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29 Agosto 2010 alle 16:45 #2689AnonimoOspite
Subito dopo l’ultimo concerto dei Nirvana al Terminal Einz a Monaco, in Germania, il 1º marzo 1994, a Kurt vennero diagnosticate una bronchite ed una laringite. Fu così che il giorno dopo Kurt volò a Roma per prendersi una settimana di riposo. Fu raggiunto da Courtney e da Frances Bean e prese una suite all’Excelsior di Roma. Ma durante la notte Courtney si accorse che il marito era in overdose. Il responsabile della Geffen italiana, Marco Cestoni, fu svegliato all’alba. Kurt fu portato prima al pronto soccorso e successivamente inseguito dai giornalisti presso il Rome American Hospital. Qui rimase in coma farmacologico per tutta la notte, ma dopo qualche giorno si riprese. Anche in quell’occasione Kurt scampò alla morte.
Il 18 marzo Courtney telefonò alla polizia temendo il suicidio del marito, che si era chiuso a chiave in una stanza armato di una pistola. Al suo arrivo, la polizia confiscò alcune armi da fuoco e una bottiglia di pillole appartenenti a Cobain, di cui tuttavia negò di essere il padrone assicurando di non aver tentato il suicidio, ma di fuggire dalla moglie.
Lo stesso mese Cobain accettò di sottoporsi ad un programma di disintossicazione.
Il 30 marzo Cobain arrivò all’Exodus Medical Center di Los Angeles, California. Nel pomeriggio del 1º aprile, una delle tate di Frances Bean la portò presso di lui per un incontro di un’ora. Quella notte, Cobain uscì dall’edificio per fumare una sigaretta, scavalcò un muro alto due metri, prese un taxi e si fece portare all’aeroporto, dove prese un aereo per Seattle. La mattina seguente, si fermò a casa sua e parlò con Michael “Cali” DeWitt, che in quel periodo risiedeva lì. Nei giorni seguenti, Cobain fu intravisto da parecchi nel circuito di Seattle, ma molti dei suoi conoscenti ignoravano dove si trovasse.
Il 3 aprile, Courtney Love contattò un investigatore privato, Tom Grant e lo incaricò di ritrovare il marito. Il giorno seguente, diffuse un comunicato per la scomparsa di Cobain sotto il nome della madre del cantante.
L’8 aprile 1994, il corpo di Cobain fu trovato da Gary Smith, un elettricista della Veca Electric, nella serra presso il garage nella sua casa sul Lago Washington. Smith vi giunse per installare l’illuminazione di sicurezza e vide il corpo steso all’interno. Ad esclusione del poco sangue proveniente dall’orecchio di Cobain, Smith disse di non aver rinvenuto segni visibili di particolari traumi; semplicemente, pensava fosse addormentato. Smith trovò inoltre quella che sembrò una lettera di suicidio, ma non per l’investigatore Tom Grant. A suo giudizio, infatti, la lettera sembrava più che altro un addio al mondo della musica che a quello terreno. Un fucile a pompa, comprato per Cobain da Dylan Carlson (amico di quest’ultimo), venne trovato vicino al corpo del defunto. L’autopsia successivamente confermò che la morte di Cobain fu causata da un “colpo di fucile autoinflitto alla testa”. Il rapporto disse anche che il cantante era morto con tutta probabilità il 5 aprile 1994. ico04 ico0430 Agosto 2010 alle 15:24 #33797mollylips83Partecipantesulla morte di kurt ci sta già un topic 🙂
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