Tornando al discorso:
Il secondo lavoro, OOS viene registrato in breve tempo dopo il tour. Prodotto in parte ancora da Leckie, in parte anche da David Bottrill (produttore dei Tool), Origin of Symmetry vide il gruppo innovare il loro stile emancipandosi dalle altre influenze. Il risultato è un album più “duro” con il basso di Wostenholme spesso distorto o sintetizzato, per compensare alle limitazioni imposte da una formazione composta da soli tre musicisti. La band sperimenta molti strumenti poco ortodossi, come un organo, un mellotron e un drumset espanso. In questo album sono presenti più falsetti da parte di Bellamy e linee di pianoforte ispirate dal lavoro di pianisti del Romanticismo. Bellamy cita influenze chitarristiche come Jimi Hendrix e Tom Morello (ex-Rage Against the Machine ed Audioslave), nonostante nell’album sia evidente la presenza di molte canzoni basate su singoli riff.
La Maverick Records, considerando la voce di Bellamy “non orecchiabile”, nutrì ancora molti dubbi sull’esito commerciale della band e chiese ai Muse di apportare alcune modifiche ai brani prima dell’uscita americana del disco. La band rifiutò e l’album realizzò comunque un grosso impatto nella scena americana.
Grande Bellamy! 🙂