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11 Giugno 2006 alle 6:24 #1746AnonimoOspite
Da “La repubblica” di circa un anno fa
ROMA- Arrivano Bruce Springsteen a giugno e gli U2 a luglio. I concerti dell’anno però sono inavvicinabili. Non tanto per i prezzi che sono alti. Il fatto è che in meno di un’ora tutti i biglietti si sono volatilizzati. Per chi abbia intenzione di spendere qualcosa in più i biglietti si trovano. Ovviamente stiamo parlando del mercato parallelo dei bagarini e più ci si avvicini all’evento e più il prezzo lievita. La nostra odissea alla ricerca dei biglietti inizia da Roma, appena finita l’infruttuosa fila di fronte a una prevendita autorizzata del centro. E’ il 18 aprile, giorno annunciato per l’inizio delle prevendite del concerto di Springsteen. Le porte dell’agenzia sono ancora chiuse, il cronista conquista il decimo posto. Vendute 8 coppie di biglietti (per regola non ne danno più di 2 a persona). L’agenzia una delle più importanti della capitale chiude gli sportelli. Sembra impossibile, ma è così. Usciamo delusi, sulla porta ci ferma un giovane che ci dà un biglietto da visita- “vendita ticket per manifestazioni sportive, musicali , culturali, calcio, formula 1”- con questo numero di cellulare:
. L’appuntamento , il giorno dopo, è di fronte ad un’altra agenzia romana: chiediamo di poter controllare che i taglianti non siano falsi e il bagarino ci invita a sottoporli all’occhio esperto dell’impiegata dell’agenzia. L’impiegata si presta volentieri. A lui diamo 300 euro per due biglietti da 97. Poi chiediamo al giovane di procurarci altri 2 tagliandi. Lui guarda gli altri 300 euro nelle nostre mani fa una telefonata, si accorda: . Rientra nell’agenzia, prende altri 2 biglietti, esce, intasca gli euro e ce li consegna. ESprimiamo il dubbio che in quella agenzia i biglietti non siano del tutto esauriti. “Scherzi? Vai pure a controllare> dice il bagarino. Entriamo: . La ragazza è al telefono e se la ride con un’amica. . . Bene, vuol dire che c’è una contiguità abbastanza inquietante tra il bagarino e l’agenzia. Un caso isolato? No, perchè il bagarino era di fronte anche alla prima agenzia e assicurava di poter rifornire pure lì. Ma controllando i tagliandi scopriremo che erano in dotazione alla seconda agenzia, quella che ce li ha verificati. Vendendo in questo modo i bagarini rischiano una semplice multa per evasione fiscale e dei diritti SIAE sulla maggiorazione del prezzo. Ma come arrivano i biglietti nelle mani dei bagarini? E’ semplicemente uno schifo. Io per primo ammetto di aver comprato un biglietto da un bagarino alla modica cifra di 150 euro. Era il mio primo concerto di BRUCE con la E street band, e l’idea di potermelo perdere non mi passava neanche per la testa. Così ho ceduto. Ma dubito che lo rifarei (anche se non ci metto la mano sul fuoco). Ormai non è più possibile neanche essere un fan. Non è solo il calcio che è marcio. E’ marcio tutto il sistema italiano.
19 Giugno 2006 alle 14:37 #13720Kurt74Amministratore del forumSono pienamente daccordo, la musica e’ sempre stata marcia, e con i concerti e’ un problema.
Una volta anche i bagarini erano imprenditori, perche’ compravano i biglietti e poi se riuscivano a venderli bene, altriimenti il resto era rischio imprenditoriale. Oggi i ladri sono direttamente le agenzie, e i bagarini non rischiano piu’ nulla.
Per assurdo a fine concerto da quelle agenzie sicuramente sono arrivate richieste di rimborso per biglietti non venduti. -
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