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24 Aprile 2013 alle 15:16 #3059AnonimoOspite
I Pinhead Gunpowder sono (erano?) una band punk con Billie Joe Armstrong alla voce e chitarra.
Qualcuno ha detto che Kurt ha scritto nei suoi diari di esser stato a un loro concerto e che gli sono piaciuti molto.
Qualcuno può confermare? Non riesco a trovare questo passaggio nei suoi diari.
Essendo questa band molto simile ai Green Day trovo interessante la cosa!
25 Aprile 2013 alle 10:54 #38563RixxPartecipanteMai sentita ‘sta cosa,non saprei confermarla nè smentirla.
E’ certo invece che Cobain ebbe modo di vedere dal vivo una delle prime incarnazioni dei Turbonegro (quando ancora avevano un nome differente) e di esserne uscito disgustato. Di risposta,la band fece uscire un disco intitolato “He’s a Grunge Whore”…26 Aprile 2013 alle 10:40 #38572SappyModeratore…come dagli torto!
26 Aprile 2013 alle 10:59 #38564RixxPartecipanteA chi,a Kurt o ai TN? Va che sono un gruppo fichissimo,è Cobain che non capiva un ca**o!! 🙂 No,scherzi a parte,deve averci visto un qualcosina di sessismo,forse.
Ma il punk rock è sessista sin dagli esordi (certi Ramones cantavano cose tipo “Sei una chiacchierona,baby,dovrò picchiarti” già sul primo album..per non parlare dei Dead Boys!!) ,parlarne male è come sparare sulla croce rossa! Certi atteggiamenti fanno parte di una certa iconografia. Kurt stesso disse “il punk rock è dire,fare,suonare qualunque cosa si voglia”. Questo tipo di libertà musicale che predicava lui stesso implica che una band possa anche mostrare atteggiamenti sessisti (seppure accennati o ironici). E’ il prezzo da pagare per poter usufruire della suddetta libertà.26 Aprile 2013 alle 11:12 #38565RixxPartecipanteTornando all’argomento principale,quello che è certo (e documentato nel libro di Everett True) è che i Green Day furono invitati ad assistere al concerto di capodanno del tour americano di IU,grazie a Cali che distribuì loro i pass, così poterono vedere i Nirvana da bordo palco (e scroccare le loro birre nel frattempo).
26 Aprile 2013 alle 11:24 #38559Kurt74Amministratore del forumQuoto Rixx
26 Aprile 2013 alle 12:09 #38573SappyModeratoreA me i Turbonegro non piacciono! so che sono norvegesi….preferisco ascoltare i black metal norvegese fine 80 inizio 90
PS: I Turbonegro tra l’altro sono truccati malissimo 😛
26 Aprile 2013 alle 23:55 #38574fecalmatter93PartecipantePiù che una vera vocazione sessista, a parte i ramones (che tra l’altro io non ho mai ritenuto punk, almeno non del tutto), credo che il punk rock potesse manifestare sessismo soprattutto come conseguenza della trasgressione a tutti i costi , soprattutto quello inglese, anche se poi non era possibile che gruppi come crass e clash fossero sessisti. Sì possono esserci delle eccezioni anche nell’hardcore americano, come per quanto riguarda l’omofobia (vedi bad brains), ma essessialmente il punk, rifacendosi in gran parte alla filosofia anarchica, non può essere fascista, almeno non un punk rock impegnato. Per esempio mi pare che albini rispose alle accuse di sessismo che gli erano state fatte (non mi ricordo se per colpa di canzoni dei big black o per il nome dei rapeman) disse che poichè il suo gruppo si identificava con i valori punk non poteva essere fascista. Perciò, premettendo che non conosco il gruppo, non mi sembra assurdo boicottare un guppo punk sessista, voglio dire tanto più se non sono i ramones o i big boys.
26 Aprile 2013 alle 23:59 #38575fecalmatter93PartecipanteIo francamente i bad brains li boicotterei se non fossero assolutamente irresistibili.
27 Aprile 2013 alle 12:45 #38566RixxPartecipantefecalmatter93 – 27/4/2013 01:59
Io francamente i bad brains li boicotterei se non fossero assolutamente irresistibili.
Lo erano….lo erano… Ora sono solo una pallida imitazione di quello che sono stati trent’anni fa.
27 Aprile 2013 alle 12:55 #38567RixxPartecipantefecalmatter93 – 27/4/2013 01:55
Più che una vera vocazione sessista, a parte i ramones (che tra l’altro io non ho mai ritenuto punk, almeno non del tutto), credo che il punk rock potesse manifestare sessismo soprattutto come conseguenza della trasgressione a tutti i costi , soprattutto quello inglese, anche se poi non era possibile che gruppi come crass e clash fossero sessisti. Sì possono esserci delle eccezioni anche nell’hardcore americano, come per quanto riguarda l’omofobia (vedi bad brains), ma essessialmente il punk, rifacendosi in gran parte alla filosofia anarchica, non può essere fascista, almeno non un punk rock impegnato. Per esempio mi pare che albini rispose alle accuse di sessismo che gli erano state fatte (non mi ricordo se per colpa di canzoni dei big black o per il nome dei rapeman) disse che poichè il suo gruppo si identificava con i valori punk non poteva essere fascista. Perciò, premettendo che non conosco il gruppo, non mi sembra assurdo boicottare un guppo punk sessista, voglio dire tanto più se non sono i ramones o i big boys.
Bella analisi. Per certi versi citando Albini ha colpito il punto: il punk rock non può essere fascista perchè libero dagli schemi. E’ come dire “posso dire e fare tutto quello che voglio,e questa è la forma di libertà più pura che mi sia concessa”. Quindi da questo punto di vista il punk rock non è fascio. Ma da un punto di vista differente,tutto quello contro cui il punk rock si scaglia (a volte con caustica violenza) non è necessariamente peggiore o immorale o “fascista”.
E’ quasi un controsenso,ma in fin dei conti la base principale su cui il punk rock si fonda è l’individualismo. Portare avanti la propria idea e scagliarla contro tutto e tutti,per certi versi,non è poi così lontana da certe forme di fascismo. E l’uso che si fa delle proprie idee a fare la differenza. Ho sempre visto la filosofia che sta alla base del punk rock come un’affascinante arma a doppio taglio,e a proposito di armi è un pò come il classico dibattito sull’uso che si fa di esse: difesa o offesa? Ci vuole poco per passare dall’una all’altra,eppure entrambe le classificazioni sono speculari.
L’argomento è troppo scottante e decisamente off topic..mi fermo qui!! ico0827 Aprile 2013 alle 18:49 #38560Kurt74Amministratore del forumci aggiungerei che il testo non e’ che importi poi molto, da un lato i non madrelingua inglesi non capiscono i testi, dall’altro kurt stesso dice che non sono importanti, che li buttava giu’ in poco tempo, a volte prima delle registrazioni.
Ne deriva che il perno principale resta la musica, non e’ certo il testo di Smells ad essere importante, ma il giro cazzuto iniziale, l’attacco di batteria inebriante, la violenza che sprigionano le urla.28 Aprile 2013 alle 2:12 #38576fecalmatter93PartecipanteSì sono d’accordo, è vero che siccome il punk esalta l’individualità a volte i risultati non sono positivi, ma l’importanza dell’individuo va (la maggior parte delle volte) di pari passo con il rispetto dell’individualità altrui, proprio per l’importanza della libertà di scelta e di diversità della persona. Quello che intendo è che esiste una sorta di etica punk, dei principi che ispirano la morale individuale, che è poi secondo me la vera forza del punk, coiè sì sicuramente la musica è il fondamentale, ma il punk rock ha una rilevanza sul piano etico-esistenziale che credo che nessun altro genere artistico abbia, quanto meno musicale. Almeno questo è quello che credo, spero di essere stato chiaro 🙂
Riguardo ai Bad Brains hai ragione, stavo parlando come se fosse l’83 ahah. Attualmente non sono più nè omofobi nè irresistibili.28 Aprile 2013 alle 18:46 #38561Kurt74Amministratore del forumNon sono d’accordo sulla superiorita’ del punk nella gestione “etico-esistenziale”
Credo che tutti i generi musicali che hanno come base un supporto fideistico possano essere messi sullo stesso piano per quanto riguarda questo punto.
L’Heavy Metal, ad esempio, oppure il Rap, hanno la stessa forza e la stessa priorita’ nella vita delle persone29 Aprile 2013 alle 16:39 #38568RixxPartecipanteIn effetti non ti do torto. Tutti i massimi sistemi (provenienti guarda caso dai tempi del grunge) riguardo metal e hip hop andrebbero decisamente gettati alle ortiche. Sono ormai molto lontani i tempi in cui si poteva fare discorsi di superiorità “etica” tra un genere e l’altro. Molte cose sono cambiate e dopo aver vissuto la sovraesposizione di praticamente TUTTO,mercificato,codificato e dato in pasto alle masse,i generi hanno finito per fare un passo indietro e tornare ad essere qualcosa di buono in cui identificarsi,indipendentemente dal tipo di suono o di messaggio. Una volta passate tutte le mode,insomma,ci si è accorti che essere/ascoltare punk non è poi così diverso da essere/ascoltare metal . I gusti personali prevalgono,ovviamente,ma sarebbe decisamente anacronistico mettersi a fare discorsi,nel 2013,sul perchè il punk sia (o non sia) più etico di altri generi. Almeno nel 1991 il grunge (o alternative rock) poteva davvero rappresentare un’alternativa ad anni di hair metal patinato e finto. Ma a parte casi limite non si può certo dire lo stesso oggi (anzi semmai sarebbe il metallaro ad avere ragione su certe baracconate simil-punk a cui siamo stati costretti ad assistere nel corso dell’ultima decade). Discorso complicato,spero d’essermi fatto capire in qualche modo.
Praticamente il post di Kurt74 è molto più chiaro di quanto volessi intendere. -
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