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9 Aprile 2013 alle 11:34 #3054AnonimoOspite
Ok, fino a ieri sapevo, come molti di voi, che quando a Kurt era stato chiesto come sarebbe stato il prossimo album, aveva accennato a un disco probabilmente acustico stile Automatic For The People dei R.E.M.
Ora però leggendo la biografia su questo forum ho trovato invece
“Sarà una continuazione delle idee di “Milk It” e “Scentless Apprentice”. Voglio fare più new wave, roba d’avanguardia molto dinamica; interruzioni e cambi di registro e forse anche qualche campionatura di rumori strani e cose del genere, non suoni di strumenti. Sostanzialmente vorrei diventare come i “Butthole Surfers”. “
Allora, chiaro che non essendo mai pubblicato o anche scritto, non lo sapremo mai com’è andara a finire e sono tutte supposizioni.
Ma vorrei chiedere, quando ha fatto questa citazione? Qualcuno sa dove si trova in lingua originale e da quale intervista è tratta?
9 Aprile 2013 alle 12:25 #38483fecalmatter93PartecipanteAnch’io sapevo di questa dichiarazione, e se non mi sbaglio kurt espresse anche il desiderio di collaborare con le raincoats, ne sapete di più?
9 Aprile 2013 alle 20:17 #38473RixxPartecipanteLe Raincoats si riformarono sulla scia del successo dei Nirvana. Praticamente ricambiando il favore che Kurt aveva fatto loro: parlandone nelle note (da noi mai pubblicate) di Incesticide attirò su di loro l’interesse del grande pubblico. Arrivando fino a spingere la Geffen affinchè ristampasse il primo album. Le Raincoats avrebbero dovuto aprire per i Nirvana nelle date britanniche del tour europeo.Che,come sappiamo,furono tutte cancellate dopo il coma di Kurt. Detto ciò,non ricordo di aver mai sentito nulla riguardo a collaborazioni con loro.
Kurt avrebbe voluto collaborare con Micheal Stipe,ma anche con Mark Lanegan e Mark Arm. Avrebbe voluto coinvolgere anche Robin Johnson dei Fluid e Greg Sage degli Wipers (a tal proposito,in rete è reperibile un’intervista a Greg in cui accennò della cosa.Ma non collaborarono mai). All fine della fiera Kurt non fece assolutamente niente di tutto ciò,limitandosi a registrare qualche demo casalingo in compagnia di Eric Erlandson e Pat Smear. Punto.Liturgy,la prima dichiarazione (sarà probabilmente acustico come l’ultimo dei R.E.M.) deriva da un messaggio telematico,giudicato a postumi farlocco,che Kurt avrebbe scritto su America On Line (AOL) nei giorni successivi al suo ritorno a Seattle dopo il coma. Peccato che il messaggio in questione sia stato pubblicato in rete l’8 aprile ’94. Un pò troppo tardi per credere che l’abbia scritto veramente Kurt… (e difatti è un falso). Se ricordo bene la dichiarazione sull’album acustico venne fatta anche a David Fricke nell’ottobre ’93 per quella che sarà l’ultima importante intervista per Rolling Stone,ma a rileggerla ora (è stata ripubblicata il 5 aprile sul sito della rivista) non mi sembra di trovare nulla in proposito: http://www.rollingstonemagazine.it/musica/interviste-musica/nirvana-kurt-cobain-intervista-rolling-stone/
La seconda dichiarazione è tratta dalla biografia ufficiale, Come As You Are (Vieni Come Sei in Italia) di Micheal Azzerad. Come in tutte le cose,anche in questo caso Kurt si dimostrò contradditorio,dichiarando prima di voler fare un album “alla Butthole Surfers” (l’intervista con Azzerad è molto probabilmente precedente a quella di Rolling Stone) e poi di volerne fare uno acustico.
Contando che con Krist e Dave si era ormai arrivati ai ferri corti,anche artisticamente (sempre dalla stessa intervista : “È quello che ti ripeto dall’inizio. Siamo arrivati al punto in cui le cose cominciano a farsi ripetitive. Non credo che il gruppo durerà più di un altro paio di album, a meno che non ci mettiamo a sperimentare seriamente. Non voglio fare uscire un altro disco uguale agli ultimi tre. “Grunge” è un termine ingombrante quanto “new wave”. Non ne esci. E ormai è superato. Bisogna correre dei rischi, sperare di incrociare i gusti di un pubblico completamente diverso rispetto a prima, oppure che lo stesso pubblico di prima cresca insieme a te”. ) non è escludibile che la futura strada di Cobain come compositore avesse veramente mirato sulla dimensione acustica. Lui stesso diceva che non sarebbe stato in grado di gridare a pieni polmoni per altri dieci anni. Secondo Melora Crager,la seconda violoncellista dei Nirvana,Kurt avrebbe voluto un oboe nell’ipotetico quarto album. Questa la dice lunga. E chitarre acustiche e violoncelli non sono mai mancati nel suono dei Nirvana. Non mi stupirei se Kurt avesse infine optato per una definitiva sterzata acustica,nel beneaugurato caso che non si fosse ucciso.Ma non potremo mai saperlo…
10 Aprile 2013 alle 6:47 #38490LiturgyPartecipanteOttima puntualizzazione.
Tra l’altro hai anche risposto a un’altra domanda che avevo, quella del messaggio internet.
Non penso che nemmeno conoscesse Internet all’epoca, era troppo presto e lui non era affatto un tipo ” tecnologico” (non mi pare non avesse neanche un cellulare).
Mi ricordo anche l’intervista del gennaio 1994 a Vancouver, in cui gli viene chiesto qualcosa su Bill Gates e lui risponde che non sapeva neanche chi era 😀
10 Aprile 2013 alle 21:55 #38484fecalmatter93PartecipanteNon mi ricordo dove ma sono quasi sicuro di aver letto che una delle volte che kurt si era messo in testa di sciogliere il gruppo voleva aggregarsi alle raincoats per un tour, forse era scritto proprio sul libro di soulsby? boh…
11 Aprile 2013 alle 20:11 #38474RixxPartecipanteMmmh,cerca la fonte perchè secondo me ti stai confondendo.Tra l’altro le Raincoats stavano in Inghilterra e Kurt a Seattle,logisticamente non sarebbe stato fattibile e loro stesse non hanno mai preso seriamente l’ipotesi di una seconda carriera allungata. Terminato il poco hype che fu loro concesso,furono dimenticate in un baleno.Negli anni ’90 fecero un album che ho poi recuperato pochi anni fa su vinile. Ero con thebeatter quando lo comprai e lui mi fece notare una cosa: sulla confezione c’era una specie di taglio che sta a indicare che quella copia…sarebbe dovuta finire al macero. Questo per farti capire quanto hanno venduto le Raincoats nonostante la spinta iniziale di Kurt… I distributori locali hanno probabilmente macerato tutte le copie invendute!!
Tornando al cuore del topic: ALT! M’era venuto il dubbio e ho ricontrollato : attenzione,l’intervista di Rolling Stone postata sul loro sito è TAGLIATA! Ho riletto l’originale,pubblicata sul libro antologico “Cobain” (quello con tutti gli articoli tratti da Rolling Stone USA) e lì ci sono svariate parti non presenti nel suddetto link.
Confermo quindi che Kurt disse a Fricke che “Ho comunque un’idea abbastanza precisa di come sarà il prossimo album: acustico,etereo,come l’ultimo dei R.E.M.”.
Quindi sì,contando che l’intervista di RS è successiva a quella condotta da Azzerad per Vieni Come Sei (pubblicato in America mesi prima) direi che l’ultima parola è quella che conta: il quarto disco dei Nirvana sarebbe stato l’equivalente cobainiano di Automatic For The People.Di contro,a me piace pensare a “Monster” dei R.E.M. come il quarto album dei Nirvana mai uscito : sebbene gli autori dissero di essersi ispirati al glam-rock degli anni ’70 è innegabilmente il disco più “duro” dei R.E.M.,con un suono più sporco del solito e tocchi geniali (tipo l’assolo di chitarra suonato al contrario in What’s the frequency,Kenneth) che idealmente sarebbero potuti uscire dalla mente di Kurt. Ma allo stesso tempo è un disco pop,sebbene assolutamente cupo (quindi rientra nell’estetica cobainiana) ,con tanto di ode “non ufficiale” a Courtey “Crash with eyeliner” (Stipe ha sempre negato che fosse indirizzata a lei) e temi cari a Kurt (morte,disperazione e,uh…ancora morte). Forse è stato un passo falso per i R.E.M. ma se lo avessero scritto i Nirvana sarebbe stato un ulteriore passo in avanti e probabilmente l’ultimo tassello prima della separazione…o di un completo cambio di stile.
11 Aprile 2013 alle 20:50 #38485fecalmatter93PartecipanteNon lo so magari ho detto una cazzata… in effetti su wikipedia dice solo “Cobain invited them to play on the tour Nirvana planned for the UK in April, but he died a week before the tour began” forse mi sono confuso. Comunque ho sempre pensato anch’io la stessa cosa di Monster, anche se devo dire che non è di certo il mio album dei rem preferito.
12 Aprile 2013 alle 14:47 #38491LiturgyPartecipanteSono però scettico sul fatto che avrebbe mai potuto fare un album acustico.
In fin dei conti, l’ultima canzone dei Nirvana, YKYR, è proprio in perfetto stile Nirvana.
Penso che sicuramente gli sarebbe piaciuto fare un disco acustico, ma non penso lo avrebbe mai fatto. Non penso fosse nelle sue “corde” 🙂
Monster lo dovrò sentire!
12 Aprile 2013 alle 17:13 #38469Kurt74Amministratore del forumnon solo polly, o about a girl indicano che il pop era nelle sue corde, ma anche l’unplugged.
io di certo lo avrei abbandonato, gia’ l’unplugged mi devo sforzare a sentirlo ico01
12 Aprile 2013 alle 18:02 #38478pecchePartecipantetra album acustico,pop e in stile “butthole” c’è una bella differenza,non solo a livello sonoro
a me i surfers piacciono ma sono decisamente impegnativi sia come produzione che come pubblico,considerando alcune sue dichiarazioni nel corso della carriera avrebbe anche potuto starci una trasformazione simile,abbandonare l’odiato/amato mainstream per sperimentare e “redimersi” in uno stile musicale senza compromessi e appunto scarsamente seguito
non sono daccordo su unplugged,secondo me estrapola l’ottimo suono della band pulendolo dalle distorsioni e dal rumore tipico,e per quanto queste cose mi piacciano porta alla luce le capacità musicali di un grande interprete della musica agli occhi anche di chi l’ha sempre visto come un casinaro drogato spaccachitarre
12 Aprile 2013 alle 20:13 #38475RixxPartecipanteDovete tenere conto di tre cose che Kurt disse a Fricke nell’intervista per Rolling Stone. 3 cosette fondamentali che ipoteticamente delineano il futuro percorso musicale di Kurt :
1) Anche in quel caso disse che gli sarebbe piaciuto fare qualcosa di “completamente diverso” perchè s’era stufato della formula dolce-forte-dolce / strofa-ritornello-strofa.
2) Disse chiaramente che non riusciva a vedere un futuro a lungo termine dei Nirvana perchè “non so per quanto tempo potrò continuare a urlare a pieni polmoni in tour per un anno intero”. La svolta acustica sarebbe diventata prima o poi necessaria.
3) Nonostante la dichiarazione di essere interessato a studiare nuove dinamiche,disse che “non so se come musicisti ne saremmo capaci”. Altro segnale che farebbe intuire una svolta acustica. In fondo il banco di prova dell’Unplugged andò benone,segno che avrebbe potuto continuare su quella strada se solo lo avesse voluto. Aggiungiamoci anche “Non siamo riusciti a mostrare il lato dinamico dei Nirvana.i ragazzi vogliono solo sentire chitarre a tutto volume”. Fu rammaricato di non essere riuscito a esprimere un potenziale che sapeva di avere. Lo stesso Fricke nell’intervista gli suggerì che stava tentando di arrivare a soluzioni più pacate “senza stupire il pubblico con effetti speciali” (si riferisce a particolari distorsioni o i classici rumorismi alla Cobain) già su In Utero. Per certi versi non aveva tutti i torti.Infine,dovete tenere in considerazione che l’Unplugged in NY per come lo conosciamo è stata un’uscita postuma alla morte di Kurt,e praticamente “obbligata”,in quanto il mercato ufficiale doveva dare una risposta alla sempre più sterminata discografia bootleg del mercato nero (a tal proposito è interessante notare che io,l’Unplugged ufficiale,non l’ho mai avuto. Avevo già un bootleg dal suono eccellente!!) .Ma non è certo che sarebbe stato dato alle stampe se Kurt fosse rimasto in vita: in fin dei conti il resto del ’94 sarebbe stato dedicato ai concerti (tour europeo da concludere in primavera,Lollapalooza in estate.Sempre se Kurt avesse voluto accettare…). Insomma,se le cose fossero andate diversamente non è escludibile che la direzione acustica avrebbe potuto prendere veramente piede,visti i risultati.
Ipotesi scontata,dite? Ma neanche tanto: a ben vedere,sin dall’esibizione al New Music Seminar del ’93 il set dei Nirvana ha contenuto un intermezzo acustico che è stato portato avanti praticamente fino alla fine. Lo sa bene chi c’era a Modena e ebbe la fortuna di assistere all’unica versione completamente acustica di The Man Who Sold The World mai suonata oltre all’Unplugged. Kurt spingeva in quella direzione,sarebbe stata solo una questione di tempo.
Almeno,secondo me. 🙂13 Aprile 2013 alle 7:00 #38492LiturgyPartecipanteL’Unplugged è bellissimo, e sicuramente mostra un lato “inedito” dei Nirvana.
L’unica cosa, sarebbe stato fantastico sentire un paio di canzoni totalmente nuove e inedite. Se solo avesse scritto qualcosa da presentare per l’occasione sarebbe stato ottimo.
Hey, comunque tutto può essere. Può essere anche che Cobain un giorno avrebbe deciso di ri-registrare YKYR in versione acustica con un oboe per un ipotetico quarto album. In fin dei conti non sarebbe stata una cosa nuova quella di registrare una seconda versione completamente diversa di una canzone (Polly, prima di registrarla in studio la facevano in versione elettrica, ad esempio).
Anche perchè, se vogliamo vedere le cose come stanno, la sessione di fine gennaio 1994 non mi pare proprio fosse una sessione per un nuovo album, ma una sessione giusto per buttare giù qualcosa.
Quella versione di YKYR dubito potrebbe mai essere finita in un album ufficiale, piuttosto come B-side per l’ennesimo singolo di In Utero post Pennyroyal Tea (Serve the Servants, magari? Boh, sparo!) o magari su qualche EP.13 Aprile 2013 alle 9:16 #38470Kurt74Amministratore del forumnon sto’ qui a dire che l’unplugged e’ brutto, e’ un ottimo lavoro, ma non dobbiamo dienticare che la gente ha delle passioni, ha dei gusti. Si puo’ cpire l’unplugged come album postumo ma non si puo’ negare che il 99% delle persone che conobbero i Nirvana lo fecero con sonorita’ dure, parte dei fan sono metallari, derivano da quella parte musicale, da me il primo, e quindi cosi’ come abbiamo stroncato i Metallica per aver fatto s.Anger ed amenita’ varie, cosi’ come NON stronchiamo gli Iron Maiden, perche’ fedeli alla linea da 33 anni, vi assicuro che i nirvana sarebbero stati affossati completamente gia se solo l’unplugged fosse stato stampato con Kurt in vita.
Questo non vuol dire che non avrebbe avuto successo, puo’ essere che avrebbe venduto il doppio dei dischi, a fronte di quello che tutti noi vecchi fans avremmo bollato come misera operazione commerciale.
13 Aprile 2013 alle 9:55 #38477SappyModeratoreChe poi l’unplugged dei Nirvana ha molti elementi di “sperimentazione sonora” come l’utilizzo della distorsione in un contesto acustico e del magnifico Small Clone (per i meno intenditori di effetti per chitarra lo Small Clone è l’effetto di chitarra di Come As You Are).
Io reputo l’unplugged magnifico sia per l’utilizzo di strumentazione acustica (DISTORTA ED EFFETTATA) con l’unione di elementi di strumentazione classica. Secondo me avrebbero preso una direzione acustica dopo In Utero (poi in ogni album hanno sempre inserito elementi acustici)
Sarebbe stato bello un mix di suoni acustici + i suoni di In Utero (il mitico Polychorus per intenderci).14 Aprile 2013 alle 20:18 #38486fecalmatter93PartecipanteInfatti, essere pop o acustici (comedice sappy) non vuol dire necessariamente svendersi o essere commerciali, pensa solo ai Beat Happening per dirne una. Con questo ragionamento i nostri sarebbero dovuti essere stroncati dai fan già con Nevermind. Inoltre non credo che a kurt importasse molto di purezza metallara, poi chi sà… la svolta acustica mi sembra comunque la più probabile in effetti. O ancora di più la fine della band prima di un altro album.
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