prima, la sezione “Miscellanea”. Molto prima di arrivare alla sezione rock. E’ divertente imbattersi nel disco solista di Muhammad Ali,” si entusiasma. “Ho appena preso l’album di Andy Griffith e uno che ha una donna nuda sulla copertina che ha un gatto in grembo. Si chiama ‘La mia gattina appartiene a papà’.”
Un’altra grande scoperta recente per Kurt è stata la cassetta dell’album di Evel Knievel per acrobati. “Ha 30 minuti extra di ‘dialogo per adulti’, “ ridacchia, “Evel parla perverso.” Improvviso, un urlo arriva chiamando i Nirvana sul palco. Come iniziano, qualcuno urla, “VOGLIAMO DEL FOTTUTO CASINO!” “OK!” dice Chris tranquillo, “Vi daremo del fottuto casino.” E quindi i Nirvana procedettero a fare del bellissimo fottuto5 Aprile 2006 alle 16:23 #13010AnonimoOspitegran bell’articolo….e suona ancora meglio nel leggerlo il giorno dell’anniversario della morte di kurt
5 Aprile 2006 alle 19:58 #13011AnonimoOspitesi concordo..e pensare che sono passati già 12anni…
9 Aprile 2006 alle 20:14 #13012liberoPartecipantenon so se è già in edicola comunque la rivista Rockstar fa uscire per questo mese uno speciale dedicato ai nirvana della collana “Rockstar Legends”, di 100 pagine con copertina cartonata che racchiude foto, interviste, articoli e recensioni pubblicate nei numeri di Rockstar, in precedenza erano usciti i numeri su vasco rossi, bob marley, u2 e altri. prezzo 4.90 euro
ico02 see ya!
13 Aprile 2006 alle 10:40 #13013liberoPartecipanteEcco il numero in edicola di Rockstar Legends – Nirvana
Nevermind è sicuramente il manifesto sonoro degli anni Novanta, l’album che più di ogni altro rappresenta in maniera perfetta il decennio scorso. Allo stesso modo “Smells Like Teen Spirit” è la canzone che ha scombussolato e preso a calci le sempre imperscrutabili e poco attente politiche commerciali dell’industria discografica. Nevermind è il classico disco “detonatore”, la bomba che spazza via mode e trend ma allo stesso tempo ne genera dei nuovi. Quanti cloni dei Nirvana abbiamo ascoltato, e continuiamo ad ascoltare anche di questi tempi? Tanti. Sicuramente troppi. Non si possono copiare i Nirvana perché la band di Kurt Cobain aveva le Canzoni, musica e parole che arrivavano dritte dallo stomaco, aveva quella rabbia mai repressa e forse mai del tutto espressa. Ai vari emuli del gruppo di Seattle manca soprattutto la spontaneità, quella spontaneità che lo stesso Kurt aveva probabilmente paura di perdere. Certo, è triste morire così, a 27 anni, solo in casa e in preda ai propri demoni. I Nirvana sono una storia troppo breve, ma abbastanza lunga da regalarci due capolavori, un emozionante live acustico e la stessa genuina voglia di urlare.
Daniel C. Marcoccia
Sommario
3 EDITORIALE
6 IL RAGAZZO SBAGLIATO
di Andrea Morandi
Da Aberdeen al successo passando per Seattle. I dolori del giovane Kurt Cobain, un
ragazzo che voleva solo suonare e improvvisamente si trovò in cima al mondo.10 I LOVE ROCK AND GROHL
di Stefano Gilardino
Dagli Scream ai Foo Fighters, dalla batteria dei Nirvana al successo solista. La strana storia di Dave Grohl, batterista diventato rockstar.12 IL GIGANTE BUONO
di Corrado Minervini
Un amico di infanzia che diventa il bassista della band più famosa del mondo. Chris Novoselic, quattro corde verso il Nirvana.14 RAGAZZA INTERROTTA
di Daniele Cassandro
Pazza o santa? Courtney Love e la sua vita difficile, tra le Hole, La carriera solista e una bambina con gli occhi di Kurt. E il futuro?16 COME AS YOU ARE
di Daniel C. Marcoccia
Intervista a Youri Lenquette, fotografo francese che oltre a scattare molte fotografie ai Nirvana divenne amico di Cobain. Sognando la Cambogia.I DISCHI:
20 BLEACH
di Angelo Mora21 NEVERMIND
di Corrado Minervini23 INCESTICIDE
di Andrea Morandi24 IN UTERO
di Daniel C. Marcoccia26 UNPLUGGED & LIVE
di Giulio Brusati28 VISIONI DI KURT
di Ilaria Amato
Tutti i video dei Nirvana, da “Come As You Are” a “Heart Shaped Box” fino alle immagini che cambiarono una generazione: quelle di “Smells Like A Teen Spirit”30 VIAGGIO IN ITALIA
di Stefano Gilardino
Arrivarono in sordina al Bloom di Mezzago per poi ritornare da rockstar nel 1994, poco prima della fine. Le date italiane dei Nirvana.33 MY BACK PAGES
Un viaggio a ritroso nella storia di Rockstar alla scoperta dei Nirvana34 L’ATTIMO FUGGENTE
di Laurent Spencer
(da Rockstar n. 137 – Marzo 1992)38 VALORI FAMILIARI
di Jonathan Poneman e Grant Alden
(da Rockstar n. 149 – Febbraio 1993)44 I PADRONI DELLA GUERRA
di Chris Novoselic
(da Rockstar n. 153 – Giugno 1993)49 SLEEPLESS IN SEATTLE
di Darcey Steinke
(da Rockstar n. 157- Ottobre 1993)54 L’URLO FINALE
di Max Prestia
(da Rockstar n. 157- Ottobre 1993)55 LAST DAYS
(da Rockstar n. 163 – Aprile 1994)56 IL LUNGO ADDIO
di Max Prestia
(da Rockstar n. 164 – Maggio 1994)62 INTO THE BLACK
di Dennis Cooper
(da Rockstar n. 165 – Giugno 1994)68 LIVE THROUGH THIS
di Max Prestia
(da Rockstar n. 170 – Novembre 1994)70 COURTENEIDE
di Max Prestia
(da Rockstar n. 172 – Febbraio 1995)71 L’ANGELO CADUTO
di Alex Adami
(da Rockstar n. 173 – Marzo 1995)72 EPITAFFIO
di Max Prestia
(da Rockstar n. 182 – Dicembre 1995)73 UN FIUME IN PIENA
di Max Prestia
(da Rockstar n. 183 – Ottobre 1996)74 AFFARI DI FAMIGLIA
di Mauro Maffeis
(da Rockstar n. 201 – Settembre 1998)75 UNO, NESSUNO, CENTOMILA
di Max Malagnino e Mauro Maffeis
(da Rockstar n. 213- Settembre 1999)76 L’ULTIMO EROE
di Max Prestia
(da Rockstar n. 216 – Dicembre 1999)78 IL SEGRETO DEL SUCCESSO
di Max Prestia
(da Rockstar n. 220 – Aprile 2000)80 RITORNO AL PASSATO
di Max Prestia
(da Rockstar n. 239 – Settembre 2001)83 AUGURI KURT
di Andrea Morandi
(da Rockstar n. 258 – Febbraio 2002)84 SCRITTI CORSARI
di Max Malagnino
(da Rockstar n. 262 – Giugno 2002)85 UN ANGELO CADUTO IN VOLO
di Andrea Morandi
(da Rockstar n. 268 – Dicembre 2002)87 CARO DIARIO
di Tiziano Scarpa
(da Rockstar n. 269 – Gennaio 2003)88 TEN YEARS AFTER
di Giulio Casale
(da Rockstar n. 284 – Aprile 2004)89 GOODBYE BLUE SKY
di Simona Orlando
(da Rockstar n. 291 – Novembre 2004)90 ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO
di Andrea Morandi
(da Rockstar n. 293 – Gennaio 2005)92 DIETRO LE QUINTE
di Andrea Morandi
(da Rockstar n. 297 – Maggio 2005)94 GIORNI PERDUTI
di Corrado Minervini
(da Rockstar n. 298 – Giugno 2005) -
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